A qualche
mese di distanza dalla loro realizzazione, i murales realizzati sui silos del
porto di Catania, non passano di certo inosservati.
Ricordiamo che le opere fanno parte del progetto “STREET
ART SILOS” nato dall’incontro tra Angelo Bacchelli (Assessorato ai
Saperi e Bellezza condivisa del Comune di Catania) e Giuseppe Stagnitta (Emergence
Festival), realizzato da Emergence Festival con il contributo dell’Autorità
Portuale di Catania, all'interno del Festival I-ART.
Le opere sono state realizzate 7 artisti provenienti da
tutto il mondo: OKUDA (Spagna), ROSH333 (Spagna), MICROBO (Italia), BO130
(Italia), VLADY ART (Italia), DANILO BUCCHI (Italia) e INTERNESNI KAZKI
(Ucraina)
parliamo oggi di un opera del duo Interesni Kazki, che
hanno elaborato il Tema di Street Art Silos sui miti e le leggende dell’isola
più grande del Mediterraneo.
La prima
opera i cui ci si imbatte provenendo da Sud è quella realizzata da Aec (uno dei
due componenti del duo) che interpreta in chiave moderno la leggenda di Ulisse
che fugge nascosto sotto il ventre di una pecora da Polifemo accecato da una
lancia.
Sullo
stesso silos da lato opposto il collega Waone realizza un’opera che
racconta la storia di Perseo e (il guerriero nudo) e la Gorgone Medusa. Il
Triskelion (figura a 3 gambe) dall’alto, il simbolo del Sole “ruotante” parla
dell’Eterna Ricorrenza, la ciclicità e la dualità del tempo (la clessidra). E
la scritta sulla roccia è tratta da un antico manufatto etrusco. “Avendo una
volontà debole, i figli della Dea Api vengono flagellati
pesantemente” (Api è la Dea Sciita della Terra, essere figli di Api significa
essere persone dotate di una disposizione mentale tangibile)
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