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13 gen 2011

Japan Project


RELOJ
Via Pasquale Calvi, 5
Palermo, Italy

Una serata dedicata al Giappone e alla meravigliosa sintesi creativa tra la storia e la modernità. Un percorso fotografico, culturale, che analizza la filosofia di vita buddista giapponese, incarnata nella filosofia Zen.

Programma:
ore 20,00 APERITIVO_Ingresso gratiuito
ore 21,30 il "ReloJapan" Ingresso € 10,00
ore 23,30 Disco

Info e prenotazioni
091.6119698


15 dic 2010

CasaFatta a Moda - Palermo

DA UN 'IDEA DI GIUDITTA PECORAINO & DaDAeVeNTI

L'evento è stato ospitato nei saloni di Palazzo Fatta, dimora nobiliare settecentesca con una splendida terrazza che si affaccia su Piazza Marina e il suo giardino.

È stata una serata dedicata alla moda e al design promosso da due case di moda, la Dept di matrice olandese e Savage culture originaria della Spagna, insieme con i marchi siciliani di Luan e Desadorna gioielli. Il filo conduttore della performance: la donna interpretata da eleganti modelle che hanno simulato attraverso performance il quotidiano femminile : La casa con la camera da letto e quindi il risveglio, la vita cittadina o metropolitana (lavoro - ufficio - supermarket etc...) attraverso immagini e divertenti simulazioni e inoltre la sera dove verra' riprodotto un vero e proprio pub con donne dj. Gli allestimenti saranno come dei set cinematografici, le modelle si vestiranno e cambieranno in scena attraverso suggestive scenografie, queste scenografie sono ideate e interamente realizzate da 5 studi di architettura: ADELFIO ANELLO architetti, CINA' GARCIAPRADA architetti , il gabinetto di architettura di GIANLUCA GUCCIONE , Studio VINCENZO MARCHESE, MARZIA MESSINA MAME , il VISUAL-GRAPHICS è realizzato da FRANCESCO FERLA ARCHITETTO , le percezioni sonore sono di CLAUDIO INGOGLIA e MARCO LO FRANCO, la musica dal vivo sara' firmata Frequenze Retro ' con temi musicali dai gusti ANNI '40-50. ELISA SIRCHIA DJ -ALBERTO RESTIVO DJ

Per visualizzare le foto: http://www.francescoferla.com/Casa_Fatta.html

26 nov 2010

Il nuovo numero di URUK esamina il fenomeno urbano contemporaneo in Sicilia


URUK•Mag | Overview on Architecture | Rivista di Architettura
Giuseppe Guerrera | Direttore Responsabile
Marco Scarpinato | Vice Direttore
Lucia Pierro, Carmelo Vitrano | Redazione

Il download del nuovo numero: http://www.urukmag.it/Corpon7.html

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27 feb 2010

Restyling contemporaneo per La Rinascente a Palermo

Nuovo store laRinascente a Palermo nella centralissima Piazza San Domenico.
E’ ipercontemporaneo, lo firmano 4 architetti. Di Flavio Albanese esterni, piano terra e ultimo piano con ristoranti e terrazze. Di Vincent Van Duysen il reparto donna, di Cibic & Partners il piano casa e bambino, di Dordoni lo spazio uomo. 5000 mq su 5 piani in mostra dal 25 febbraio. Moda, design e benessere: tra i brand del Made in Italy e gli internazionali la selezione è curatissima. L’edificio, inedito per il capoluogo siciliano, è un’architettura all’avanguardia vestita di vetri opalini e retroilluminata da Led.


tratto da AT Casa ". testi di Di Mara Bottini Case da Abitare

11 gen 2010

Intervista a due Architetti palermitani

Da tempo pensavo di fare una breve intervista a due colleghi che ritengo siano singolari sia per la grande umiltà che li contraddistingue sia per la abilità compositiva che li fa ai miei occhi dei bravi architetti nonostante operino nel pessimismo generalizzato della Sicilia. Loro portano avanti, senza far chiasso, il concetto di architettura contemporanea ed ecosostenibile nei lavori pubblici come nel settore del privato. Ho avuto la fortuna di conoscerli e per un breve periodo collaborare con loro a Palermo, città dove entrambi tuttora svolgono la professione. Rappresentano quella fetta di professionisti che si dedica con passione e dedizione ad uno dei lavori più affascinanti cioè quello di fare l’”Architetto” tenendo fuori da tutto le logiche che appartengono ai politici, ai politicanti, agli aspiranti tale che purtroppo esistono più di quanto immaginavo nella nostra professione.

Gli architetti sono: Enrico Anello e Fabia Adelfio entrambi 38 anni.

Clicca sul Titolo per leggere l'intervista e la breve Biografia

L’intervista:
Il periodo storico che stiamo attraversando non è da considerarsi felice per l’architettura, inoltre la poca considerazione che anche le istituzioni hanno verso questo settore è rilevante. In Italia quello dell’architetto è un mestiere che sembra offuscato, desueto. Come impostate il vostro lavoro consapevoli del ruolo che al momento l’architetto ha perso e come traete entusiasmo da un intorno ostile, particolarmente in Sicilia?

“Operiamo da anni in Sicilia, a Palermo in particolar modo. Questi ultimi anni di lavoro hanno condensato problematiche progettuali di diversa natura, che hanno prodotto una crescita progettuale in una direzione che ci ha fatto confrontare con l’inserimento di architetture moderne nei centri storici, in un continuo contrapporsi tra la tensione generata dall’architettura storica e le trasformazioni che impone una contemporaneità progettuale.
Ciò che abbiamo sviluppato nel nostro lavoro è stato il considerare ogni progetto come un laboratorio d’idee, in cui un premuroso sguardo alla modernità in continua evoluzione cerca di coniugarsi all’attenta analisi della cultura e della storia locale. Questo ci ha consentito un’interpretazione moderna del divenire di un centro storico, di una borgata nel centro della Sicilia o di altre tematiche di scala diversa per capire ed individuare nuove strategie di sviluppo. La nostra caratteristica è quella di superare prima di tutto l’incessante scetticismo che sta nell’intimo del meridionale, fare tesoro dei nostri valori e provare ad essere propositivi e positivi per riscattare quei luoghi che oggi senza ottimismo e buona volontà rimarrebbero nelle mani del deterioramento. I sacrifici sono enormi, la dedizione e la passione però non mancano. Accogliamo sempre con ingenuo trasporto le suggestioni che la tradizione costruttiva ci trasmette, coi materiali, coi colori, le proporzioni, per poi trasporle al presente, alla attualità”.

Conosco molti dei vostri progetti, avete però un repertorio di opere legate al settore dei Musei e degli Allestimenti, del Design e degli arredi che riguarda opere per lo più di privati illuminati, pronti a sperimentare e rendere unici i loro ambienti. Dove ricercate gli elementi funzionanti per la elaborazione di un opera contemporanea che soddisfi le esigenze dei committenti attenti ai cambiamenti del vivere moderno?

“Alvar Aalto scriveva che si deve sempre ricercare una sintesi degli opposti e che tutti gli incarichi progettuali comprendono spesso decine, spesso centinaia e talvolta migliaia di fattori diversi e contraddittori, riuniti in una armonia funzionale soltanto dalla volontà dell'uomo. Questa armonia, scriveva Aalto, può essere raggiunta solo attraverso l'arte.
Il nostro percorso progettuale comprende una architettura dell'inclusione, ovvero consente sia al frammento, sia alla contraddizione e alla improvvisazione, uno spazio espressivo durante le fasi di lavoro. Nasce così il “contemporaneo” quello di cui tu parli, ma io credo che sia un processo naturale, forzato solo nella scelta coraggiosa di materiali nuovi, non ancora radicati nella coscienza di tutti, ma estremamente duttili. Un esempio per noi significativo è il Progetto di Recupero e parziale ricostruzione di un edificio che si affaccia su Via Salita S.Antonio, strada di collegamento tra la Via Vittorio Emanuele e Via Maqueda a Palermo. Le pessime condizioni di conservazione in cui versava l’edificio esistente hanno dato luogo ad una serie d’interventi mirati al suo completo recupero e destinazione ad uso residenziale, secondo le direttrici operative contenute nel Piano Particolareggiato Esecutivo del Centro Storico, cercando tuttavia, nel caso della ricostruzione, di operare secondo la ricomposizione di uno spazio in cui preesistenze storiche dialogassero con elementi moderni. La nota distintiva del progetto sta nel “ponte” di acciaio e vetro che sovrasta l’ingresso al cortile, costituendo una ricucitura con il passato, infatti l’arco d’ingresso in pietra arenaria, contenuto tra l’antico paramento murario, con doppia arcata sovrapposta, ed il grande arco sul fronte principale, viene ricostruito e utilizzando un linguaggio architettonico del presente si è dimostrato come l’architettura contemporanea può dialogare con quella storica”.

Quali sono i parametri che usate nei confronti della Progettazione degli spazi contemporanei, trovate delle difficoltà nell’intendervi con maestranze e artigiani ancora non istruite e pronte a mettersi alla prova col contemporaneo?

“Noi pensiamo che tutte le forme, gli spazi interni ed esterni devono essere pensati attraverso un uso adeguato di materiali. L'architettura è nella pietra, nel metallo, nel legno, nel verde e nel paesaggio, tutto per raggiungere una qualità della vita alta e per permettere agl individui di identificarsi con i luoghi poiché alla fine l'Architettura è per l'Uomo. Proprio per questo il lavoro con gli artigiani si basa su un dialogo continuo che arricchisce le fasi progettuali in continua evoluzione e perfezionamento”.


Breve Biografia :
adelfio anello architetti

Nel 1997 si laureano in Architettura presso l'Università degli Studi di Palermo con una tesi dal titolo “Progetto di un Museo di arte contemporanea in Via Maqueda”, con la quale affrontano il tema dell'inserimento dell'architettura moderna nel centro storico. La tesi nel 1999 viene pubblicata sul bimestrale “Paesaggio Urbano”. Nel 1998 Enrico Anello apre il proprio studio. Lavora prevalentemente nell’ambito della riqualificazione ambientale. Nel 2000 si unisce allo studio Fabia Adelfio.
L’ attività professionale dello studio adelfio anello architetti riguarda vari aspetti dell’architettura, riunendo le esperienze condotte dai due architetti nell’ambito della progettazione d’interni ed allestimenti, del restauro e della riqualificazione ambientale e nel campo del design.
Il loro lavoro è stato pubblicato in prestigiose riviste italiane e straniere, quali Paesaggio Urbano, Parametro, Ottagono, L’Architecture d’Aujourd’hui, Concept , Arhitectura, un numero monografico sulla rivista World Architecture Review edito dall’ Università di Architettura di Shenzhen (Cina) nel 2001 e un'altro numero della stessa rivista nel 2009 (World Architecture Review- vol. 24/ no.128 Shenzhen ,China).
Ultimamente sono stati impegnati in progetti di restauro e allestimento museale, quali quello del Museo del Gioiello Antico Siciliano e delle arti Applicate e della mostra “ Architettura norvegese: sulle orme di Sverre Fehn” presso la sede dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo.
Di recente sono stati Invitati dalla Municipalità del Distretto di Bao'an (Shenzhen) per partecipare alla conferenza “ International Seminar : Bao'an Central District, Urban Planning and Development Strategy” 26-27 /11/2009, Bao'an, Shenzhen, China.

13 ott 2009

100.000 Firme per il Fiume Oreto


"Io sono il fiume Oreto dell'umanità"

Il fiume Oreto, Wadi Abbas in arabo, è un fiume siciliano con un bacino che scorre nella Valle dell'Oreto e che si estende nei territori dei Comuni di Altofonte, Monreale e Palermo. Lungo 19 chilometri, ha la sorgente a sud di Palermo, nella cosiddetta Conca d'Oro, lungo la dorsale fra Monte Matassaro Renna e Cozzo Aglisotto: da qui scorre verso la periferia sud del capoluogo siciliano per andare a sfociare nel Golfo di Palermo.

A partire dal 19 marzo 2009 gli studenti delle 150 scuole che da cinque anni partecipano al progetto Io sono il fiume Oreto dell’umanità promosso dalla Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte, si impegnano in una poderosa raccolta firme a favore del fiume Oreto. Da oltre 50 anni si parla di piano per la bonifica e istituzione del parco fluviale dell’Oreto. La riserva è prevista anche nel nuovo Piano Regolatore della città di Palermo, con Studio di Fattibilità dichiarato compatibile con il quadro programmatico di sviluppo della Regione Siciliana. Tuttavia ad oggi non esistono leggi che sanzionino gli scarichi fognari ed industriali, gli abusivismi edilizi ed i comportamenti illegali.
Dopo 5 anni di percorso educativo e culturale la Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte propone una grande campagna di sensibilizzazione e raccolta firme.

Per firmare la petizione on line vai sul sito www.firmiamo.it

dopo le abbondanti e tropicali piogge su Palermo il fiume Oreto prende corpo. Da due giorni il corso d’acqua porta a mare una grande quantità di rifiuti e materiali di risulta colorando il mare antistante Sant’Erasmo“ (Fonte: utente Facebook)
Per ulteriori approfondimenti: www.palermoweb.com