Maurizio Carta , ordinario di urbanistica presso la facolta’ di Architettura di Palermo e il suo gruppo di lavoro , nel libro “Creative City”(ed.List-2007), attraverso uno studio di best practices di creativita’per il cambiamento della citta’ contemporanea attuate ad Amsterdam , Barcelona , Bilbao, Bordeaux , Genova , Hamburg , Lyon , Lisboa , Marseille , Newcastle , Palermo , Rotterdam e Valencia , propongono un modello per una nuova cultura urbana : la “CITTA’ CREATIVA”.
Nel 2007 , per la prima volta nella storia , piu’ della meta’ della popolazione mondiale vive nelle citta’, che per il XXI sec.saranno quindi le protagoniste dello sviluppo delle nazioni .
Megalopoli , metropoli , micropoli , piccole capitali , saranno in competizione attraverso la produzione e la valorizzazione della propria identita’ culturale sia essa consolidata sia essa in evoluzione . I fattori complessivi – afferma Carta- delle citta’ creative si possono riassumere in tre “C” : CULTURA ,COMUNICAZIONE , COOPERAZIONE .
Cultura intesa come identita’ culturale , la sua diversita’prodotta dalla storia .
Comunicazione intesa come capacita’ di informare e coinvolgere gli abitanti e i molteplici utilizzatori e con l’utilizzo delle nuove tecnologie ridurre i fattori di congestione e degrado. Cooperazione intesa come accettazione esplicita delle differenze , esaltate anzi come valori da connettere verso obiettivi e risultati comuni .Tutti e tre i fattori tesi verso una forte tensione progettuale .
Dunque un manifesto contro le megalopoli omologate , che vede protagonista di una visione alternativa i piccoli centri urbani , definiti “ piccole capitali creative” .
Le citta’ che investono in ricerca , innovazione , cultura e cretivita’sono quelle all’avanguardia in Europa , dove si vive meglio , dove la cultura , l’arte , l’architettura e l’urbanistica hanno un ruolo determinante .
Nel 2007 , per la prima volta nella storia , piu’ della meta’ della popolazione mondiale vive nelle citta’, che per il XXI sec.saranno quindi le protagoniste dello sviluppo delle nazioni .
Megalopoli , metropoli , micropoli , piccole capitali , saranno in competizione attraverso la produzione e la valorizzazione della propria identita’ culturale sia essa consolidata sia essa in evoluzione . I fattori complessivi – afferma Carta- delle citta’ creative si possono riassumere in tre “C” : CULTURA ,COMUNICAZIONE , COOPERAZIONE .
Cultura intesa come identita’ culturale , la sua diversita’prodotta dalla storia .
Comunicazione intesa come capacita’ di informare e coinvolgere gli abitanti e i molteplici utilizzatori e con l’utilizzo delle nuove tecnologie ridurre i fattori di congestione e degrado. Cooperazione intesa come accettazione esplicita delle differenze , esaltate anzi come valori da connettere verso obiettivi e risultati comuni .Tutti e tre i fattori tesi verso una forte tensione progettuale .
Dunque un manifesto contro le megalopoli omologate , che vede protagonista di una visione alternativa i piccoli centri urbani , definiti “ piccole capitali creative” .
Le citta’ che investono in ricerca , innovazione , cultura e cretivita’sono quelle all’avanguardia in Europa , dove si vive meglio , dove la cultura , l’arte , l’architettura e l’urbanistica hanno un ruolo determinante .
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