31 mag 2012

Per le popolazioni terremotate dell'Emilia

Sms solidale al numero 45500 (gestito dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Protezione civile nazionale) per donare due euro. 


Sono numerose le iniziative per poter concretamente aiutare gli sfollati e le popolazioni terremotate. 


Fino al 26 giugno è stata lanciata una raccolta fondi attraverso gli sms solidali che permetterà di ampliare le risorse dellaProtezione Civile che serviranno per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. 


Sono tanti i provider e gli operatori mobili che hanno aderito all’offerta: per quanto riguarda le donazioni via sms sarà possibile farlo attraverso le compagnie Vodafone, TIM, Wind, 3 Italia, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali Mobile e Nòverca.
Le chiamate solidali da rete fissa saranno possibili tramite un numero Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e TiscaliAnche gli enti pubblici potranno contribuire tramite accredito sulla contabilità speciale n° 30864 presso la Banca d’Italia – Sezione Tesoreria di BolognaLa causale per tutte le modalità di donazione è sempre la stessa: Contributo terremoto 2012 in Emilia-Romagna.

25 mag 2012

JOSE' IGNACIO LINAZASORO a Siracusa

Qui il sommario Qui il resto del post

14 mag 2012

Buzescu....oltre la sfera del kitsch

Al peggio non c'e' mai fine. Si puo' andare a volte oltre le brutture che caratterizzano certe nostre realta'. Marmo rosa, piastrelle nero liquirizia, calcestruzzo, metalli nobili, deliziose colonne, ferri di cavallo enormi, il simbolo dei dollari come lampada da soffitto. Siamo a Buzescu in Romania, regno dei Rom. Forme mai viste si affollano ai due lati della strada; al centro delle pareti della casa si ergono capitelli variopinti quasi senza colonne. Ma la moda svanisce presto: schiacciate contro i finestrini dell’autobus, si riflettono ora a specchio le facciate degli antichi tetti delle pagode. La strada principale del paese ricorda una passerella. Tutto è sempre in movimento, anche le automobili che viaggiano vicino a noi. Uomini che lavorano tra mucchi di sabbia, betoniere, e impalcature improvvisate. Ogni possessore di un palazzo e anche il suo costruttore. Gli spunti estetici per i palazzi, sino al più piccolo particolare, provengono dagli edifici amministrativi della città vicina, Alexandria: le statue in gesso, che si ritrovano anche nell’enorme palazzo del dittatore. L’architettura dei palazzi, sarebbe un mezzo per mostrare questa identità. «È già singolare che i terreni più costosi e le costruzioni stanno sulla strada principale. Queste case servono solo alla rappresentazione». Un’architettura rappresentativa, quindi. In pratica come quella del palazzo di Ceusescu o quella degli edifici delle banche dell’Europa dell’est. Tra i rom, ci sono pareri contrastanti sulla questione dell’identità. I palazzi sarebbero «ancora una volta uno stereotipo della società bianca sugli zingari», così dice un’importante antropologa rom. Si tratta di un fenomeno marginale, che non avrebbe nulla a che fare con la vera identità e la forte povertà dei rom. Ma Celac vede nelle costruzioni di Buzescu la nascita di un movimento architettonico innovativo: «Il loro stile è come un’improvvisazione musicale. Si perde la libertà, quando si cerca di vederci regole e istituzioni».  Intanto, esiste uno studio di architettura gadje (che significa non-rom), che imita questo stile-collage. Maledetti architetti direbbe qualcuno

10 mag 2012

Super finestre

(Rinnovabili.it) – Gli edifici storici costituiscono il marchio distintivo di numerose città europee, simbolo vivente del ricco patrimonio culturale del Continente e riflesso più puro dell’identità della società. Al tempo stesso però costituiscono un’area in cui l’alto livello di inefficienza energetica sta contribuendo ad una consistente percentuale di emissioni di gas serra. Per risolvere il problema nasce il progetto 3ENCULT (Efficient energy for EU cultural heritage) che vede schierato un qualificato team di esperti internazionali nell’impresa di rendere gli edifici storici più energicamente più efficienti. 3ENCULT, che ha ricevuto quasi 5 milioni di euro dei fondi del Settimo programma quadro dell’UE (7° PQ), riunisce ricercatori provenienti da Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Austria e Regno Unito. La prima fase del progetto ha implicato la riqualificazione degli infissi della Waaghaus, antica pesa pubblica situata a Bolzano. Per questo progetto, il curatore dell’edificio Waltraud Kofler-Engl e il designer Franz Freundorfer hanno pensato e realizzato una finestra a risparmio energetico in grado di integrarsi in maniera ottimale nella facciata sia esteticamente che stilisticamente. Il risultato del progetto si chiama SmartWin Historic Window, e il primo prototipo è stato installato nella Waaghaus a febbraio 2012. Spiega Alexandra Troi, vice-direttore dell’Istituto per le Energie Rinnovabili (EURAC) presso l’Accademia Europea di Bolzano e coordinatore scientifico di 3ENCULT: “Con la nostra finestra, crediamo di avere trovato una soluzione per tutti gli edifici storici. La SmartWin Historic Window non è solo un infisso con un’alta prestazione isolante che si inserisce perfettamente negli edifici storici, ma è anche conveniente. Ora misureremo ed analizzeremo i diversi parametri di questo prototipo confrontandoli con quelli di una delle vecchie finestre del 1950”.