21 dic 2011

Buon Natale :)

11 dic 2011

A Catania Master Accademico di I livello in PRODUCT DESIGN

OUT [OF THE] DOOR
Master Accademico di I livello in PRODUCT DESIGN

BANDO BORSE DI STUDIO



L’Accademia Abadir, per sostenere la partecipazione di studenti motivati al master accademico di I livello OUT [OF THE] DOOR, mette a bando 6 borse di studio a copertura parziale della quota di iscrizione. In allegato il bando completo e la modulistica di riferimento.
Le domande e la documentazione completa dovranno pervenire in formato pdf via email entro e non oltre le ore 12 del 23 dicembre 2011.

Per informazioni 095. 725 2310 oppure design@abadir.net

 


 
lucia giuliano
Staff MA Out [of the] Door

6 dic 2011

Riforma degli ordini o rischio abolizione nel 2012

Gli Ordini hanno tempo fino al 13 agosto 2012 per riformarsi, in caso contrario saranno aboliti


architetto_cnappccresmeEntro il 13 agosto 2012 gli Ordini professionali dovranno riformarsi, altrimenti saranno soppressi.

È quanto prevede una norma, aggiunta nel decreto legge “Salva Italia” approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che mira a dare un colpo di acceleratore al processo di revisione degli Albi professionali.

Cosa prevede la Legge di Stabilità

La Legge di Stabilità per il 2012, oltre ad aprire le porte alle società tra professionisti ed aver cancellato il riferimento alle tariffe professionali nella contrattazione del compenso del professionista, contiene una norma in base alla quale è prevista l'abolizione automatica di tutta la disciplina vigente sugli ordinamenti professionali, a seguito dell'entrata in vigore – entro 12 mesi – del decreto del Presidente della Repubblica che riformerà gli Ordini e i collegi professionali.

La “minaccia” del Governo Monti

Nel decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, il Governo Monti ha inserito una postilla di poche righe in cui si “minaccia” l'abolizione degli Ordini se entro il 13 agosto 2012 gli Albi non adegueranno i rispettivi ordinamenti all'eliminazione dei riferimenti alle tariffe minime, all'equo compenso dei tirocinanti, all'obbligo di formazione continua e alla polizza assicurativa (secondo i principi fissati dalla Manovra Bis, legge n. 148/2011).

22 nov 2011

Fare l'architetto oggi, un indagine a Torino

Il fascino è indubbio. Quello di poter cambiare il profilo di una città, di dare colore dove non c’è e toglierlo dove disturba. Insomma quando un ragazzo pensa di diventare architetto sogna di lasciare un’impronta, se non per sempre, per un bel po’ di anni, nel posto dove ha vissuto e lavorato. Ma tra il sogno e la realtà c’è la professione fatta di precariato, di stipeE’ solo un’estrema sintesi della poderosa indagine che l’Ordine degli Architetti ha commissionato proprio per conoscere quali sono le condizioni dei giovani architetti torinesi, che sono ben 6800. I professionisti intervistati sono under 40, l’indagine è stata curata da Network 4t e coordinata da Luca Davico e segue quella del ‘97 che già dava segnali poco incoraggianti. Ma la «bolla» speculativa sull’edilizia non aveva ancora portato al disastro di oggi, ed evidenziato un’anomalia tutta italiana: c’è un architetto ogni 400 abitanti «ma la sensazione è che le persone alla fine si rivolgano a una pletora di altre figure professionali meno qualificate, perché l’architetto è visto come troppo costoso».

Per Riccardo Bedrone presidente dell’Ordine di Torino siamo «un Paese di santi, navigatori e architetti». «Ci sono troppi studenti in facoltà - dice ancora senza metafore -. La prima grande esplosione ci fu negli Anni Settanta, poi il disastro l’ha compiuto la riforma del tre più due, che non ha funzionato, solo l’uno per cento si ferma ai tre anni. Le lauree magistrali sono state specializzate, ma solo quella in architettura ha sbocchi professionali completi. La riforma non è servita».

Comunque tutti gli intervistati, il campione era di 374 - rappresentativo - cioè scelti con cura e iscritti all’Ordine, non tornerebbe indietro. «Si deve iniziare con paletti all’università - insiste Bedrone -, tutti stimano i bocconiani, ma ogni anno alla Bocconi se ne laureano poche decine». Tornando alle cifre: nove su dieci lavorano a tempo pieno, più di 30 ore settimanali, oltre un terzo ha un incarico di lavoro più pesante fino a 45 ore. Nell’edilizia residenziale lavora la maggior parte degli intervistati, il 38,5%. «E accade spesso che architetti che si sono laureati bene finiscono a fare certificazione energetica - dice Bedrone - . Che senso ha che ci si prepari a progettare? Sono delusi da ciò che gli offre la vita a 40 anni: 1500 euro al mese, un precariato continuo».

Qualificare la professione è responsabilità dell’Ordine, lo dice Rocco Curto, Preside II Facoltà di Architettura. «Abbiamo già messo un limite alle iscrizioni che si sono ridotte da 750 a seicento. Ma la soluzione non è ridurre gli studenti altrimenti daremmo ragione alla Gelmini: poche risorse, poco lavoro, chiudiamo le università». Per Bedrone il mercato del lavoro non può assorbire più di 150 architetti l’anno. «Il problema è anche l’accesso alla pubblica amministrazione e la qualificazione della professione che tocca all’Ordine - ribatte Curto -. L’Ordine deve investire anche nella comunicazione e nella formazione perenne».

«Comunicazione» anche per frenare la cannibalizzazione da parte di altre professioni - qui sono d’accordo Bedrone e Curto sulle troppe «infiltrazioni» dei geometri - far comprendere alle persone che il progetto dell’architetto «se da una parte è un costo - dice il rettore - dall’altra ti porta a risparmiare su molti aspetti dell’edilizia». Ma l’edilizia non può essere l’unico sbocco secondo il docente, si deve pensare all’impegno dei giovani per esempio per il recupero dei beni architettonici. E infine «dobbiamo trovare soluzioni - chiude Bedrone - per non creare più architetti che costruiscono e architetti di carta».
E’ solo un’estrema sintesi della poderosa indagine che l’Ordine degli Architetti ha commissionato proprio per conoscere quali sono le condizioni dei giovani architetti torinesi, che sono ben 6800. I professionisti intervistati sono under 40, l’indagine è stata curata da Network 4t e coordinata da Luca Davico e segue quella del ‘97 che già dava segnali poco incoraggianti. Ma la «bolla» speculativa sull’edilizia non aveva ancora portato al disastro di oggi, ed evidenziato un’anomalia tutta italiana: c’è un architetto ogni 400 abitanti «ma la sensazione è che le persone alla fine si rivolgano a una pletora di altre figure professionali meno qualificate, perché l’architetto è visto come troppo costoso».

Per Riccardo Bedrone presidente dell’Ordine di Torino siamo «un Paese di santi, navigatori e architetti». «Ci sono troppi studenti in facoltà - dice ancora senza metafore -. La prima grande esplosione ci fu negli Anni Settanta, poi il disastro l’ha compiuto la riforma del tre più due, che non ha funzionato, solo l’uno per cento si ferma ai tre anni. Le lauree magistrali sono state specializzate, ma solo quella in architettura ha sbocchi professionali completi. La riforma non è servita».

Comunque tutti gli intervistati, il campione era di 374 - rappresentativo - cioè scelti con cura e iscritti all’Ordine, non tornerebbe indietro. «Si deve iniziare con paletti all’università - insiste Bedrone -, tutti stimano i bocconiani, ma ogni anno alla Bocconi se ne laureano poche decine». Tornando alle cifre: nove su dieci lavorano a tempo pieno, più di 30 ore settimanali, oltre un terzo ha un incarico di lavoro più pesante fino a 45 ore. Nell’edilizia residenziale lavora la maggior parte degli intervistati, il 38,5%. «E accade spesso che architetti che si sono laureati bene finiscono a fare certificazione energetica - dice Bedrone - . Che senso ha che ci si prepari a progettare? Sono delusi da ciò che gli offre la vita a 40 anni: 1500 euro al mese, un precariato continuo».

Qualificare la professione è responsabilità dell’Ordine, lo dice Rocco Curto, Preside II Facoltà di Architettura. «Abbiamo già messo un limite alle iscrizioni che si sono ridotte da 750 a seicento. Ma la soluzione non è ridurre gli studenti altrimenti daremmo ragione alla Gelmini: poche risorse, poco lavoro, chiudiamo le università». Per Bedrone il mercato del lavoro non può assorbire più di 150 architetti l’anno. «Il problema è anche l’accesso alla pubblica amministrazione e la qualificazione della professione che tocca all’Ordine - ribatte Curto -. L’Ordine deve investire anche nella comunicazione e nella formazione perenne».

«Comunicazione» anche per frenare la cannibalizzazione da parte di altre professioni - qui sono d’accordo Bedrone e Curto sulle troppe «infiltrazioni» dei geometri - far comprendere alle persone che il progetto dell’architetto «se da una parte è un costo - dice il rettore - dall’altra ti porta a risparmiare su molti aspetti dell’edilizia». Ma l’edilizia non può essere l’unico sbocco secondo il docente, si deve pensare all’impegno dei giovani per esempio per il recupero dei beni architettonici. E infine «dobbiamo trovare soluzioni - chiude Bedrone - per non creare più architetti che costruiscono e architetti di carta».
ndi al limite della decenza, di delusioni e amarezze.

28 ott 2011

A Catania il 5 novembre gli Studi Cucinella, Zucchi e OBR, ospiti del convegno "RUV Riqualificazione Urbana Verde"

Il CoGA, Coordinamento Giovani Architetti Catania, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catania e la Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Catania, organizzano il convegno "Rigenerazione Urbana Verde - sostituzione edilizia nella città storicizzata" che si terrà sabato 5 novembre alle 10 presso il Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania.
L’incontro, che si svolgerà nell’ambito del Salone dell’Edilizia del Mediterraneo (19° SAEM – 3/6 novembre 2011), accoglierà gli interventi di tre studi di architettura di rilevanza internazionale che illustreranno alcune opere ed interventi caratterizzati dalla massima integrazione tra architettura, ambiente, energia e tessuto consolidato delle città.
Saranno presenti i seguenti studi:
  • Cino Zucchi Associati (Arch. Andrea Viganò, socio Zucchi&Partner)
  • OBR, Open Building Research (Arch. Tommaso Principi)
  • Mario Cucinella Architetti (Arch. Michele Olivieri - project leader)
In merito ai nuovi sistemi di inverdimento delle pareti per la realizzazione di giardini verticali interverrà l'Arch. Giusi Ferone, progettista del verde.
E' prevista una tavola rotonda a cui parteciperanno l'Ordine e la Fondazione degli Ingegneri, la Provincia, il Comune di Catania, la Soprintendenza, La Camera di Commercio, l'ANCE etc.

Il dibattito sarà moderato da Carlo Massarini, autorevole giornalista RAI.

L'evento nasce dalla volontà del nostro Ordine di promuovere il recupero dei centri storici in maniera alternativa all'intervento "in stile", prendendo in considerazione la possibilità di ricorrere, ove possibile, ad interventi di demolizione e ricostruzione che permettano di colmare lacune e risarcire scuciture del tessuto urbano attraverso l'attuazione di progetti di architettura contemporanea di qualità e capaci di dare il giusto spazio all'impiego dei principi di sostenibilità ed eco-compatibilità, ai tetti verdi ed al verde verticale.

E' il primo evento organizzato dal nuovo gruppo di giovani architetti, fondato lo scorso febbraio dai due delegati per le politiche giovanili dell'Ordine degli Architetti di Catania Fabrizio Russ e Simona Mazzeo ed oggi costituito da circa 40 giovani colleghi.

Clicca quì per consultare i dettagli ed iscriversi all'evento consultando la pagina di facebook.




10 ott 2011

Nasce Archi LIVE - Architettura dal Vivo

Ecco finalmente il nuovo Format a cura dell’Associazione Italiana di Architettura e Critica e del Laboratorio presS/Tfactory, in onda dal 3 ottobre 2011 su Ceramicanda TG Architettura - Canale 813 di SKY e visibile da novembre sui Canali Web dell’AIAC:

"Ideato e diretto da Marco Maria Sambo, Archi LIVE è un Programma sperimentale pensato per la Rete e per la TV, autoprodotto e realizzato con videofonini e videocamere dai ragazzi dell’Associazione presieduta da Luigi Prestinenza Puglisi.
Archi LIVE è una Video-Rivista, un laboratorio di idee in cui si confrontano, in modo semplice e diretto, opinioni critiche sull’Architettura e sull’Arte contemporanea attraverso filmati, interviste e rubriche di pochi minuti con il contributo di Artisti, Critici, Scrittori e giovani Architetti italiani di talento" (tratto da Comunicato stampa ufficiale).
Fa parte del Gruppo di lavoro una delle prime socie di Spazi Contemporanei l'Arch. Valentina Buzzone a cui ovviamente vanno i nostri in bocca al lupo da Catania a Roma!!!

Le Rubriche sono varie e con un'impronta decisamente giovanile, nuova e un pò impertinente. I giovani che si dedicano con passione all'arte e all'architettura sono davvero molti ed è indispensabile farsi notare, perseverare e sbracciarsi le maniche visto che, pochi giorni fa, un noto architetto della capitale ha definito i giovani architetti, in generale, come dei "pazzi", per via delle scarse possibilità lavorative che l'Italia sembra offrire.

Archi LIVE:

Marco Maria Sambo (Direttore), Luca Marinelli (Vicedirettore, Direttore artistico di numerose rubriche e Coordinatore delle fasi di Montaggio), Andrea Morales (Autore della Grafica e delle Sigle, Responsabile Montaggio del Format), Giovanna Solito, Claudia Alessandro, Elisabetta Matzeu, Laura Corvino (Comunicazione, Sponsor).

Info: info@architetturaecritica.it


5 ott 2011

8OTTOBRE MUSEI "FREE" PER LA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO "AMACI"



AMACI ha scelto l’8 ottobre 2011 per il grande evento dedicato all’arte contemporanea: la Giornata del Contemporaneo, quest’anno alla sua Settima edizione.
Porte aperte gratuitamente in ogni angolo del Paese, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze. Un programma multiforme che regalerà al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea.
sul sito web AMACI le località che ospitano l'iniziativa divise per regione.
Segnalo interessanti quelle a Catania presso Palazzo Valle alla Fondazione PUGLISI Cosentino, come anche a NUORO al Museo MAN.
Ecco l'invito della Didattica di Palazzo Valle
"In occasione della VII Giornata del Contemporaneo chiunque vorrà potrà visitare le mostre in corso alla Fondazione Puglisi Cosentino: Carla Accardi, esposizione permanente fino al 10 giugno 2012 a cura di Luca Massimo Barbero, e Bosco d’amore. Omaggio a Renato Guttuso a cura di Nextl’Ink, aperta fino al 5 novembre 2011.
Sabato 8 ottobre 2011, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20, ingresso gratuito, con la possibilità di due visite guidate dagli stagisti della Sezione Didattica della Fondazione alle ore 10 e alle ore 17 . Si potrà partecipare prenotandosi ainumeri 095 7159378 e 3405082205, o mandando una e-mail a didattica@fondazionepuglisicosentino.it .
Per gli appassionati, alle ore 11 la Sezione Didattica ospiterà nei suoi spazi la proiezione di alcune immagini delle più importanti realtà del contemporaneo in Sicilia, selezionate e commentate da Ornella Fazzina, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, che la scorsa primavera ha pubblicato un testo impegnato su questi temi, già diventato fondamentale per gli studiosi, Spazi del contemporaneo in Sicilia. Nuove realtà per l’arte del presente, edito da Lettera Ventidue".
nella foto un'opera di Jackson Pollock, protagonista di un cortometraggio al MAN di NUORO

16 set 2011

Palazzo Valle : un omaggio-evento a Guttuso apre domani la stagione museale


A Catania l'omaggio/tributo a Renato Guttuso. Dal 17 settembre (vernice h.18) presso  Palazzo Valle Fondazione Puglisi Cosentino. La redazione di Nextl'ink ha prodotto, nel mese di febbraio 2011, uno speciale monografico incentrato sul tema “Il Bosco d'amore", dal quale nasce l'omonimo evento che vede coinvolte diverse professionalità dell'arte.
Incipit visivo: la grande opera " Il bosco d'amore" che Renato Guttuso dipinse negli anni 80. Per l'occasione sono stati invitati pittori, scultori, poeti e prosatori siciliani e italiani a confrontarsi col tema generando un vero e proprio dialogo tra visioni e parole in
un gioco sinuoso tra le parti. L'evento prevede una mostra con opere dei 26 artisti (pittori e scultori) invitati ad aderire al progetto con
opere coerenti al tema e di vario formato ed alle quali saranno accostate, anche in occasione dell'anniversario
del centenario della nascita del Maestro di Bagheria, tre opere guttusiane.
L'allestimento prevederà anche l'esposizione dei testi in prosa e dei componimenti poetici in serrato dialogo con le opere esposte e restituiti in chiave performativa attraverso voci e suoni; i letterati protagonisti sono:
Giuseppe Bella, Carmelo Causale, Vincenzo Crapio, Francesco Nicolosi Fazio, Angelo Scandurra,
Maurizio Scibilia, Stefano Strazzabosco.
La sede che ospiterà l'evento sarà il prestigioso Palazzo Valle - Fondazione Puglisi Cosentino, di Catania, dal 17 settembre al 5 novembre 2011.
l'opera di Guttuso
http://pieromontana.splinder.com/post/22375734/bosco-damorerecensione-di-piero-montana-dellopera-pittorica-di-guttuso-e-lettera-del-maestro-a-montana

info Fondazione Puglisi Cosentino
http://www.fondazionepuglisicosentino.it/Contatti.aspx

10 set 2011

ACHILLE BENITO OLIVA CONTROCORRENTE SULLO START DELL'ARTE CONTEMPORANEA

Prima di accingermi nei prossimi giorni a visitare la Biennale d'Arte di Venezia, documentandomi sull'evento ho trovato questo video del grande critico d'arte Achille Benito Oliva, che, in un passaggio di un'intervista sulla mostra di quest'anno, individua l'inizio temporale dell'arte contemporanea .
">video( da minuto2,15)

4 set 2011

“INTERSECTIONS”: «PROPOSTE URBANE VALIDE PER IL PIANO REGOLATORE»




Dal 4 al 10 settembre 2011, Palazzo Platamone - Catania

“INTERSECTIONS”: «PROPOSTE URBANE VALIDE PER IL PIANO REGOLATORE»

Il sindaco Stancanelli è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione

dell’evento organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione degli Architetti

CATANIA – «Le proposte di trasformazione urbana nate nell’ambito del workshop “Intersections” saranno ufficialmente considerate nel nuovo Piano regolatore di Catania: dai sette progetti, già pronti, per lo sviluppo della metropolitana agli studi sul waterfront che saranno elaborati la prossima settimana. L’Amministrazione etnea trae dai preziosi suggerimenti dell’Ordine e della Fondazione degli Architetti – organizzatori dell’evento - contributi concreti al rinnovamento della città di Catania. Quest’iniziativa dimostra apertamente il dialogo tra le istituzioni e le categorie professionali che lavorano insieme per la crescita del territorio». Il sindaco del capoluogo etneo Raffaele Stancanelli ha manifestato – durante la conferenza stampa di questa mattina tenutasi al Palazzo degli Elefanti – il proprio apprezzamento per il laboratorio didattico-scientifico che dal 4 al 10 settembre riunirà a Palazzo Platamone architetti di fama mondiale e giovani professionisti provenienti dall’Europa e dal resto d’Italia per progettare il futuro della Catania che si affaccia sul mare.

«La nostra città si sta interrogando sui cambiamenti che l’attendono, e noi vogliamo dare le migliori risposte architettoniche – ha affermato il presidente dell’Ordine degli Architetti Luigi Longhitano – per questo oggi abbiamo consegnato al sindaco le planimetrie e le carte dei progetti nati durante la scorsa edizione del workshop dedicata al tema “Dalla metro alla metropoli”».

Quest’anno invece “Intersections” – in collaborazione con l’Autorità Portuale e l’Università di Catania - approfondirà aree e progetti che vedono al centro del dibattito le “intersezioni” tra la linea di costa e il tessuto urbano, viste come luoghi di possibile trasformazione cittadina.

«Per secoli la storia di Catania ha prediletto lo sviluppo delle “linee di terra” – ha aggiunto Longhitano - oggi invece si apre una serie di opportunità per ripensare il tema della “città di mare”, a partire dall’idea che se un progetto unico può essere un orizzonte incerto, un progetto unitario è più facilmente raggiungibile approfondendo i singoli nodi».

«Verranno studiate in particolare sei aree – ha spiegato il presidente della Fondazione Carlotta Reitano – ciascuna corrisponde a una porta di attraversamento tra il mare e la città: Ognina, Nettuno, Europa, Proserpina, Armisi, Acquicella. Queste rappresentano la giusta cornice entro cui collocare ragionamenti seriali e puntuali sulla questione del limite del mare. Il nostro obiettivo quindi è orientare alla promozione e diffusione dei valori della qualità dell’architettura e del patrimonio del contemporaneo, anche attraverso conferenze, master class, mostre, e la preziosa serata del Pecha Kucha Night, una formula innovativa per condividere le idee».

Ha concluso la conferenza stampa – a cui era presente anche l’assessore comunale alle Attività produttive Franz Cannizzo – il segretario della Fondazione Vincenzo Giusti che ha definito “Intersections” «la punta di diamante» dell’ampio calendario di eventi chiamato “Catania Urbs Clarissima”, dall’appellativo della città in una famosa stampa prospettica cinquecentesca.

Il workshop vanta la partecipazione di importanti autorità nel campo dell’architettura che guideranno i team di progetto: Piero Bruno (Berlin); Carlo Palazzolo (Venezia); Gonçalo Byrne (Lisboa); Gianfranco Gianfriddo (Siracusa); Giacomo Leone (Catania; Giovanni Leone (Venezia); João Nunes (Lisboa); Nicola Piazza (Palermo); Martin Ostermann (Berlin); Roberto Forte e Andrea Guardo (Catania); Luigi Snozzi (Locarno); Emanuele Fidone (Siracusa). Il Comitato scientifico invece è composto da: Vincenzo Giusti, Salvatore Gozzo, Eva Grillo, Luigi Pellegrino, Carlotta Reitano, Chiara Rizzica.

2 settembre 2011

(fonte IPRESS)

30 ago 2011

Spazi Contemporanei in lutto per la morte dell'architetto Gaetano Pappalardo



Ieri alle 14.00 è venuto a mancare, un nostro amico, l'architetto Gaetano Pappalardo figura molto stimata dai colleghi, per il suo impegno e la sua dedizione nella professione.
Spazi contemporanei piange la scomparsa di Gaetano, che oltre che essere stato socio dell'associazione, ha attivamente contribuito alla promozione dell'arte e dell'architettura contemporanea con varie iniziative, tra cui il premio Quadranti di Architettura, uno dei massimi riconoscimenti in Sicilia per l'architettura, di cui è stato fondatore e instancabile promotore.
I funerali si celebreranno oggi pomeriggio alle 16.00, a Pedara, presso la chiesa di S. Biagio.

22 ago 2011

Aecom vince il concorso per il Parco Olimpico - Rio 2016


Tempo fa abbiamo presentato l'architetto Angelo Spampinato, in occasione dell'evento 11x11, qera il 2009. Angelo, non si è fermato, ha lavorato per ArupSport, progettando insieme ad altri professionisti stadi in tutto il modo, è l' autore del libro "Stadi del Mondo" edito dalla Gribaudo nonchè progettista dello stadio dei "Palici" a Catania. Insomma un'autorità nel settore.
Recentemente, e gli facciamo apertamente le nostre migliori congratulazioni, ha vinto con AECOM il concorso per il parco olimpico RIO 2016.
Postiamo il video di presentazione del progetto, che è interessantissimo anche per gli aspetti di comunicazione. In attesa che veda alla luce il progetto, non possiamo che pensare alla nostra terra e augurarci che un giorno anche il progetto dello stadio dei Palici possa essere realizzato.

15 lug 2011

IL COMPASSO D'ORO PER LA PRIMA VOLTA IN SARDEGNA CON IL PROGETTO "DOMO"DELLA CASA EDITRICE ILISSO


Il progetto multidisciplinare "DOMO", svoltosi in ambito regionale e presentato lo scorso aprile al Salone del mobile di Milano, ottiene un importante riconoscimento nazionale con l'attribuzione del "Compasso d'Oro 2011". A ricevere l'ambito premio Vanna Fois, Anna Pau e Annalisa Cocco(coordinatrice del corso di product design allo IED di Cagliari, giù con me nella foto) che, insieme a Roberta Morittu, Giuliana Altea e Antonello Cuccu, hanno curato "Domo" per Ilisso.
Che cos'è Domo? «È un progetto del 2009 in occasione della XIX Biennale dell'artigianato sardo», ha spiegato la curatrice nuorese Vanna Fois«Prevedeva la realizzazione di 89 progetti che hanno dato vita a oltre 250 manufatti per 11 differenti ambiti artigiani con il coinvolgimento di 60 botteghe regionali e 33 designer di differenti specializzazioni e nazionalità». Manufatti che discendono da arcaica cultura materiale sarda, oggetti intimamente legati alla natura dell'Isola, messi in relazione con le istanze più aggiornate del design e del gusto. Sotto la regia dell'Ilisso hanno contribuito grafici, storici dell'arte, critici, fotografi. Tutto il lavoro è confluito in una mostra che si è svolta a Sassari negli spazi dell'ex Convento del Carmelo tra giugno e agosto del 2009 e infine in un grande catalogo.
Il volume (un vero libro-oggetto che entra a far parte della collezione storica del Compasso d'Oro ADI e che è in mostra nelle vetrine dei premiati al Macro) rende conto di ogni passaggio, ponendosi a testimone di un percorso complesso. «Il titolo Domo scelto per la mostra - ha concluso Vanna Fois - rende omaggio all'epicentro simbolico della cultura della Sardegna, la casa».
nella foto in alto il LIBRO-oggetto-- nella foto sotto la designer Annalisa Cocco

A CAGLIARI CENSURATO LO SPETTACOLO "CAMP"DELLE LUCIDOSOTTILE


Dopo l'annullamento da parte della Provincia di Cagliari dello spettacolo previsto all'Orto Bottanico dal 15 al 17 Luglio la compagnia delle Lucidosottile rilascia questa dichiarazione che pubblico integralmente!

"Ringraziamo l'Assessore Provinciale alla Cultura, Francesco Siciliano, per il suo accorato sostegno, e la sua offerta di mettere a disposizione della nostra Compagnia uno spazio alternativo all'Orto Botanico, ma lo spettacolo "Holy Peep Show" è stato concepito, scritto e studiato appositamente per quello spazio, e un suo spostamento comporterebbe un sensibile aggravio dei costi di produzione (relativi alla parte tecnica) che non siamo in grado di sostenere. A questo punto siamo dunque disposti a rinunciare al contributo di undicimila euro che ci era stato concesso dalla Provincia di Cagliari, proprio per evitare di aggravare la nostra situazione economica. Peraltro, l'annullamento dello spettacolo ci costerà 17 mila euro, cioè un terzo del contributo che annualmente ci viene riconosciuto dalla Regione Sardegna per la nostra attività. A questo punto, uno spostamento in uno spazio diverso dall'Orto Botanico aggraverebbe soltanto la situazione.

I rapporti con l'Orto Botanico sono sempre stati chiari: il via libera all'operazione "Holy Peep Show" è arrivato nel mese di maggio.

I problemi sono sorti la settimana scorsa con l'uscita dei manifesti "sei per tre". A quel punto ci è stato richiesto di cambiare l'immagine che presentava lo spettacolo. In caso contrario, ci è stato comunicato che l'Orto Botanico non sarebbe stato più nella nostra disponibilità. Solo dopo il nostro rifiuto a cambiare l'immagine dello spettacolo (cambio che avrebbe comportato anche un'ulteriore spesa economica) è arrivata la motivazione del Rettore dell'Università di Cagliari, Giovanni Melis, secondo cui l'Orto Botanico (concesso senza problemi negli ultimi mesi ad altre compagnie e associazioni culturali) non sarebbe agibile.

Ora noi chiediamo al Rettore di intervenire sulle cause dell'inagibilità e consentirci di portare in scena lo spettacolo all'Orto Botanico, così come concordato da mesi con i responsabili della struttura. A questa produzione la nostra compagnia lavora da due anni, coinvolgendo 67 professionisti.

La nostra compagnia è dal 2004 è riconosciuta dal MIBAC e un nostro rappresentante siede nel Consiglio Direttivo Nazionale della sezione Agis Danza. Siamo una realtà conosciuta ed apprezzata a livello nazionale, come testimonia la nostra attività e la nostra rassegna stampa.

La cancellazione dello spettacolo metterà in seria difficoltà la nostra Compagnia. Per questo chiediamo a tutte le forze politiche e sociali che credono nella libertà dell'espressione artistica, ai nostri colleghi e ai cagliaritani, di convincere il Rettore Melis a rivedere la sua decisione e a consentirci di portare in scena regolarmente "Holy Peep Show" dal 15 al 17 luglio."

LO SPETTACOLO:
Holy Peep Show è contaminazione tra tre dimensioni: la cultura religiosa "popolare"stereotipata e annidata nella coscienza collettiva occidentale, la fiaba di Pinocchio di Collodi, ricca di simbologia e fortemente legata agli archetipi più vicini alla sociologia attuale, e la rielaborazione provocatoria e irriverente poetica della compagnia LucidoSottile, che sceglie di giocare con gli archetipi dei personaggi della fiaba italiana più conosciuta nel mondo, per connetterli ad alcune delle più suggestive figure sacre della spiritualità cristiano- cattolica.
Lungo gli otto camminamenti del percorso guidato dai Padri Spirituali, i personaggi nelle stazioni di apparizione assumono forma, carattere, personalità, e si "manifestano" in tutta la loro umana/sacralità.
I Padri Spirituali, di una religione non definita, ironicamente vicina al New Age e alle innumerevoli correnti legate alle " scuole di illuminazione", accolgono il pubblico (i pellegrini), e lo guidano attraverso l'Orto Botanico in direzione delle postazioni dove si incontreranno personaggi come Santa Agata Maria Mercedes Lopez nell'interpretazione del Grillo Parlante, San Francesco nei panni di Geppetto, I tre pastorelli di Fatima nel Campo dei Miracoli, una danzante Bernadette / La Balena o "il terribile pesce cane" come scrisse Collodi, impreziosita da una istallazione in cima alla fontana Pampanini realizzata dal pittore e writer, Federico Carta noto Crisa. Per arrivare poi a Gesù nel ruolo di Pinocchio, Sant'Efisio come Lucignolo nel paese dei Balocchi, fino a passare nel campo dei cactus spinati dove troveremo i Santi Padri Pedofili nel ruolo del Gatto e la Volpe, per concludersi con La Madonna che interpreta il ruolo della Fata Turchina.
Tante sono le suggestioni, i velati riferimenti, quanto le provocazioni, esplicite o suggerite dalle LucidoSottile, Tiziana Troja e Michela Sale Musio, note al pubblico come Le Lucide. Aspra è la loro polemica contro le ultime dichiarazioni della Chiesa Cattolica in merito ai fatti di cronaca recenti, riguardanti gli occultamenti degli episodi di pedofilia, gli scandali sessuali, lo sperpero di denaro, trasformazione dei luoghi deputati alla preghiera in vere e proprie mete commerciali, che ben poco hanno in comune con la spiritualità.
Risultano visibili e semplici, i raccordi registici e le simbologie che vedono tra gli altri una Bernadette, figura purissima strumentalizzata e torturata dalle suore compagne del convento, invidiose delle sue visioni, aggirarsi confusa a racimolare denaro per dare sostentamento al suo paesello (Lourdes) che le LucidoSottile simboleggiano nella "Balena che tutto divora" , il pesce, simbolo della religione cattolica, evidenziando la sua brama continua ad accumulare ricchezze materiali, a dispetto della reale situazione di povertà che dilaga nel mondo.

Un generoso San Francesco, spirito guida della compagnia LucidoSottile, che si spoglia per donare i suoi vestiti da ricco borghese ai poveri, e decidendo di dedicare la sua vita alla preghiera in povertà, così Geppetto , diventato padre ,si priverà della sua giacca, unico riparo per il gelido inverno, per nutrire suo figlio neonato e affamato; e Gesù/Pinocchio, nei panni di un politico intento a ripassare il suo discorso pre-ettorale, pregno di promesse impossibili, sotto lo sguardo attento e i consigli di Maria Maddalena che lo invita ad essere il più sincero possibile, per il bene dell'umanità.
Cinquanta prestigiosi interpreti nel cast artistico, tra cui spiccano i Sikitikis, le Balentes, Ombretta Pisanu, gli attori:Angelo Trofa, Valentina Fadda, Vanessa Podda del Gruppo Batisfera, Andrea Ibba Monni e Gà di Ferai Teatro, Antonella Puddu, Daniele Meloni. I danzatori: Valentina Puddu, Michela Laconi ,Gabriele Vaccargiu. Dayana Drag Queen e Tina Pika Drag. Ilenia Cugis, Susy Monni, Alberto Lorrai, Margherita Delitala e numerosi altri insieme ad una ventina di comparse di questo villaggio incantato.
La grafica e l'immagine di Holy Peep Show sono curate da Daniele Coppi.
Dieci tecnici tra Sound Design, Light Design e assistenti.

Una produzione "gigantesca" per una compagnia, che nonostante i successi di pubblico e di critica nazionale, i numerosi riconoscimenti, non riesce a farsi spazio nell'impelagato mondo degli affidamenti alla Cultura della Regione Sardegna.
IL VIDEO di PROTESTA

13 lug 2011

XXII COMPASSO D'ORO 2008-2010 : TRA I PREMIATI ANCHE LA SARDEGNA


Il premio Compasso d'Oro, fondato da La Rinascente nel 1954 da un'idea di Gio Ponti e successivamente ceduto all'ADI (Associazione per il Disegno Industriale), ha celebrato quest'anno la sua XXII edizione premiando i migliori prodotti, servizi, studi e ricerche del triennio 2008-2010. La premiazione è avvenuta ieri pomeriggio al MACRO di Roma, nella sede del Testaccio, la Pelanda.

Le regole del premio, ormai consolidate dalla XIX edizione, prevedono una preselezione operata da un Osservatorio Permanente del Design, composto da esperti di settore che hanno il compito di monitorare la situazione del design italiano e i cui risultati confluiscono nei volumi annuali ADI Design Index. Solo all'interno dei progetti pubblicati negli Index la giuria internazionale nominata dall'ADI opera le sue scelte.

Quest'anno, presieduta da Arturo Dell'Acqua Bellavitis (Italia) e composta da Chantal Clavier Hamaide (Francia), Umberto Croppi (Italia), Guto Indio Da Costa (Brasile), Pierre Keller (Svizzera), Cecilie Manz (Danimarca), Clive Roux (USA), Shiling Zheng (Cina), la giuria ha assegnato 19 premi a prodotti, mentre 9 premi alla carriera, 3 premi internazionali e 1 premio speciale sono stati conferiti direttamente dal comitato esecutivo ADI. Inoltre, uno speciale comitato ha assegnato 3 premi Targa Giovani, riservati agli studenti delle scuole di design.

Ecco la lista completa dei 19 Compassi d'oro 2011
1. Pasta Pot di Patrick Jouin per Alain Ducasse per Alessi (Index 2008)

2. Tonale di David Chipperfield per Alessi (Index 2010)

3. Steelwood Chair di Ronan&Erwan Bouroullec per Magis (Index 2008)

4. Smith di Jonathan Olivares per Danese (Index 2008)

5. Myto di Konstantin Grcic per Plank Collezioni (Index 2008)

6. Teak Table di Alberto Meda per Alias (Index 2008)

7. Fiat 500 di Fiat Group Automobiles Design per Fiat Group Automobiles (Index 2008)

8. Hope di Francisco Gomez Paz, Paolo Rizzatto per Luceplan (Index 2010)

9. DRM Design Research Maps di Stefano Maffei, Paola Bertola, Massimo Bianchini, Beatrice Villari (Dipartimento INDACO – Politecnico di Milano) per Rete SDI - Sistema Design Italia, CPD- Conferenza dei Presidi di Design, CDD –Coordinamento dei Dottorati in Design (Index 2008)

10. Frida di Odoardo Fioravanti per Pedrali (Index 2009)

11. Napoli Teatro Festival Italia di Tassinari/Vetta - Leonardo Sonnoli e/and Paolo Tassinari per Fondazione Campania dei Festival (Index 2009)

12. Multiverso - Icograda Design Week Torino 2008 di Zup Associati per AIAP (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva) e/and Icograda (International Council of Graphic Design Associations) (Index 2009)

13. Nuur di Simon Pengelly per Arper (Index 2010)
14. Elica di Brian Sironi per Martinelli Luce (Index 2010)
15. Yale di Jean-Marie Massaud per MDF Italia (Index 2010)
16. DOMO XIX Biennale dell'Artigianato Sardo di Italo Antico, Alessandro Artizzu, Lee Babel, Berselli Cassina Associati, Andrea Bruno, Vittorio Bruno, Maria Calderara, Annalisa Cocco, Antonello Cuccu, Adriana Delogu, Lia Di Gregorio, Angelo Figus, Giuseppe Flore, Antonio Fogarizzu, Valentina Follo, Giulio Iacchetti, Nilla Idili, James Irvine, Setsu & Shinobu Ito, Ugo La Pietra, Marta Laudani e/and Marco Romanelli, Paolo Marras, Tomoko Mizu, Roberta Morittu, Palomba Serafini Associati, Eugenia Pinna, Gianfranco Pintus, Pierluigi Piu, Florence Quellien, Salvatore+Marie, Alessio Tasca, Paolo Ulian, Nanda Vigo per Ilisso Edizioni (Index 2010)
17. Rossa. Immagine e comunicazione del Lavoro 1848-2006 di N!03 con Stefano Vellano, Luigi Martini per Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario CGIL (Index 2008)

18. Sunset di Hangar Design Group per Movit - Pircher Oberland (Index 2008)
19. Lab 03 di Ludovica + Roberto Palomba per Kos (Index 2009)

Inoltre sono stati assegnati 77 menzioni d’onore. A questi si aggiungono 9 premi alla carriera a protagonisti del design italiano, 3 premi assegnati a figure internazionali e un premio speciale. Infine, 3 targhe e 10 attestati ai migliori progetti realizzati dagli studenti delle scuole di design italiane.


SITO web ADI

4 lug 2011

100 ANNI DI COSTANTINO NIVOLA ,LO SCULTORE SARDO CHE FECE FORTUNA IN AMERICA


Sarà Paolo Fresu in trio con Dhafer Youssef e Eivind Aarset ad aprire il centenario della nascita dell’artista Costantino Nivola (Orani, 5 luglio 1911), che culminerà con l’inaugurazione dei nuovi spazi espositivi del Museo Nivola
Costantino Nivola, scultore di fama internazionale, è nato a Orani il 5 luglio 1911.Artista controcorrente, dalla complessa personalità, influenzato dalla molteplicità di componenti culturali e antropologiche assorbite, Costantino Nivola (Orani, Nuoro, 1911 - Long Island, 1988) fin dal principio della sua carriera si rivela in antitesi all’estetica del modernismo a favore di un’arte anonima e totale. Dal valore universale. Sintesi e purezza della forma sono le prerogative del suo codice scultoreo -in particolare per quanto riguarda l’ultimo decennio- che nulla ha a che vedere col purismo, bensì è il risultato del connubio tra mediterraneità e avanguardie storiche, nello specifico Brancusi e Moore. Attraverso una sintesi di arcaismo, sperimentazione e quell’asprezza del primitivismo che trova nel concetto di femminilità un ruolo centrale. E che mai lo imbriglierà all’interno di schemi precostituiti.Il trasferimento negli States e l’incontro con Le Corbusier nel 1946 segnerà la svolta del suo percorso. Ne sono esempio i Paesaggi urbani di NY -dove l’artista, edulcorando la componente espressionista, si rivela una sorta di precursore della cultura pop - e una mezza dozzina di sand-cast (modellazione della materia attraverso una matrice di sabbia) degli anni ’50, tra cui uno Studio per lo showroom Olivetti di NY, impresa di decorazione architettonica affidata all’artista nel 1954.
Dai primi anni ’60 Nivola si dedica alla lavorazione della creta, mostrando la capacità di calarsi in una dimensione particolarmente intimista. Dai Letti -miniature a tutto tondo, metafore dell’esistenza e simbolo del rapporto uomo-donna- alle Spiagge e alle Piscine, altorilievi talvolta graffiti che risentono dell’influenza di Arturo Martini, modellate frapponendo una sottile tela alla materia. Una riflessione sull’identità, costante nel percorso di un artista violentemente sradicato dalla propria cultura, che subisce profonde mutazioni e conseguenti adattamenti non poco sofferti, così come si deduce a alcuni suoi scritti, Passa l’adolescenza facendo il manovale: è il suo primo incontro con la calce, la pietra, la terra e la sabbia. Mario Delitalia, noto pittore oranese, lo introduce al mondo dell’arte. Nel 1931 Nivola lascia Orani per recarsi a Monza dove si scrive all’Istituto statale per le industrie artistiche. Li conosce Ruth Guggenheim, la donna che starà con lui per il resto della sua vita. La giovane coppia è costretta a scappare in Francia: sono gli anni delle leggi razziali e lei è ebrea. Subito dopo la coppia si trasferisce negli Stati Uniti d’America. E qui che l’artista fa fortuna. Ma la passione per la Sardegna lo riporta spesso nella sua terra d’origine. Il 5 maggio 1988 Nivola muore a East Southhampton (USA), un girovago che ha fatto fortuna nel mondo, pur rimanendo sempre con lo sguardo rivolto verso la sua terra, la Sardegna: una passione che ha coinvolto anche la sua vedova, Ruth Guggenheim Nivola, che ha voluto essere presente all’inaugurazione della mostra. Udo Collu, presidente della Fondazione Nivola spiega: "C’è il progetto del Parco museo di Costantino Nivola che attende l’approvazione del POR. Il progetto è stato redatto dal famoso architetto statunitense Peter Chermayeff, allievo di Nivola e ideatore del più grande acquario del mondo, a Osaka in Giappone." Numerose le visite illustri giunte al museo da ogni parte. Tra gli stranieri la maggioranza è di americani, allievi a artisti, che hanno ammirato alcune delle sue opere oltre Oceano o nel sito Internet a lui dedicato. Le sue creazioni peraltro appaiono nei principali scali aeroportuali dell’Isola ed al palazzo della Regione di Cagliari.

30 giu 2011

GRAZ "CITTA' DEL DESIGN", SECONDO L'UNESCO


Da una decina di anni quella strana bolla di plexiglas è appoggiata sulla
riva del fiume Mur, ma ormai gli abitanti non ci fanno più caso.Tra i
turisti , invece, non passa certo inosservata : si tratta della
Kunsthaus, la casa dell'arte contemporanea di Graz, che non a caso
viene chiamata l'"alieno amichevole" per la sua forma avveniristica che
al primo impatto si scontra con il paesaggio circostante.Il progetto
degli architetti inglesi Peter Cook e Colin Fournier è stato inaugurato
nel 2003 e ora è un adelle attrazioni più famose riconoscibili del
capoluogo della Stiria. Accanto a questo edificio ultramoderno sorge però
il centro di una città austriaca- la seconda del paese - perfettamente
conservata. Composta da splendidi palazzi barocchi,è dominata da una
collina, la Schlossberg-a cui si accede con una funicolare o con un
ascensore a vetri che si arrampica all'interno di una grotta - e su cui
sorgono le rovine di un antico castello, ma anche bar e ristoranti che
offrono una vista suggestiva sulla città e le montagne che la
circondano. Sono le due anime di Graz: quella storica, per cui è
patrimonio dell'Umanità Unesco dal 1999, e quella contemporanea che
quest'anno l'ha resa la Città del design (sempre Unesco). Graz è anche
un importante centro universitario: su 300 mila abitanti,40mila sono
studenti. Negli ultimi tre anni i prezzi delle abitazioni nelle
posizioni più richieste sono quasi raddoppiati, ma ancora abbordabili.
in centro storico si spendono tra i 2500 e i 3 mila euro al metro
quadro ( si arriva fino a 6 mila). L'usato si aggira tra i 1500 e i 2500(
fonte agenzia Piwetz).

28 giu 2011

Cos'è il Genio? Dalton Ghetti!!

In un vecchio film della serie "Amici Miei" diceva il Perozzi: "Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione! "
Per me il Genio è la capacità di intuire, di vedere le cose diversamente da quello che fa il 99% della popolazione umana. E' quello che fa Dalton Ghetti. Guardate!









25 giu 2011

l'Architettura riempie Le Ciminiere...... malgrado il caldo!


Grande successo oggi al Centro fieristico Le Ciminiere dove si è svolto un seminario dal titolo "Architettura contemporanea, Impianti e Bioedilizia" organizzato dall'Ordine, dalla Fondazione degli Architetti P.P.C. di Catania e dall'Associazione Spazi Contemporanei.
Numerosi i presenti che, malgrado la giornata particolarmente afosa, hanno preferito trascorrere il sabato mattina ad ascoltare relatori di prestigio internazionale ospiti del convegno.
Tra questi l'Architetto Luciano Pia che ha illustrato le sue più recenti opere caratterizzate da un approccio progettuale basato sulla bioedilizia e sull'uso della natura come principio creativo nella composizione dello spazio. Sono stati illustrati 4 progetti realizzati a Torino per la Facoltà di Biotecnologie, la Casa degli Alberi, l'Ex Cinema Hollywood, ed il concorso per il Centro Direzionale Lavazza.
Altri 4 progetti sono stati illustrati dall'Arch. Cristina Pilara, membro del Renzo Piano Building Workshop di Parigi e dall'Ing. Giuseppe Amaro che ne ha curato gli aspetti impiantistici legati alla sicurezza ed al Fire Engineering. Si tratta dei progetti per il Palazzo di ghiaccio di Arata Isozaki a Torino, della Stazione per l'Alta velocità a Firenze di Norman Foster, e a due progetti di Renzo Piano realizzati a Torino: la torre Grattacielo ed il Museo di Scienze naturali. Grande soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti degli enti organizzatori dell'evento; l'Arch. Luigi Longhitano e l'Arch. Carlotta Reitano, Presidenti dell'Ordine e della Fondazione degli Architetti P.P.C. di Catania e l'Arch. Fabrizio Russo, socio fondatore dell'Associazione Culturale Spazi Contemporanei.
Tutti gli interventi sono stati moderati dall'Arch. Michele Marchese, responsabile del Dipartimento di Architettura contemporanea dell'Ordine degli Arch. di Catania.




16 giu 2011

A PALAZZO RISO-PALERMO LA MOSTRA "SOTTO QUALE CIELO?"


L'11 giugno ha aperto al pubblico a Palermo presso Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia "Sotto quale cielo?", un'ampia mostra dedicata a cinque artisti riconosciuti a livello internazionale: Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris. L'esposizione è la fase conclusiva di un più vasto progetto del Museo - diviso in due fasi e a cura di Daniela Bigi - iniziato nel luglio 2010 con il programma di residenze "ETICO_F Cinque movimenti sul paesaggio" e realizzato in diversi centri della Sicilia, di cui gli artisti sono stati protagonisti.
Gli artisti sono stati chiamati a relazionarsi con quei territori, ad ascoltarli, a studiarli, a leggerne il paesaggio, in un rapporto diretto e quotidiano con le comunità ospitanti:Enna, Termini Imerese, Capo d'Orlando e Ficarra.
Nelle sale dei due piani del museo palermitano sono allestite oltre venti opere di grande impatto, sia dal punto di vista poetico che, in alcuni casi, dal punto di vista dimensionale, come il lungo ponte percorribile di Marinella Senatore o, tra le nuove produzioni, il lavoro che Hans Schabus dedica ai migranti e alla tragica situazione di Lampedusa, attraverso un'installazione realizzata con i resti delle barche che il mare restituisce sulle rive di quest'isola siciliana; l'installazione di Massimo Bartolini composta da decine e decine di luminarie adagiate sul pavimento e attivate da un dispositivo audio; l'imponente scultura di Flavio Favelli costituita da oltre quindici quintali di persiane e finestre dismesse.
La mostra chiude il prossimo 30 ottobre.
museo RISO

15 giu 2011

"Architettando", lo spazio interpretato dagli Architetti a Catania.

La nuova programmazione di Architettando nasce in collaborazione con il Coordinamento Giovani Architetti di Catania e l'Associazione Spazi Contemporanei. Vi ricordiamo: tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì su Telecolor alle ore 14.45 e 23.45 e su Video3 alle ore 12,5o ed alle 20,00.

Architettando
Il programma è curato ed ideato da Raffaella Sciuto.
Produzione di: 095mm srl che opera a Catania ed offre servizi di comunicazione integrata dall’alto profilo qualitativo, ponderando stile e obiettivi di marketing. Il gruppo composto da Diego Castrogiovanni, Adele Cirelli, Alessandro Marinaro e Fabrizio Famà.
Una rubrica del programma, curata dall'Arch. Salvo Puleo con il supporto del gruppo CO.G.A. (Coordinamento Giovani Architetti dell'Ordine Arch. P.P.C. di Catania) ospiterà alcuni architetti emergenti under 40.

12 giu 2011

Il prossimo 25 Giugno a Catania: I progetti di Isozaki, Foster e Piano. L'innovazione di Luciano Pia.


Il 25 Giugno 2011 al Centro Fieristico “Le Ciminiere”, Catania si terrà un seminario di studio sull’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA.
L'Evento è organizzato dall'Ordine degli Architetti P.P. e C. della Prov. Catania, dalla Fondazione dell'Ordine degli Architetti della Prov. di Catania e dall'Associazione Spazi Contemporanei.
Saranno presentati quattro progetti di tre grandi progettisti internazionali:

Il Palazzo di Ghiaccio di Arata Isozaki – Torino
La Stazione dell’Alta velocità AV di Norman Foster – Firenze
La Torre Grattacielo di Renzo Piano – Torino
Il MUSE Museo delle Scienze Naturali di Renzo Piano – Trento

I progetti saranno esposti dall’Ing. Giuseppe Amaro, membro della Società Gae Engineering s.r.l., società fondata con l'obiettivo di sviluppare le opportunità d’impresa nel settore specifico della sicurezza antincendio e dall’Arch. Cristina Pilara che fa parte dello staff dello Studio RenzoPianoBuildingWorkshop.
L’approfondimento di questi progetti sarà trattato dal punto di vista della normativa antincendio e l’applicazione dei concetti di bioedilizia.
Il loro contributo ci permetterà di avere una visione diversa dell’architettura contemporanea e del suo processo evolutivo.

Ospite del seminario sarà Luciano Pia, Architetto di formazione professionale francese, ritornato a lavorare in Italia con un bagaglio culturale arricchito da un nuovo concetto di costruire, evolutosi in breve tempo, sul fabbricare nel rispetto dell’ambiente facendo attenzione all’uso dell’energia, al benessere dell’abitare con un’attenzione particolare al contesto progettuale.
Saranno proposti progetti fuori dall’ordinario progettuale, un’architettura rivoluzionaria e innovativa:
Facoltà Biotecnologia, Torino
Casa degli Alberi, Torino
Ex Cinema Hollywood, edificio residenziale ,Torino
Concorso Centro Direzionale Lavazza, Torino
Esempi di come l’architettura contemporanea può assumere forme amorfe in perfetto connubio tra ricerca, contesto e nuova tecnologia.

INGRESSO GRATUITO
ORE 9:30-14:00

SPONSOR:
Naturalia-BAU

COMITATO SCIENTIFICO:
Alessandro Amaro, Lucia Maddalena Coniglione, Fabrizio Russo, Eleonora Butera, Maria Angela Marano, Lorena Renna, Sabrina Tosto.

PROGRAMMA

ORE 9:30 APERTURA LAVORI
Luigi Longhitano-Presidente Ordine degli Architetti P.P. e C. della Prov. di Catania.
Giuseppe Castiglione-Presidente della Prov. di Catania.
Carmelo Maria Grasso-Presidente Ordine degli Ingegneri della Prov. di Catania.
Santi Maria Cascone-Presidente della Fondazione dell'Ordine degli Ingegneri della Prov. di Catania.
Goivanni D'Amico-Presidente dell'Associazione Spazi Contemporanei.

ORE 10:00 RELAZIONE INTRODUTTIVA
Carlotta Reitano-Presidente della Fondazione dell'Ordine degli Architetti P.P. e C. della Prov. di Catania.

ORE 10:15 INIZIO SEMINARIO
Moderatore
Michele Marchese-Dipartimento Architettura Contemporanea Ordine Architetti P.P. e C. della Prov. di Catania.

ORE 11:30-11:45 INTERVENTO SPONSOR

ORE 13:30 CONCLUSIONI
a cura di Bruno Messina-Professore Ordinario Composizione Architettonica Facoltà di Architettura di Siracusa, Univ. di Catania.

5 giu 2011

15 Luglio: Lectio Magistralis di SIZA ad Enna























Chi ama l'architettura di Alvaro Siza non puo' perdersi la Lectio Magistralis che l'architetto portoghese terra' ad Enna il 15 Luglio prossimo, nell'Universita' Kore di Enna, presso la Facolta' di Architettura ed Ingegneria.
Per partecipare all'evento occorre registrarsi sul sito www.sizaenna.it appositamente creato per l'evento. Oltre alla Lectio Magistralis si terra' una mostra che raccoglie i lavori piu' significativi di Siza, curata dall'architetto Oddo.


Sul piccolo schermo la nuova edizione di "Architettando"; architetti catanesi alla ribalta







L' Associazione Spazi Contemporanei vi invita a seguire la programmazione di Architettando tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì su Telecolor alle ore 14.45 e 23.45 e su Video3 alle ore 12,5o ed alle 20,00.


Il programma, curato ed ideato da Raffaella Sciuto, affronta diverse tematiche dell'architettura con particolare attenzione alle soluzioni di arredamento ed interior design mediante varie rubriche.


Luce, Colore, Materiali, Innovazione e tradizione, Riuso e riciclo, Qualità dell'abitare, Sicilianità ... sono alcuni dei temi sui quali saranno chiamati a confrontarsi alcuni tra i più noti architetti del comprensorio catanese (S. Puleo, A. Iraci, A.Burgo, etc).


Una rubrica del programma, curata dall'Arch. Salvo Puleo con il supporto del gruppo CO.G.A. (Coordinamento Giovani Architetti dell'Ordine Arch. P.P.C. di Catania) ospiterà alcuni architetti emergenti under 40 (Giorgia Amato, Francesco Dollo, Andrè Ballà, Marco Calì , Anna Polisano, Ivana Inzalaco, Fabrizio Russo, Ino Piazza, Giovanni D'Amico, Ministudio, Rosa Maria Tomasello, ZeroArchitetti, Sebastiano Adragna, Fabio Guarrera, SebastianCarlo Greco).


Una Produzione 095mm a cura di Diego Castrogiovanni, Adele Cirelli, Alessandro Marinaro e Fabrizio Famà.