Uno spazio per mostre temporanee all'Ara Pacis, anzi sotto l'ara pacis! Dal 20 Giugno al 14 Settembre 2008, trovate l'esposizione dell'opera di Jean Prouvé (1901-1984), uno dei protagonisti del design e dell'architettura moderna: Roma lo ospita nello spazio del Museo dell'Ara Pacis di Richard Meier, che per la sua commistione tra antico e moderno rappresenta la sede ideale. Jean Prouvé è, infatti, un artista che ha percorso il secolo scorso con la sua capacità di legare artigianato ed imprenditorialità del lavoro, design e architettura. Uno stile in cui l'aspetto puramente formale del design assume un ruolo secondario per lasciare il posto all'utilità degli oggetti, alla loro economicità e all'uso ragionato dei materiali.
Prouvé iniziò a lavorare in qualità di fabbro ferraio, dunque con una conoscenza acquisita sull'esperienza e attraverso la continua ripetizione e la copiatura. Preferì a tutto la lamiera sottile, piegata e stampata, plasmata e smussata.
Di grande effetto, secondo me, i modelli e i prototipi che, esposti in pochi metri quadri della sala, fanno dell'oggetto e del particolare costruttivo una vera "poesia". Sedie, poltrone, tavole, scrivanie, banchi di scuola, letti e lampade, bizzarri elementi architettonici da lui ideati, e numerosi modelli di architetture post industriali. In mostra i pezzi più importanti realizzati dal francese, tra cui un raro esemplare della poltrona reclinabile Grand Repos del 1930.
La mostra attuale è in realtà rivisitata e ampliata rispetto alla stessa tenutasi l'anno scorso nella Mairie di Boulogne-Billancourt, a Parigi.
Di grande effetto, secondo me, i modelli e i prototipi che, esposti in pochi metri quadri della sala, fanno dell'oggetto e del particolare costruttivo una vera "poesia". Sedie, poltrone, tavole, scrivanie, banchi di scuola, letti e lampade, bizzarri elementi architettonici da lui ideati, e numerosi modelli di architetture post industriali. In mostra i pezzi più importanti realizzati dal francese, tra cui un raro esemplare della poltrona reclinabile Grand Repos del 1930.
La mostra attuale è in realtà rivisitata e ampliata rispetto alla stessa tenutasi l'anno scorso nella Mairie di Boulogne-Billancourt, a Parigi.
Nessun commento:
Posta un commento