Ha riaperto i battenti domenica 7 giugno ( fino al 22/11) la 53/ma Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, “la Biennale”.
“Fare Mondi ” è il titolo scelto dal Daniel Birnbaum, Direttore di questa edizione e da 8 anni Rettore della Staedelschule di Francoforte sul Meno (Germania) .
Dell’Accademia tedesca, Birnbaum ha portato in Italia la conciliazione fra insegnamento dell’arte contemporanea e la sperimentazione più creativa, così da rendere "Fare Mondi " un’unica mostra di oltre 90 artisti internazionali operativi nei più diversi linguaggi, come installazioni, video, film, scultura, performance, pittura e disegno, (ci sarà persino una parata), e 77 Partecipazioni nazionali con proprie mostre. Un vero record per la Biennale d'Arte. Il numero delle adesioni internazionali cresce con debutti degni di segnalazione come gli Emirati Arabi Uniti e Unione delle Comore, nazione insulare dell'Africa Orientale.
Nel pieno dell’innovazione, rimangono le storiche sedi espositive, dal rinnovato Palazzo delle Esposizioni ai Giardini, all’Arsenale, fino all’intera Venezia che si animerà di ben 38 Eventi collaterali. Ad assistere Birnbaum ci saranno Jochen Volz in qualità di organizzatore artistico, e un team internazionale di corrispondenti composto da Savita Apte, Tom Eccles, Hu Fang, Maria Finders. Siederanno al tavolo della Giuria internazionale la Presidente Angela Vettese (Italia), Jack Bankowsky (USA), Homi K. Bhabha (India), Sarat Maharaj (Sudafrica) e Julia Voss (Germania) per assegnare i seguenti premi: Leone d'Oro per la migliore Partecipazione nazionale della 53(assegnato agli Stati Uniti d’America (Padiglione ai Giardini),
Bruce Nauman: Topological Gardens), Leone d’Oro per il miglior artista della mostra Fare Mondi (assegnato a Tobias Rehberger, Germania, espone al Palazzo delle Esposizioni ai Giardini) , Leone d’Argento per il più promettente giovane artista della mostra Fare Mondi(assegnato a a Nathalie Djurberg , Svezia, espone al Palazzo delle Esposizioni ai Giardini) . Leoni d’oro alla carriera, rispettivamente agli artisti Yoko Ono e John Baldessari.
Importanti riaperture e inaugurazioni, opere che sicuramente faranno discutere, personalità e nuovi nomi: tutto questo e' ora la Biennale di Venezia.
Per esserci, ecco gli indirizzi delle sedi dove trovare le novità più attese:
Arsenale - il complesso di cantieri, officine e depositi da cui uscivano le flotte della Serenissima:alle Tese delle Vergini si trova il Padiglione italiano con la rinnovata denominazine “Padiglione Italia”, che ha raggiunto la superficie di ben 1800 mq. Qui e' allestita la mostra Collaudi, curata da Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice e per la quale sono stati chiamati a partecipare con opere create ad hoc alcuni artisti - come Sandro Chia, Daniele Galliano, Marco Lodola, Gian Marco Montesano - nel rispetto del concept dei curatori, ovvero, rendere omaggio a Filippo Tommasi Marinetti, che di Collaudi è stato il “nume tutelare”.
Giardini - sede tradizionale della Biennale fin dalla prima edizione del 1895, comprendono ben 29 padiglioni : lo storico Padiglione Italia ha assunto la denominazione di Palazzo delle Esposizioni della Biennale. Qui sarà finalmente riaperta al pubblico la Biblioteca dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), una location polifunzionale dotata di archivio documentale, sale di lettura per i ricercatori e per i visitatori delle mostre, pensata per essere il perno attorno al quale ruoteranno attività permanenti degli altri Padiglioni e Giardini.
Tra le novità in città non poteva mancare un omaggio al Futurismo: la sede storica della Biennale, Ca’ Giustinian a San Marco, inaugurerà la mostra “Macchina di visione: futuristi in Biennale”, che durerà fino a novembre, per tutto il tempo dell’Esposizione. Nella foto Yoco Ono .
Dell’Accademia tedesca, Birnbaum ha portato in Italia la conciliazione fra insegnamento dell’arte contemporanea e la sperimentazione più creativa, così da rendere "Fare Mondi " un’unica mostra di oltre 90 artisti internazionali operativi nei più diversi linguaggi, come installazioni, video, film, scultura, performance, pittura e disegno, (ci sarà persino una parata), e 77 Partecipazioni nazionali con proprie mostre. Un vero record per la Biennale d'Arte. Il numero delle adesioni internazionali cresce con debutti degni di segnalazione come gli Emirati Arabi Uniti e Unione delle Comore, nazione insulare dell'Africa Orientale.
Nel pieno dell’innovazione, rimangono le storiche sedi espositive, dal rinnovato Palazzo delle Esposizioni ai Giardini, all’Arsenale, fino all’intera Venezia che si animerà di ben 38 Eventi collaterali. Ad assistere Birnbaum ci saranno Jochen Volz in qualità di organizzatore artistico, e un team internazionale di corrispondenti composto da Savita Apte, Tom Eccles, Hu Fang, Maria Finders. Siederanno al tavolo della Giuria internazionale la Presidente Angela Vettese (Italia), Jack Bankowsky (USA), Homi K. Bhabha (India), Sarat Maharaj (Sudafrica) e Julia Voss (Germania) per assegnare i seguenti premi: Leone d'Oro per la migliore Partecipazione nazionale della 53(assegnato agli Stati Uniti d’America (Padiglione ai Giardini),
Bruce Nauman: Topological Gardens), Leone d’Oro per il miglior artista della mostra Fare Mondi (assegnato a Tobias Rehberger, Germania, espone al Palazzo delle Esposizioni ai Giardini) , Leone d’Argento per il più promettente giovane artista della mostra Fare Mondi(assegnato a a Nathalie Djurberg , Svezia, espone al Palazzo delle Esposizioni ai Giardini) . Leoni d’oro alla carriera, rispettivamente agli artisti Yoko Ono e John Baldessari.
Importanti riaperture e inaugurazioni, opere che sicuramente faranno discutere, personalità e nuovi nomi: tutto questo e' ora la Biennale di Venezia.
Per esserci, ecco gli indirizzi delle sedi dove trovare le novità più attese:
Arsenale - il complesso di cantieri, officine e depositi da cui uscivano le flotte della Serenissima:alle Tese delle Vergini si trova il Padiglione italiano con la rinnovata denominazine “Padiglione Italia”, che ha raggiunto la superficie di ben 1800 mq. Qui e' allestita la mostra Collaudi, curata da Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice e per la quale sono stati chiamati a partecipare con opere create ad hoc alcuni artisti - come Sandro Chia, Daniele Galliano, Marco Lodola, Gian Marco Montesano - nel rispetto del concept dei curatori, ovvero, rendere omaggio a Filippo Tommasi Marinetti, che di Collaudi è stato il “nume tutelare”.
Giardini - sede tradizionale della Biennale fin dalla prima edizione del 1895, comprendono ben 29 padiglioni : lo storico Padiglione Italia ha assunto la denominazione di Palazzo delle Esposizioni della Biennale. Qui sarà finalmente riaperta al pubblico la Biblioteca dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), una location polifunzionale dotata di archivio documentale, sale di lettura per i ricercatori e per i visitatori delle mostre, pensata per essere il perno attorno al quale ruoteranno attività permanenti degli altri Padiglioni e Giardini.
Tra le novità in città non poteva mancare un omaggio al Futurismo: la sede storica della Biennale, Ca’ Giustinian a San Marco, inaugurerà la mostra “Macchina di visione: futuristi in Biennale”, che durerà fino a novembre, per tutto il tempo dell’Esposizione. Nella foto Yoco Ono .
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