16 set 2009

La mia città sta cedendo...

Non riesco a tornare spesso a Caltagirone visto che la mia vita si svolge per lo più a Catania però quando lo faccio mi accorgo che il paese di Don Luigi Sturzo con il bellissimo Centro storico è ormai al collasso e nulla si muove da anni. L'inevitabile abbandono delle abitazioni del Centro storico per la zona di nuova espansione continua e il deprezzamento delle case lascia spazio ad acquirenti spesso senza voglia o possibilità di investire in un reale recupero del costruito ma bensì pensa di "arrabattare" metri cubi di "casa" con pochi spiccioli. Tutto il Centro necessita di consolidamenti in vaste aree per ricomporre quel tessuto che oggi pian piano si sta sgretolando e tutto questo non può avvenire certo con un misero investimento. Anche le richieste di finanziamento che l'Amministrazione chiede all'assessorato regionale al Territorio e Ambiente (vedi art. in allegato del 07/09/09) andrebbero sicuramente supportate da impegni da parte del privato.
E' davvero impressionante, per chi conosce la zona, guardare un paese che naviga sull'argilla e la sabbia, le case sembra che fluttino alle forti pioggie e poi collassano (vedi Via Cavallitti -in foto-). Forse le superfetazioni succedutisi negli anni, i consolidamenti mal realizzati etc. hanno determinato un appesantimento della già precaria situazione di rischio idrogeologico in cui vaste aree si trovano. Sono nati dei Comitati di quartiere che credo abbiano cercato di sensibilizzare l'opinione pubblica ma con pochi risultati visto che ancora dopo quasi due anni la situazione non cambia.
Il 24 Gennaio 2008 si legge sui giornali: "Caltagirone. Due milioni di euro per il finanziamento del piano anti smottamenti. Due milioni di euro sono stati erogati al comune di Caltagirone per il finanziamento del piano anti smottamenti in via Cavallitti e nelle vie adiacenti del quartiere Madonna del Ponte. Li ha stanziati, con un decreto, l'assessorato regionale al Territorio e Ambiente. Gli interventi saranno destinati al consolidamento della zona e al rifacimento delle reti idrica e fognaria. L'assessorato comunale ai lavori pubblici sta già predisponendo il bando per la gara d'appalto.
"Con i lavori che saranno resi possibili da queste consistenti risorse - afferma il sindaco, Francesco Pignataro - potremo arrestare i fenomeni franosi e restituire piena vivibilità a un'importante area del centro storico. Si tratta di risposte concrete alle legittime richieste giunteci dai residenti."
Si sono intanto conclusi gli interventi per la messa in sicurezza e il monitoraggio della stessa via Cavallitti, propedeutici a quelli da realizzare con i due milioni di euro"(fonte http://www.italiainformazioni.com).
Il 26 Febbraio 2009 l'Amministrazione comunale di Caltagirone propone di realizzare nella zona del centro storico un intervento in tre fasi, che contempli la demolizione controllata degli immobili fatiscenti nella via Cavallitti e nelle strade attigue, un ulteriore studio sulla situazione geotecnica e la piena riqualificazione dell'area soprattutto nel quartiere Madonna del Ponte che, nelle ultime settimane, è stata interessato da alcuni cedimenti strutturali con il crollo di tre edifici da tempo disabitati dello scorso 12 gennaio e 2 febbraio. (...) Gli intervenuti in rappresentanza dei diversi enti hanno condiviso l'esigenza, prospettata dall'assessore comunale ai Lavori pubblici Mario Polizzi e dal responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, ing. Ignazio Alberghina, di un'azione tempestiva che argini in maniera definitiva i cedimenti strutturali.

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Il 31 Agosto 2009 Rifondazione Comunista con una lettera aperta al Sig. Sindaco, all'Ass. all'ambiente, a Kalat Ambiente e all'ufficio igiene pubblica usl di Caltagirone CHIEDE "
(...) un intervento urgente e immediato per il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie nella via Cavallitti e adiacenti, in quanto si evidenziano problematiche gravi per la presenza di piante portatrici di zecche, pulci e insetti vari e cosa ancor più grave e intollerabile la presenza di ratti, bratte, scarafaggi e altri animali (...)"
Il 7 Settembre 2009, dunque dopo più di un anno dall'inizio della vicenda, si legge ancora: "Il comune di Caltagirone presenta alla Regione sei progetti per consolidare sei aree della città. Il Comune di Caltagirone, secondo quanto previsto da un bando emesso dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente per la costituzione di un parco progetti finalizzato alla mitigazione del rischio idrogeologico, ha presentato alla Regione siciliana sei progetti di consolidamento di altrettante aree della città. Un progetto – circa 2 milioni di euro la somme richiesta – interessa l'intera zona del Poggio Fanales, che nell'inverno scorso, a causa delle
infiltrazioni d'acqua dovute alle piogge consistenti, subì uno smottamento, con la caduta di un notevole quantitativo di terra sull'omonima via sottostante. (...) Altri due progetti riguardano il quartiere di Maria Santissima del Ponte, uno dei più antichi della cittadina, interessato da smottamenti che hanno già provocato pericoli e crolli in alcune case disabitate (in via Cavallitti) e reso necessari interventi di consolidamento, rivelatisi utili, ma non sufficienti per arginare il fenomeno. I due nuovi progetti sono finalizzati al completamento dei lavori di consolidamento nel quartiere (2.650.000 euro la somma richiesta) e alle demolizioni controllate degli edifici in via Cavallitti (350.000 euro), per le quali l'Amministrazione comunale aveva già preso contatti con la Protezione civile regionale e provinciale.
Un ulteriore progetto (un milione 300 mila euro la cifra necessaria) punta a consolidare il versante della via Carcere (una zona compresa fra i quartieri San Giacomo ed ex Matrice). Da rilevare, infine, quello che, attraverso l'impiego di una somma consistente (3.500.000 euro), mira al consolidamento dell'intero costone nelle zone Miracoli – Santo Stefano, al rifacimento delle reti idrica e fognante e alla regimentazione delle acque nelle stesse zone. “I progetti – informa l'assessore Polizzi – si propongono interventi consistenti per la completa messa in sicurezza delle are in questione, in modo da risolvere una volta per tutte, in molti casi, problemi di non poco conto, assecondando il piano di recupero e piena valorizzazione promosso dall'Amministrazione nel centro storico e non solo”.
“Questi progetti – afferma il sindaco Francesco Pignataro – sono anche il frutto della piena collaborazione instauratasi fra l'Amministrazione comunale e la Protezione civile provinciale e regionale e rientrano in un più vasto quadro di interventi che, con l'ottenimento delle risorse necessarie, puntiamo a realizzare in più aree della città”(fonte http://www.italiainformazioni.com).

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