25 feb 2009

Anche le archistar piangono....


In questi anni, abbiamo conosciuto le varie sfaccettature della crisi economica, e ci siamo abituati nel tempo, a rivedere i nostri credi e le nostre certezze. Eravamo increduli di fronte al crollo delle grandi banche americane, alla crisi del sistema americano e lo siamo ancor di piu' come architetti alla crisi delle grandi archistar come Norman Foster.
Il ridimensionamento, infatti, di grossi cantieri (vedi in Italia la svendita da parte di Zunino delle Aree Falck di Sesto San Giovanni e Santa Giulia a Milano)ed il fallimento di alcune opere (vedi la torre di 49 piani a Las Vegas ridimensionata in altezza per errori strutturali, con il conseguente rimborso degli 88 acquirenti che aveva versato gli anticipi)hanno portato Foster a ridurre del 30% il proprio organico nei vari studi disseminati per il mondo e chiudendo di fatto gli uffici di Berlino e di Istanbul.

Forse e' la fine dei megastudi? Forse i tempi moderni richiedono studi piu' snelli, o forse occorre ripensare alla globalizzazione?

22 feb 2009

Il Museo Biscari - Dal Principe Ignazio V al MF "Museum&Fashion"


L'architetto Giuseppe Scuderi racconterà l'intervento e la trasformazione in “MF Museum&Fashion” delle antiche gallerie del museo, la naturalia e l’antiquaria, di Palazzo Biscari a Catania (piazza Duca di Genova, 27 – Via Museo Biscari, 16).
Relatori: G.Scuderi e M.Ferrera
Catania, 26/02/09 - presso Centro ZO ore 19.00

20 feb 2009

Personale di Michael Beutler a CT

Si inaugurano a Catania i primi spazi espositivi della Fondazione Brodbeck-arte contemporanea con la personale di Michael Beutler. La mostra fa parte del progetto espositivo Fortino1.

Catania
Via Gramignani 93

17 feb 2009

Chi ha vinto il concorso per il lungomare di nicotera marina?


Negli ultimi anni, anche in Italia finalmente, si è assistito ad un intensificarsi della procedura del concorso di idee. Comuni maggiori e minori hanno utilizzato questo strumento per riqualificare piazze, spazi urbani, edifici pubblici e waterfront, come il comune di Nicòtera Marina che, ad Agosto dell’anno scorso, ha bandito il concorso per la riqualificazione del proprio lungomare.

Tutto ciò ha un duplice beneficio: fa si che gli architetti si mettano alla prova; e consente alle amministrazioni comunali di poter scegliere, grazie a commissioni composte da esperti nel settore, la migliore soluzione tra un vasto ventaglio di proposte. In generale tali concorsi sono stati suddivisi in due grandi categorie:

  1. i concorsi in forma palese, nei quali il professionista sin dall’inizio partecipa con il proprio nome (famoso o sconosciuto che sia);
  2. i concorsi in forma anonima, nei quali, i professionisti partecipano non direttamente con i loro nomi, ma con motti che ne celino l’identità. Questa seconda categoria permette ai giudici della commissione di valutare la qualità della soluzione proposta senza essere influenzata dalla firma dell’autore.

Poiché queste due grandi categorie non bastavano, di recente a Nicòtera (VV), ne hanno affiancata un’altra: il concorso in forma “anonimissima. In tale categoria, ad essere anonimi non sono solo i progettisti ma anche gli esiti del concorso; infatti a distanza di diversi mesi dalla fine dei lavori della commissione sono stati resi noti solo i motti dei progetti vincitori ma non le firme degli stessi. Ecco i risultati (riportati testualmente):

  • 1° Proposta: Pensiero Meridiano
  • 2° Proposta: Il lungomare e la Ramba
  • 3° Proposta: Il mare dove nascono i Miti
  • Menzione progetto più innovativo: MEG.MA
  • Menzione per il concorrente ander 35: Vamos alla Plaja

Questa nuovissima categoria dona ai professionisti (sia a quelli che hanno vinto, sia a quelli che hanno perso che a quelli che non hanno neanche partecipato) l’indubbio vantaggio di fregiarsi del titolo di vincitore del concorso e poterlo mettere a curriculum, tanto .... chi potrà mai dimostrare il contrario???

Pur apprezzando l’idea innovativa, che apre nuove prospettive procedurali e legislative, ci rimane l’angoscioso dubbio per risolvere un altro mistero italiano (dopo Ustica e il mostro di Firenze):
chi ha vinto il concorso per il lungomare di Nicotera?

15 feb 2009

American House 08; bianca, mobile, contemporanea e .......... in vendita su e-bay!















Lo stravagante architetto americano William Massie ha realizzato un'opera che stà a metà strada tra una casa prefabbricata ed un opera d'arte semovente. E' stata battezzata "House 08" ed è attualmente in cerca di un proprietario visto che l'autore la ha messa in vendita dopo averla esposta presso alcuni musei di arte contemporanea. E' costituita da diverse sezioni in acciaio ed è caratterizzata dall'aspetto estremamente lineare che si interrompe solo in prossimità di una forma paraboloide che raccoglie le acque piovane sul lato di ingresso e da alcune bucature irregolari sul lato corto.
William Massie aveva annunciato che se non avesse trovato un acquirente l'avrebbe messa in vendita su E-bay. Detto fatto. Attualmente l'asta è in corso con una offerta massima di circa 450.000€ su una richiesta iniziale di 750.000 €. Date un'occhiata....

tratto da: materalicious e dwell
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13 feb 2009

Promosso il Madexpo di Milano

La infinità di prodotti esposti al Madexpo di Milano è stata sapientemente organizzata per Settori e come sempre le ditte maggiori hanno avuto un pò di spazio in più rispetto ad altre. Tutte le aziende hanno esposto i loro prodotti più interessanti ma quelle che mi hanno più incuriosito quest'anno sono state aziende dedicate a prodotti per la realizzazione di tetti verdi, pavimentazioni in resina e impermeabilizzazioni carrabili. Da evidenziare ovviamnete il nuovo "contenitore" progettato da Massimiliano Fuxsas, una “vela” di vetro, larga oltre 30 metri e lunga un chilometro e mezzo che è assolutamente proiettata verso il futuro, la si percepisce come una lunga passeggiata con al di sopra, ai lati e davanti tutte strutture in acciaio e vetro, che mi hanno dato un pò il senso del "precario" mah, la speranza è che la manutenzione non sia impossibile! Comunque una fiera dove ci si orienta benissimo senza perdersi e ci si può organizzare il tempo a disposizione riuscendo a selezionare cosa vedere e cosa tralasciare. Dunque promossa da parte mia! Unico neo: i punti di ristoro/ristoranti che sembrano delle biblioteche.

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Un pò di numeri:
La struttura sorge nell’area dell’ex raffineria Agip di Rho-Pero, nelle immediate vicinanze della città, e il nuovo complesso è costituito da 8 padiglioni, 80 sale congressi, più di 37.000 mq per strutture alberghiere, ed oltre 13.000 mq per spazi commerciali. Centro servizi, uffici ed area congressuale costituiscono il cuore della struttura. La presenza dell'acqua gioca un ruolo fondamentale nell'apprezzare gli spazi.

11 feb 2009

Lettera aperta ai presidenti degli Ordini degli Architetti

Abbiamo scoperto che l'Associazione Culturale SPAZI CONTEMPORANEI ha un "avatar".
Si tratta della neo-nata Associazione AMATE L'ARCHITETTURA, un movimento per l'architettura contemporanea con sede a Roma con cui riteniamo di avere parecchie cose in comune.
Una delle prime iniziative di questo movimento è stata l'invio di una lettera aperta a tutti gli Ordini degli Architetti delle Provincie d'Italia che ci sembra doveroso riportare di seguito integralmente : (per leggere il resto del post clicca su "read more")



A tutti i Presidenti
degli Ordini degli Architetti di Italia

e p.c. al Presidente
del Consiglio Nazionale degli Architetti
Raffaele Sirica

Cari Presidenti
negli ultimi tempi, nel nostro paese, lo sport preferito dai mass media nazionali è quello di attaccare indiscriminatamente gli architetti. Ogni opera di Architettura contemporanea, (dalla nuova sede Bocconi di Milano, al ponte di Calatrava sul Canal Grande a Venezia, dalle torri di Piano e Fuksas a Torino, all’Ara Pacis di Meier a Roma, etc…..), viene vista come una calamità che distrugge il nostro territorio, Celentano ha definito in televisione, in prima serata, gli architetti: “la più grande sciagura”.
Ci sono anche libri quali: “Contro l’Architettura” di Franco La Cecla, Bollati Boringhieri editore, (presentato al Tg 1 della domenica davanti a 6 milioni di telespettatori), che teorizzano che l’Architettura abbia esaurito la sua funzione. Gli architetti vengono descritti come: “artisti che si occupano di abbellimento formale, di decoro di cose carine, che svolgono il loro lavoro con incompetenza, superficialità ed esibizionismo”, si arriva alla conclusione che l’Architettura è socialmente inutile e addirittura estremamente dannosa.
Tutto ciò ha portato a creare nell’opinione pubblica un sentimento di avversione per qualsiasi opera di Architettura contemporanea, con la convinzione diffusa che oggi gli architetti non sono più validi come quelli di un tempo. Questo giudizio distorto porta a credere che le nostre città italiane, (Roma su tutte), devono rimanere così come sono, non devono essere “macchiate” dalla contemporaneità, al massimo, se si deve costruire, lo si deve fare in “stile” per non disturbare il contesto, il “nuovo” non si deve vedere.
Ovunque si parli di Architettura, lo si fa senza alcuna cognizione di causa, in assenza di contraddittorio e con un sentimento di avversione nei confronti degli architetti del tutto ingiustificato, in quanto riteniamo necessario e urgente ribattere e spiegare che tutto ciò che viene realizzato in Italia, soltanto per il 10%/15% è opera degli architetti, il resto lo fanno: i costruttori, le società di ingegneria, i geometri, gli ingegneri, (anche quelli appartenenti ai rami: idraulico, geotecnico, dei trasporti, strutturale….), e gli abusivi.
Questo continuo attacco all’Architettura contemporanea ha fatto dimenticare, nella coscienza comune, il ruolo dell’architetto nella società.
In tutto ciò, cosa fanno i nostri Ordini professionali?
Se un giorno, in televisione, qualcuno si azzardasse ad insultare categorie quali: farmacisti, notai, avvocati, magistrati, tassisti, piloti, spazzini, panettieri, bidelli etc., il giorno dopo i relativi organi di rappresentanza si solleverebbero con gran forza per tutelare la propria immagine, i giornali alzerebbero un polverone e probabilmente se ne occuperebbero Porta a Porta o Anno Zero.
I Presidenti degli Ordini degli Architetti sono rassegnati alla scomparsa della nostra professione?
Cosa fa in concreto il nostro Presidente Nazionale in difesa dell’Architettura?
Ha preso coscienza che la professione di architetto non ha più alcun ruolo nella società?
Può essere sufficiente una legge per l’Architettura fatta solo di buone intenzioni, che non modifica di una virgola le attuali normative italiane e che non cambierà in alcun modo la situazione attuale degli architetti e dell’Architettura in Italia?
Chiediamo delle risposte e ci auguriamo che i Presidenti degli Ordini accolgano questo nostro appello e dimostrino di ricoprire la carica per tutelare e promuovere la nostra categoria professionale.
Sappiate che il nostro Movimento si adopera per l’affermazione dell’Architettura contemporanea con ogni mezzo, contro la immutabile concezione arretrata e passatista che connota la nostra società e che ha decretato la mummificazione delle nostre città negando di fatto il naturale svolgersi della continuità storica.
Un primo passo potrebbe essere quello di acquistare una pagina su un quotidiano nazionale e fare un appello in difesa dell’Architettura, appello che potrebbe essere concluso da una frase emblematica di Giò Ponti:
“Amate l’architettura perché siete italiani,
o perché siete in Italia.
L’Italia l’han fatta metà Iddio e metà gli Architetti.
Iddio ha fatto pianure, colli, acque e cieli.
Ma i profili di cupole facciate cuspidi e torri e case, di quei colli e di quei piani, contro quei cieli, le case sulle rive che fanno leggiadre le acque dei laghi e de fiumi e dei golfi in scenari famosi
son cose create dagli Architetti.
A Venezia poi, Dio ha fatto solo acque e cielo, e senza intenzioni, e gli Architetti han fatto tutto”
(G.P., Amate l’Architettura, 1957)

a m a t e l’ a r c h i t e t t u r a
Movimento per l’Architettura Contemporanea
Roma 10 dicembre 2008



4 feb 2009

UN STUDIO. Pianta o sezione?

Un Studio e' uno degli Atelier di architettura piu' attivi e originali nel panorama ondiale, operante in Olanda, negli ultimi anni ha dato vita a una serie di opere che da un punto di vista della ricerca architetonica appaiono sicuramente stimolanti, fra queste Villa NM.
Villa NM e' una residenza estiva situata in una zona collinare e boscoso nei pressi di New York. La pendenza del sito viene utilizzata come strumento per l'organizzazione volumetrica della casa. Un box come unico volume si biforca in due volumi separati. La transizione volumetrica è generata da una serie di cinque pareti parallele che ruotano lungo un asse orizzontale da verticale a orizzontale. Le pareti diventano piano e viceversa.
La standardizzazione e la pre-fabbricazione di questo elemento strutturale ha abbassato il costo di costruzione senza ridurre la qualità degli elementi strutturali. Lo spazio interno si avvale di questa trasformazione a livello distributivo.
La cucina e sala da pranzo al piano terra, sono collegati da una rampa.La trasformazione di una forma geometrica e la standardizzazione degli elementi strutturali ha permesso la produzione di un edificio con una grande flessibilita' spaziale.

SpaziContemporanei è su Facebook


L'Associazione Culturale SpaziContemporanei è su Facebook e conta già più di 800 fans.

2 feb 2009

SpaziContemporanei promuove il movimento "40xCatania"

E' doveroso segnalarvi una iniziativa della quale sicuramente molti dei lettori catanesi hanno già sentito parlare. Si tratta del movimento 40xCatania che promuove, tra le altre cose, anche la rinascita culturale della città di Catania. SpaziContemporanei ritiene che ogni "rinascita" che si rispetti pone le sue basi anche sulle corrette scelte architettoniche che costituiranno l'immagine urbana ed edilizia del mutamento di una città. Ecco perchè vi segnaliamo 40xCatania e riportiamo di seguito un breve estratto dell'incipit (clicca su "read more") .


"40xCatania è un libero movimento composto da donne e uomini nati indicativamente e non obbligatoriamente negli anni ’60 e ’70, un laboratorio di idee per la città che vuole offrire una visione complessiva di Catania proiettata al futuro. Il movimento nasce dal forte attaccamento a Catania nelle sue identità complementari di città di "fuoco" terra e mare. Suo punto di partenza è la difficoltà tipica di questa generazione – e in particolare delle donne - a coniugare vita professionale e vita familiare, diritti e doveri di cittadinanza. Permettere in termine di spendibilità, il contributo di tutti quelli che vogliono contribuire con le loro idee per la città. Creare una sorta di coscienza della città che agisca tramite il movimento. I “40enni per Catania” credono nelle enormi potenzialità di Catania e della sua voglia di essere una città viva e dinamica. Vogliono valorizzarne il patrimonio artistico e culturale senza eguali, promuovere un turismo sostenibile, aumentare la connessione e le sinergie tra territorio, Università e imprese rilanciando la sfida dello sviluppo della realtà metropolitana. Vogliamo mettere al servizio della città le competenze e professionalità della nostra generazione, per affrontare i temi principali in modo innovativo e trasversale con idee e progetti concreti. Senza identificarsi in alcuna categoria economica o partito politico, il movimento vuole sostenere l’innovazione e il merito superando le inerzie, i corporativismi, le rendite di posizione."
tratto dal sito 40xCatania