"Saranno le città di Dubai e Mosca le prime ad ospitare la rivoluzionaria torre dinamica progettata dall’Arch. fiorentino David Fisher. La Rotating Tower, come è stata denominata, ha caratteristiche che la rendono assolutamente unica dal punto di vista architettonico, ingegneristico, costruttivo ed energetico. Gli appartamenti, di notevole prestigio, partiranno da una superficie minima di 124 m2 alle ville di 1200 m2, dotate di un parcheggio al piano (!).
30 giu 2008
Un grattacielo girevole e mutevole? Si chiama "Architettura dinamica"
"Saranno le città di Dubai e Mosca le prime ad ospitare la rivoluzionaria torre dinamica progettata dall’Arch. fiorentino David Fisher. La Rotating Tower, come è stata denominata, ha caratteristiche che la rendono assolutamente unica dal punto di vista architettonico, ingegneristico, costruttivo ed energetico. Gli appartamenti, di notevole prestigio, partiranno da una superficie minima di 124 m2 alle ville di 1200 m2, dotate di un parcheggio al piano (!).
28 giu 2008
Pomeriggio di Architettura a Catania.
L'immagine della porta Continuum è tratta da:
http://www.trep-trepiu.com
27 giu 2008
Gli Architetti dovrebbero ammazzarli da piccoli.
<<…All’inizio si prova a partire da soli. Poi c’è sempre qualche malfidato (spesso il collega d’ufficio o il parrucchiere della moglie), che ci dà l’imbeccata fatale: “perche non vi rivolgete ad un architetto? Magari per aver qualche idea qualche consiglio…”
All’inizio vanno tutti dall’architetto per qualche “consiglio”. Sembra che l’architetto sia uno specie di oracolo, che possa risolvere con uno schizzo “magico”, con un’idea geniale la situazione. Poi, possiamo andare avanti da soli “e chè? Tocca pagare pure uno per una chiacchierata e un disegnetto di una cosa che avevamo già in mente? Gli abbiamo detto tutto noi!” …>>
Dopo essere stato convinto da ripetute telefonate del call center ed email dell' Alitalia della necessità di recuperare il bonus miglie, ho deciso di intraprendere un viaggio scegliendo come meta Roma.
Roma è una città splendida, su questo non ci piove, ma Giovedì forse un pò di pioggia avrebbe fatto comodo, perchè c'era una temperatura davvero insopportabile, così vinto dal caldo dopo aver fatto breve visita all'Ara Pacis e al costruendo MAXXI, mi sono diretto verso un luogo sicuro e climatizzato. La meta prescelta è stata la Galleria Alberto Sordi.
Le gallerie sono il luogo più frequentato dai turisti nelle giornate afose e poi alla Feltrinelli si può passare comodamente un pomeriggio, rovistando tra dischi e libri.
Dopo la solita visita al settore Musica, alla ricerca di nuovi gruppi sconosciuti, fra jazz e salsa e rock alternative, mi sono diretto nell’area Architettura alla ricerca di un buon libro da portare con me a Catania, stavo quasi per desistere dall’acquisto quando finalmente mi sono imbattuto in un libro che faceva al caso mio, “Gli Architetti dovrebbero ammazzarli da piccoli. Guida pratica alla ristrutturazione della casa senza prendersi l’ulcera”, di Matteo Clemente, ecco il libro che cercavo.
L’ho letto, subito, di getto, segno che è stato scritto bene, quando leggo infatti libri di architettura mi capita spesso di trovare un certo fastidio perché sono scritti molte volte in un linguaggio quasi criptico, invece il libro del nostro autore, è scorrevole e piacevole.
Utilizzando uno stile ironico con punte di autentica comicità, Clemente traccia un quadro puntuale sul ruolo dell’architetto in Italia, sui rapporti tra architetti, committenza e imprese, arrivando ad illustrare con efficacia e profondità il significato vero dell’architettura.
21 giu 2008
A Miami "Studio Oppenheim" promuove l'architettura sostenibile
Si tratta di Chad Oppenheim giovane e intraprendente architetto che dirige uno studio con più di 30 architetti. Al suo attivo diversi edifici , tra cui alcuni grattacieli, nei quali si evidenzia una profonda ricerca nell'utilizzo di nuovi materiali e nuove tecnologie finalizzate ad una progettazione che integri architettonicamente i sistemi per la produzione di energia. Proprio l'attenzione alla ecosostenibilità dei suoi progetti rende Hoppenheim una rara e promettente eccezione nel panorama americano nel quale, fino ad oggi, non si avvertono molti esempi di architetture sensibili alle direttive del protocollo di Kyoto.
Tra i progetti più recenti emerge quello per il "COR Building" un eco-grattacielo che cambierà lo skyline del Design district di Miami, già famoso per l'architettura decò degli anni venti più che per le recenti realizzazioni contemporanee. Il progetto, ralizzato anche grazie alla consulenza in campo energetico di Buro Happold, ed in ambito strutturale di Ysreal Seinuk, incorpora sia residenze che uffici che spazi commerciali ed integra teconogie pulite con l'uso di turbine eoliche pannelli fotovoltaici e pannelli solari per la produzione di acqua calda. L'elemento chiave del progetto è il desgin delle facciate, caratterizzato da una serie di fori il cui diametro cresce progressivamente approssimandosi alla vetta al fine di evidenziare il graduale alleggerimento delle masse. Attraverso i fori il sole irraggia la parete fotovoltaica ed il vento aziona una serie di pale eoliche collocate algi ultimi livelli dell'edificio appositamente pensati a cielo aperto.
19 giu 2008
Alle pendici dell'Etna si premia l'architettura contemporanea
14 giu 2008
Storia e Avanguardia
Villagio medioevale o villaggio "contemporaneo" di Leon Krier?
La risposta e' ardua, l'interrogativo piu' evidente e' invece se sia giusto progettare come 500 anni fa.
L'obbiettivo reale del post e' infatti rispondere ai commenti di alcuni lettori che vedono nell'architettura contemporanea una terribile minaccia per i centri storici delle nostre meravigiose citta' piuttosto che considerare tali riprosizioni una assurdita' o un "falo storico"
Vorrei precisare che la ricerca di nuove forme espressive e le sperimentazioni tecnologiche, non sono in linea teorica dei fatti negativi ma rappresentano spesso la possibilita' di produrre nella societa' cambiamenti positivi.
La storia e' un continuo, ci viene molte volte raccontata come un susseguirsi di fase in contrapposizione tra di loro ma in realta' nessun periodo storico nega totalmente il suo passato percio' e' sbagliato affermare che l'architettura contemporanea nega il passato, le opere di Siza, Piano, lo dimostrano, eppoi ci sono tanti modi per comprendere la lezione del passato, non solo quello estetico.
Il desiderio di sperimentare, di creare qualcosa di nuovo, di uscire dagli schemi e' una delle poche cose che, nella nostra professione ci mantiene vivi intellettualmente.
A coloro che criticano l'architettura contemporanea affermando che si tratta solo di un fatto di moda rispondo che la storia dell'architettura e' sempre stata piena di architetti alla moda, (vedi gli scontri tra Bernini e Borromini nel Seicento)e che pochi sono stati i geni (Brunelleschi, Michelangelo, Gaudi', Wright, Le Corbusier)
A coloro che inneggiano al passato consiglio di osare, perche' e' impensabile gestire le citta' moderne ancora come se fossimo nell'800.
A coloro che invece filosofeggiano sui termini, ricordo che l'avanguardia in senso stretto indicava nell'800, alcuni pensatori francesi di sinistra come Henry de Saint-Simon e che poi fu applicata per indicare i movimenti artistici del primo Novecento, se Brunelleschi non fu mai di "avanguardia" e solo perche' semplicemente nel 400 non esisteva il termine, altrimenti sarebbe stato piu' di avanguardia di Picasso. Come si potrebbe infatti definire uno che su una chiesa treccentesca osa edificare una cupola mai pensata prima, sperimentando attrezzature di cantiere che avrebbe superato secoli. Chissa' che avrebbe detto Leon Krier?
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4 giu 2008
Laboratori di architettura contemporanea
333.8545503 / 333.7322222
www.umbilicus.it
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1 giu 2008
Expo Saragozza 2008
Fra 13 giorni verra' inaugurata l'Esposizione Internazionale a Saragozza che avra' per tema l'acqua e lo sviluppo sostenibile, un evento imperdibile per coloro che si occupano di bioarchitettura e ecosostenibilita'.
Per chi ama l'architettura, quest'estate, la Spagna e' dunque una tappa obbligata. Saragozza e' situata nell'entroterra spagnolo sulle rive dell'Ebro ed e' raggiungibile dall'Italia attraverso l'aeroporto di Barcellona.
L’area espositiva dell’Expo copre un territorio di 25 ettari e si trova a circa due chilometri dal centro cittadino ma la stazione ferroviaria è distante solo 700 metri. Si tratta di una “cittadella” immersa nel verde del Parque del Agua fra i vari edifici da non perdere il Padiglione Ponte di Zaha Hadid, la Torre dell'Acqua dell’architetto Enrique de Tersa e l'Acquario fluviale.
Per approfodire il calendario degli eventi che si svolgeranno a Saragozza dal 14 Giugno al 14 Settembre si consiglia il sito ufficiale http://www.expozaragoza2008.es e quello italiano www.exposaragozza2008.it del Commissario Governativo per l’Expo.
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