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Visti i temi trattati negli ultimi post e nei commenti a proposito di "cambiamento", mi è sembrato interessante ripescare un
argomento già trattato in questo blog qualche mese fa: il
4° ponte sul Canal Grande di Venezia in corso di realizzazione a firma di
Santiago Caltrava . Basta fare una rapida ricerca su internet per trovare una infinità di blog, forum o siti dedicati che elencano gli argomenti del no!:
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- la celebrazione dell'inutilità del ponte,
- il costo macroscopico,
- lo scempio del patrimonio architettonio-ambientale veneziano definitivamente deturpato,
- la scarsa attenzione per i disabili che sono costretti ad attendere l'ovovia montata nell'intradosso del ponte,
- l'eccessiva durata dei lavori (il ponte di rialto completato in metà del tempo),
- le insuperabili difficoltà per il trasporto e montaggio del concio centrale, etc.
Insomma, tutto secondo il tipico schema comportamentale italiano (o era una legge di Murphy?):
se le cose non si fanno, va male, se si fanno, va peggio.
E' anche divertente osservare i mezzi e i modi con cui chi non è favorevole alla sua realizzazione (ormai quasi ultimata) diffonde ed esaspera una polemica che ha avuto toni estremamente aggressivi nelle fasi più difficili del cantiere che ha inevitabilmente arrecato alcuni disagi. Non si contano i blog che accusano tutto e tutti di avere permesso un simile disastro e, come accade spesso in casi simili, sembrano essere tutti daccordo sul fatto che un'opera così moderna non andava fatta. In pratica ogni argomento è valido per dare addosso ad un'opera che ha definito in modo inesorabile un profondo cambiamento della città di Venezia.
Ovviamente la maggior parte di coloro che giudicava positivamente l'opera, stava in silenzio; un po' perché è sempre rischioso dichiararsi pubblicamente favorevole a qualcosa disprezzata /odiata da tutti, un po' perché comunque tutto questo cambiamento dava fastidio anche a loro.
Adesso che l'opera è quasi ultimata le polemiche vanno diradandosi perché nel frattempo i veneziani si sono abituati all'idea del ponte, lo hanno visto ieri in costruzione, lo vedono oggi ultimato, lo vedranno domani... e per fortuna ormai rimarrà sempre lo stesso: in sostanza il cambiamento è finito. Finalmente! Vedrete che tra qualche anno ne andranno tutti orgogliosi.
Chissà cosa succederà quando si comincerà a costruire il ponte sullo stretto di Messina!