25 dic 2009

Certificazione energetica, manca in Sicilia l’elenco dei professionisti

Ultimamente si fà un gran parlre di architettura contemporanea sostenibile. Ciò ci rende fieri perchè è proprio per promuovere queste tre parole che è nato questo blog.
"Architettura - Contemporanea - Sostenibile".
Spendiamo qualche riga per la terza: sostenibile.
Nessun edificio (=architettura) progettato e realizzato oggi (=contemporaneo) può ignorare gli aspetti energetici (=sostenibilità).
Per come la vedo io, oggi la triade vitruviana che regola l'equilibrio in un progetto architettonico non è più sufficiente. Oltre alla struttura, la funzione e la bellezza, oggi un opera di architettura deve tener conto del "costo" e dell'"energia" necessaria a farla funzionare.
E quì veniamo al punto: non credo che l'architettura possa tradursi solo in Kwatt e Lt di gasolio/anno ma è indubbio che il progetto architettonico DEVE integrare tutti i sistemi necessari a ridurre i consumi energetici.
Per questo riteniamo il caso di segnalare un articolo uscito sul quotidiano di Sicilia che sottolinea la mancanza di un elenco che dovrebbe attestare i requisiti dei professionisti abilitati a rilasciare il certificato energetico. Ne condividiamo il contenuto ma con l'accortezza di sottolineare che i sistemi di risparmio energetico, se non sono integrati architettonicamente, possono risolvere alcuni problemi e crearne altri.
Solo l'Architettura (con la A maiuscola) può tener conto di tutti gli aspetti nel dovuto equilibrio.
Ecco l'articolo:
L’emergenza ambientale pone nuove ed irrinunciabili sfide al settore energetico in edilizia, a cominciare dall’attestato di certificazione energetica (Ace), che vuole essere uno strumento per una gestione ragionata dell’efficienza energetica degli immobili.
“L’utilità dell’Ace – ha spiegato un giovane professionista catanese- è molteplice e può sinteticamente riassumersi come segue: agevolazioni urbanistiche, maggiori volumi e minori costi di concessione come attestato dal Piano Casa/2009, diritto alle detrazioni Irpef del 55% e maggior valore del fabbricato”. Le linee guida nazionali - DM 26/06/2009, che recepiscono la Direttiva europea 2002/91/CE, definiscono un unico sistema di certificazione energetica degli edifici. “Le linee guida non stabiliscono alcunché in relazione alla definizione dei soggetti certificatori e in attesa di chiarimenti, nelle regioni che non hanno legiferato in materia, si ritiene debba essere applicata la normativa nazionale. Le legislative regionali antecedenti le linee guida hanno aperto un ventaglio di possibilità, perché, per esempio, in Lombardia, la legge aveva istituito un elenco regionale dei certificatori”.
Proprio l’elenco regionale dei certificatori appare un punto cardine essenziale, che dovrebbe essere sviluppato adeguatamente nel dibattito energetico isolano. “Un organismo di accreditamento regionale che segua le direttive nazionali – ha proseguito l’ingegnere catanese – si occuperà dell’accreditamento dei soggetti certificatori, dell’acquisizione dei dati mediante gli attestati, della realizzazione di un catasto energetico degli edifici ed offrirà consulenza tecnico/scientifica agli enti locali e ai professionisti”. Puntare sull’edilizia sostenibile è un investimento che fa bene all’ambiente ma anche alle tasche dei siciliani.
“Considerando il fabbisogno di energia elettrica di una persona per produrre acqua calda sanitaria (ACS) con uno scaldabagno elettrico, pari a 1,93 kWh/giorno, significa che quotidianamente si immettono 1,35 kg di C02/pro capite, consumando 4,93 kWh/primari. Tale valore scende sensibilmente nel caso di produzione di ACS da una caldaia a metano (0,44 kg di C02/pro capite) e si abbatte totalmente se producessimo ACS solo con i collettori solari”. Un sistema ibrido, metano+solare o elettrico+solare, porta rispettivamente, spiega ancora Grasso, ad una riduzione di C02 emessa, dell’80% e del 60% rispetto all’utilizzo del solo scaldabagno elettrico e al conseguente abbattimento dei consumi e costi annessi.
“Il fabbisogno di energia per il riscaldamento di un edificio viene valutato in kWh/m²anno, tenendo conto che 1 litro di gasolio/m²anno equivale a 10kWh/m²anno ed immette nell’atmosfera 2,65 Kg di CO2; se un vecchio edificio (metà anni ‘70) presenta un fabbisogno per il riscaldamento intorno ai 180 kWh/m²anno, equivalenti a 18 litri di gasolio/m², è immediato il confronto con una casa di recente costruzione che consuma solo 12 litri di gasolio/m², fino ad arrivare alle cosiddette case da 3 litri, con un consumo inferiore ai 30 kWh/m²anno”. Ripartire da questa sensibilità per dare impulso al settore edilizio.

21 dic 2009

Da EXPA a Palermo la 2a edizione di Sicilia-Olanda


Grande successo all'inaugurazione da EXPA (via Alloro, 97) dell'evento SiciliaOlanda 2, esposizione di progetti di architetti siciliani e olandesi. La prima edizione si era svolta nel 2007 a Catania. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 17 gennaio 2010 dal martedì alla domenica dalle 16:00 alle 20:00. L'ingresso è libero.

19 dic 2009

A Siracusa la Mostra "Città e società del XXI° Secolo - Architetture recenti in Sicilia"




Lunedì 21 dicembre alle 19 si inaugura a Siracusa una di quelle mostre che vorremmo vedere più spesso. La mostra, a cura del Servizio Architettura ed Arte Contemporanea della Regione Sicilia e del Comune di Siracusa, sarà esposta fino al 6 gennaio all'Antico Mercato di Siracusa (Via Trento n° 5). Saranno esposti, in tre diverse sezioni (Città e Storia, Città e Paesaggio, Città e nuove centralità) alcuni progetti di: Architrend, Corte, Culotta/Guerrera, De Lucchi, Monaco Architetti Associati, Tuzzolino/Margagliotta, Giunta/La Monaca/Tilotta/Titone, Fidone, Fuksas
Latina, Matrixassociati, Navarra, Itaca Architetti Associati, Taormina.

Riportiamo di seguito il testo della presentazione della mostra a cura dell'Arch. Giuseppe Parello: La mostra, Città e Società del 21° secolo – Architetture Recenti in Sicilia, vuole sottolineare alcuni percorsi di ricerca e di riflessione su cui si sta svolgendo l’azione del Servizio Architettura e Urbanistica Contemporanee. All’interno della più generale attività di promozione, una particolare attenzione è stata data ai temi legati alla dimensione sociale dell’architettura, alla capacità di questa di incidere in termini di qualità nella definizione o ridefinizione di strutture per la società civile, di intervenire su aree di marginalità o degrado, di riconnettere a sistema le aree di pregio paesaggistico e storico culturale.
In questo quadro non si può prescindere da un ragionamento sul ruolo e il significato della imensione urbana in Sicilia, sulle trasformazioni in corso e potenziali, sul modo in cui il progetto di architettura possa incidere sui processi in divenire.
Riteniamo dunque che questa rassegna, parte di un programma più vasto di individuazione e divulgazione di architetture di qualità in fieri nel territorio siciliano, possa apportare un interessante contributo al dibattito in corso sulla città e l’architettura contemporanea in ambito isolano.
Accanto al più consolidato e istituzionale tema del censimento dell'esistente, sul quale si sta lavorando con altra programmazione parallela, attraverso questa seconda rassegna prosegue la costruzione di un Atlante in progress delle architetture del 21° secolo. L’ ambito di indirizzo fondamentale della rassegna è relativo ai modi di interpretare le trasformazioni in atto delle città siciliane da parte dell’architettura contemporanea.
La mostra viene orientata pertanto secondo tre sezioni che costituiscono altrettante ipotesi di articolazione tematica degli attuali assetti e delle tensioni evolutive che interessano la città.


Arch. Giuseppe Parello


Regione Sicilia - Servizio di Architettura ed Arte Contemporanea


17 dic 2009

OFL in mostra con un video-cartone per promuovere l'Architettura Contemporanea









Il giovane studio OFL Architecture di Francesco Lipari, in occasione della mostra dei progetti CARN3 che si inaugurerà il prossimo 23 dicembre 2009 alla biblioteca comunale di Campofranco (CL), propone un video-cartone per promuovere l'architettura contemporanea.

CARN3 è una mostra d’ architettura che racconta il percorso formativo dello studio OFL architecture.CARN3 rivela le interiora e i muscoli dell’architettura, come un composto di pezzi triturati in una promiscuità d’arte.Immagini visionarie e modelli d’architettura accompagnano lo spettatore in un percorso unico nel suo genere grazie ad un allestimento sterile che ne esalta le capacità evocative dei progetti. La mostra indaga in maniera originale sulle nuove possibilità abitative strizzando un occhio alle nuove tendenze ecoenergetiche con lo scopo di sovvertirle per raggiungere nuovi limiti costruttivi.Forme fluide e visionarie, poi, saranno lo stimolo per una riflessione sul futuro prossimo dell’essere umano.

Biblioteca comunale di Campofranco (CL)Piazza Vittorio Veneto
23 dicembre 2009 - 30 dicembre 2009ore 17.00 - 21.00
Inaugurazione mercoledi 23 dicembre ore 19.00

16 dic 2009

Architettura Contemporanea Sostenibile Italiana in mostra a Singapore (!)

A leggere i toni dell'articolo di seguito riportato sembrerebbe che l'Italia sia all'avanguardia in merito ai temi dell'architettura contemporanea sostenibile. La realtà è ben diversa e, come al solito, all'Estero le poche cose fatte bene vengono più apprezzate che in madrepatria. Comunque ci fa piacere e facciamo i nostri migliori auguri agli architetti Luca Molinari e Andrea D'Onofrio cui va il merito dell'immagine dell'Italia che regaleranno ai partecipanti della mostra e del workshop di Singapore.

"SINGAPORE\ aise\ - Aprirà ufficialmente i battenti il 23 novembre prossimo presso la City Hall Chamber a Singapore "Sustainab.Italy: ecologie contemporanee - energie per l’architettura italiana", una riflessione sulla sostenibilità dei progetti di architettura contemporanea italiana. La mostra sarà presentata dagli architetti Luca Molinari e Andrea D'Onofrio, nel corso di una conferenza-dibattito. Il 21 novembre l'architetto Molinari terrà inoltre una masterclass per architetti, mentre dal 24 al 26 novembre organizzerà 4 workshop per studenti di architettura e design. In questi tre incontri, in particolare Molinari traccerà una panoramica sull’architettura italiana contemporanea dal 1930 al 1960, dal 1960 al 1990 e nell’Italia di oggi.Molinari nasce nel 1966, si laurea presso la Facoltà di Architettura di Milano nel 1992 dopo un periodo di lavoro e studio trascorso presso la Facoltà di Architettura-TU Delft (1989) e l'ETSAB di Barcellona (1990-92). Cultore della materia presso la Facoltà di Architettura di Milano tra il 1994 ed il 1997 e professore a contratto con un corso di "Teoria della composizione architettonica" presso la Facoltà di Architettura di Ascoli dal 1998 al 2003, è attualmente è professore di Storia Contemporanea presso la Seconda Facoltà di architettura di Napoli. Dal 1993 è Promuvendus presso il Corso di Ph.D. coordinato da Alexander Tzonis presso la Facoltà di Architettura TU Delft, con un lavoro di ricerca su Ernesto Nathan Rogers e la cultura del dopoguerra italiano. Scrive e collabora con riviste italiane e straniere tra cui Abitare, Domus, Lotus, Il progetto, Area, Archis, L'architecture d'aujourd'hui e Vanity Fair (Italia).Molinari ha curato negli ultimi anni allestimenti e diversi eventi legati al mondo dell'architettura e dell'arte contemporanea e dal 1995 è responsabile editoriale per il settore Design ed Architettura della casa editrice Skira. Dal 2000 al 2003 è responsabile scientifico del "Progetto Portaluppi" per conto dell'omonima Fondazione. Dal 2001 al 2004 è coordinatore del settore architettura e urbanistica della Triennale di Milano nonché membro del suo comitato scientifico. Svolge attività di consulenza per istituzioni pubbliche e private nel campo dell'architettura. Attualmente è coordinatore della Scuola di Design Naba, Milano.Ha ricevuto dalla X Biennale di Architettura di Venezia il Premio Ernesto Nathan Rogers per la critica e la comunicazione d'architettura (2006) e il Jean Tschumi UIA prize per la critica architettonica (2008).Di recente il Ministro per i Beni Culturali, Sandro Bondi, lo nominato curatore del padiglione italiano alla XII mostra internazionale di architettura organizzata Fondazione della Biennale di Venezia nel 2010. "Sustainab.Italy", di scena fino al 30 novembre, è un progetto che nasce con l’obiettivo di monitorare e sostenere le punte d’eccellenza della produzione architettonica sostenibile italiana. Proseguendo la ricerca di "Contemporary ecologies; energies for Italian Architecture", avviata nel 2006 in occasione della V Biennale di Architettura di Brasilia, "Sustainab.Italy" ha rappresentato l'Italia anche al "London Festival of Architecture" nel 2008, con una rassegna di progetti incentrati sulla sostenibilità e firmati da giovani architetti italiani, attenti a coniugare la qualità formale ed estetica con le istanze sociali, il rispetto dell'ambiente, l'innovazione e il recupero del patrimonio edilizio."Sustainab.Italy" è il frutto di una chiamata pubblica rivolta ai progettisti italiani: dai 174 progetti ricevuti sono stati selezionati 41 lavori, in gran parte realizzati, che mostrano la vitalità dell'architettura italiana contemporanea, la sua capacità di confrontarsi con le sfide del nostro tempo e di trovare soluzioni innovative. Le opere sono localizzate lungo tutto il Paese con la felice constatazione che alcuni lavori di giovani autori italiani sono realizzati all'estero con opere presenti in Portogallo, Burkina Faso, Brasile e Cina. La qualità dei progetti presentati testimonia che la sensibilità e l’esperienza della progettazione italiana hanno creato un terreno favorevole per una via italiana alla sostenibilità, in cui il patrimonio culturale, quello architettonico e il territorio, sono risorse primarie ed essenziali da tutelare. La complessità dei fattori presenti nella formula della "sostenibilità" ha fatto sì che non ci sia una formula estetica capace di sintetizzarla. Di volta in volta è posta attenzione ad uno o più di questi aspetti. Dalla selezione dei progetti sono state così costruite tre grandi aree tematiche che non hanno pretese esaustive se non quelle di porre dei temi di fondo a cui questi progetti hanno cercato di dare risposte innovative e con una necessaria, forte carica sociale: A misura d’uomo, Frammenti di paesaggio, Energie per l’ambiente. Sustainab.Italy è promossa e coordinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - PARC Direzione Generale per la qualità e la tutela del Paesaggio, l'Architettura e l'Arte Contemporanee, dal Ministero degli Affari Esteri – Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale e dall’Istituto Italiano di Cultura a Singapore. Sempre nell’ambito "Singapore design Festival 2009", presso la City Hall Chamber, di scena anche la mostra su Carlo Scarpa, che, dopo il suo successo a "Archifest 2009", è stata inserita quale complemento di "Sustainab.Italy". Carlo Scarpa è stato infatti uno dei più importanti architetti italiani (Venezia 1906-1978): noto a livello mondiale, ha progettato diversi palazzi e pianificazioni urbane e ha creato mostre con le opere e i progetti degli architetti più importanti del XX secolo. (aise) "

8 dic 2009

architettura contemporanea o contemporanee?

Ecco la tesi sostenuta nel IV convegno internazionale "Architetture Contemporanee" che si e' tenuto a Roma il 13 Novembre scorso:
“Un’architettura contemporanea non esiste: esistono molte pregevolissime architetture contemporanee, opere di grandi Maestri, ma non esiste un patrimonio comune di idee e di linguaggio così come sempre era stato in passato. Da qui il titolo al plurale con l’implicito auspicio di poterlo, in un futuro non troppo lontano, declinarlo al singolare. Questo stato di fatto comporta il problema di avere grandi episodi ma non una vera scuola che eleverebbe la qualità media e, quindi, il valore sociale, vero patrimonio dell’architettura moderna. Il valore culturale dell’architettura è indissolubile dal valore del lavoro dell’architetto, una professione che si esprime attraverso il progetto, la capacità disciplinare, l’attitudine ed il metodo; un operare che imprime, attraverso il linguaggio dell’architettura, forme e contenuti al nostro complesso ambiente di vita.”
C'e' chi sostiene il contrario, ovvero che ormai l'architettura contemporanea e trans-nazionale.
Chi ha ragione?

3 dic 2009

L'Ordine di Catania incontra i neo-Architetti

L'Ordine degli Architetti di Catania giorno 18 dicembre alle 15.30 presso l'AGA Hotel (lungomare scogliera V.le R. di Lauria 43) accoglie i giovani iscritti.
L'Incontro è aperto anche agli studenti e neolaureati in Architettura ed Ingegneria (sett. Ed.-Arch.) che volessero partecipare al dibattito sulle nuove professioni e sulle esigenze dei giovani professionisti nel mercato del lavoro siciliano.
L'obiettivo dell'incontro è anche quello di facilitare l’inserimento e l'orientamento dei giovani iscritti alle attività dell’Ordine favorendo un contatto continuo e l’istaurarsi delle giuste relazioni interpersonali che consentano un graduale inserimento nell’attività professionale.
I nuovi iscritti saranno accolti dal Presidente dell'Ordine Arch. Luigi Longhitano, dai delegati per i giovani l’Arch. Fabrizio Russo e il consigliere Arch. Simona Mazzeo oltre che da tutti i Consiglieri dell'Ordine.
Durante la riunione si distribuirà il materiale necessario ad un corretto approccio con la professione ed il mondo del lavoro (Norme deontologiche, Raccolta normativa, pubblicazioni tecniche, calendario degli eventi già programmati, bacheca lavoro, partecipazione alla mostra itinerante dei giovani architetti già in corso, etc.). Ai neo-iscritti intervenuti saranno inoltre distribuiti anche i nuovi "NoteS di Architettura" realizzati dalla Fondazione dell'Ordine e dall' Ass.Cult. Spazi Contemporanei per la mostra itinerante "Comunicare architettura".





L’accoglienza sarà utile per attivare un Gruppo di Coordinamento di Giovani dell’Ordine che si attiverà per un dibattito ampio sull’architettura italiana e sul ruolo che gli architetti devono e dovranno assumere per contribuire al rinnovamento della nostra società.
A seguire, alle ore 18.00 si terrà l’Assemblea annuale degli iscritti che si concluderà con un rinfresco in occasione degli auguri di Natale.
Ecco alcuni link utili:

Informazione di servizio: la riunione, precedentemente prevista per l'11 dicembre presso la sede dell'Ordine, è stata spostata per motivi di indisponibilità della stessa per lavori in corso

In Italia (ex-culla dell'architettura) l'Architetto è sempre più inutile! ...

Riportiamo di seguito per intero il post pubblicato da "amate l'architettura" il movimento per l'architettura contemporanea gemellato con la nostra associazione culturale
Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il Disegno di Legge - collegato alla finanziaria - in materia di semplificazione dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadini, ora finalmente la politica ha ribadito con chiarezza quello che gia' avevamo cominciato a capire con il codice degli Appalti: 'IL PROGETTISTA IN ITALIA NON SERVE PIU' A NIENTE'. A questo punto abbiamo il dovere, noi architetti, di far sentire la nostra voce, inondiamo di mail il Ministro Brunetta r.brunetta@governo.it L'art. 7 del DDL sostituisce l'art. 6 del Testo Unico dell'edilizia n.380 del 6/06/2001, l'argomento e' l'attivita' edilizia libera, in pratica si liberalizzano gli interventi di manutenzione straordinaria. Per intenderci, d'ora in poi, il proprietario di un appartamento potra' eseguire lavori interni di qualsiasi tipo senza rivolgersi ad un tecnico e senza fare alcuna comunicazione all'Amministrazione. La cosa che piu' sorprende e' che il comma b stabilisce che gli interventi sono liberi sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio, mi sembra che non faccia una piega, dato che tutti i proprietari di immobili sono laureati in scienza delle costruzioni e quindi sanno benissimo se l'intervento riguarda le parti strutturali dell'edificio. Ricordo che il 'grande' prof. Michetti diceva: 'ci sono edifici nel centro storico di Roma che stanno in piedi grazie alla carta da parati', mi sembra evidente che le problematiche di ogni edificio siano complesse e non sempre e' cosi' facile stabilire la pericolosita' di un qualsiasi intervento, anche lo spostamento di un tramezzo. Il crollo di via Jacobini a Roma qualcosa dovrebbe averci insegnato, da li e' nato il fascicolo del fabbricato che aveva un importanza fondamentale soprattutto nel conoscere e monitorare qualsiasi intervento di modifica di un edificio, si sa la fine che ha fatto l'istituzione del fascicolo, ora si vuole andare oltre liberalizzare senza alcun controllo da parte di un Amministrazione eliminando la figura del progettista e direttore dei lavori. Credo che tutto cio' sia di una gravita' inaudita, e badate bene qui non si tratta di una difesa corporativa della nostra categoria, ma di un problema di sicurezza di noi tutti. Il ministro Brunetta dove abita ? se per caso abitasse in un palazzo dove l'inquilino del piano di sotto facesse dei lavori di manutenzione straordinaria eliminando una parte strutturale, sarebbe contento il ministro di precipitare nel vuoto? Chiediamo alla politica di essere seri, ma si puo' essere seri scrivendo una legge in cui si dice che: 'l'attivita' edilizia e' libera salvo piu' restrittive disposizioni previste dalla disiplina regionale e comunque nell'osservanza delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attivita' edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico sanitarie, di quelle relative all'efficienza energetica nonché delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 e successive modifiche'. Ma chi puo' stabilire se tutti i requisiti di cui sopra sono rispettati se non il professionista e allora perché bisogna comunicare il nome dell'impresa e non quella del tecnico? Proviamo a farci rispondere dal Ministro, per queste ragioni abbiamo scritto a Brunetta come del resto ha gia' fatto l'Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, (vedi link). A proposito ma in tutto cio' cosa fa il Consiglio Nazionale degli Architetti? Forse dorme? Pertanto invitiamo tutti a scrivere al Ministro Brunetta, facciamo sentire la nostra voce: r.brunetta@governo.it oppure su facebook lettera aperta al Ministro Brunetta Prof. Renato Brunetta Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'InnovazionePalazzo VidoniCorso V.Emanuele II 00186 Roma Gentile Ministro, Siamo seriamente preoccupati dall'art. 7 del DDL in materia di semplificazione dei rapporti della Pubblica Amministrazione con cittadini e imprese …, si sostituisce l'art. 6 del Testo Unico dell'edilizia n.380 del 6/06/2001, l'argomento e' l'attivita' edilizia libera, in pratica si liberalizzano gli interventi di manutenzione straordinaria. Siamo i primi ad affermare che bisogna combattere la burocrazia nella Pubblica Amministrazione, ma la strada giusta non e' certamente quella di eliminare la certificazione del tecnico. La cosa che piu' sorprende e' che il comma b stabilisce che gli interventi sono liberi, sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio, ma il governo ritiene che tutti i proprietari di immobili siano in grado di stabilire se l'intervento riguarda le parti strutturali dell'edificio o meno ? Le ricordo che il noto prof. Michetti, (uno dei piu' grandi strutturisti italiani), diceva: 'ci sono edifici nel centro storico di Roma che stanno in piedi grazie alla carta da parati', mi sembra evidente che le problematiche di ogni edificio siano complesse e non sempre e' cosi' facile stabilire la pericolosita' di un qualsiasi intervento, anche lo spostamento di un tramezzo. Il crollo di via Vigna Jacobini a Roma nel 1998 causo' la morte di 27 persone, qualcosa dovrebbe averci insegnato, da li e' nato il fascicolo del fabbricato, che aveva un importanza fondamentale soprattutto nel conoscere e monitorare qualsiasi intervento di modifica di un edificio, ma la politica ha deciso che non serviva, i cittadini bisognerebbe tutelarli da vivi non piangerli da morti. Ora si vuole andare oltre, liberalizzare senza alcun controllo da parte di un Amministrazione eliminando la figura del progettista e direttore dei lavori. Credo che tutto cio' sia di una gravita' inaudita, e Le ricordo che non vogliamo fare una difesa corporativa della nostra categoria, ma esprimiamo la nostra reale preoccupazione per difendere la sicurezza di noi tutti. Chiediamo alla politica di essere seri, ma si puo' essere seri scrivendo una legge in cui si dice che:'l'attivita' edilizia e' libera salvo piu' restrittive disposizioni previste dalla disiplina regionale e comunque nell'osservanza delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attivita' edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico sanitarie, di quelle relative all'efficienza energetica nonché delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 e successive modifiche'; chi puo', secondo Lei, stabilire se tutti i requisiti di cui sopra sono rispettati se non il professionista e allora perché bisogna comunicare il nome dell'impresa e non quella del tecnico? Certi della Sua sensibilita' per le problematiche esposte, la ringraziamo per l'attenzione e siamo in attesa di un suo cortese riscontro. Cordiali Saluti amate l'architetturaMovimento per l'architettura contemporanea

La SUprema Corte di Cassazione chiarisce i dubbi sulle competenze del Geometra rispetto all'Architetto e all'Ingegnere

Ai tecnici diplomati (geometri e periti edili) sono consentite le attività di progettazione, direzione e vigilanza di modeste costruzioni civili, con esclusione in ogni caso di opere prevedenti l'impiego di strutture in cemento armato, a meno che non si tratti di piccoli manufatti accessori, nell'ambito di fabbricati agricoli o destinati alle industrie agricole, che non richiedano particolari operazioni di calcolo e che per la loro destinazione non comportino pericolo per l'incolumità pubblica.Lo ha affermato la Suprema Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 19292 del 7 settembre 2009, è intervenuta sull'annosa questione delle competenze di ingegneri, architetti e tecnici diplomati (tra i quali i geometri). Nella sentenza in questione, la Suprema Corte, oltre a ribadire i confini delle competenze dei tecnici diplomati, nega definitivamente qualsiasi forma di subordinazione di un tecnico laureato (ingegnere e architetto) rispetto a professionisti in possesso di titolo di studio inferiore (nel caso di specie geometra).In particolare, i giudici della Cassazione hanno affermato:
che le esigenze perseguite dalla normativa professionale comportano l'incompetenza dei geometri anche alla redazione di progetti di massima richiedenti l'impiego di cemento armato, posto che il progetto esecutivo successivo non può che conformarsi a quello di massima;
l'eventuale successivo intervento, nella fase esecutiva ed in quella della direzione dei lavori di un tecnico di livello superiore a quello del redattore del progetto originario, non può valere a sanare ex-post la nullità del contratto d'opera professionale per violazione di norme imperative.La sentenza della Suprema Corte è stata appresa con soddisfazione da parte del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che, con la circolare n. 277 del 4 novembre 2009 ha inviato la sentenza ai Consigli degli Ordini e alle Federazioni e Consulte degli Ordini degli Ingegneri, unitamente ad una nota elaborata dal Centro Studi del CNI, in cui si evidenzia:
l'integrale progettazione, compresa quella edilizia e/o architettonica, e non solo il calcolo e la progettazione strutturale, di costruzioni anche modeste comportanti l'impiego del cemento armato, rientra nella competenza esclusiva di ingegneri e architetti;
la prestazione di progettazione, a prescindere dalla sua articolazione in fasi distinte, richiede una competenza professionale unitaria corrispondente alla sua complessità;
i professionisti con titolo accademico (laurea triennale e/o magistrale) non possono assumere, nell'espletamento dell'attività professionale di competenza, una posizione subordinata rispetto ai professionisti in possesso del solo diploma.Nella circolare, il CNI mette in evidenza come la sentenza della Suprema Corte non si limiti a ribadire le competenze professionali degli tecnici laureati, ma censura anche la prassi dell'ingiustificato frazionamento dell'attività di progettazione. Come sostenuto dal CNI, la progettazione è una prestazione unitaria e richiede un omogeneo livello di competenze professionali per l'espletamento delle sue singole (ma interconnesse) articolazioni. E più specificatamente, la progettazione esecutiva è direttamente connessa alla progettazione preliminare (o di massima) ed entrambe richiedono lo stesso livello di competenze professionali.Infine, il CNI fa notare come qualora la progettazione richieda la prestazione di un ingegnere, quest'ultimo non potrà limitarsi a ricoprire un ruolo di ausiliario e demandare ad un professionista con titolo di studio inferiore la posizione di responsabile ultimo dell'attività professionale esperita. La responsabilità dell'attività di progettazione non può che ricadere, infatti, sulle spalle del professionista il cui intervento è essenziale per la compiuta esecuzione della prestazione.Per completezza di informazione occorre anche aggiungere che il Consiglio nazionale dei Geometri e dei Geometri laureati ha, successivamente a quella del CNI, predisposto in data 19 novembre 2009 la circolare prot. 1988 in cui viene precisato che la Sentenza n. 19292 ha, irragionevolmente, provocato il riaccendersi delle posizioni degli ordini degli ingegneri e degli architetti in merito alle competenze dei geometri nella progettazione di edifici modesti con uso di elementi in cemento armato.Il Consiglio nazionale dei Geometri nella citata nota ribadisce la possibilità della sottoscrizione, da parte dei propri iscritti, di progetti con distinte e separate responsabilità, riguardanti la progettazione architettonica e la progettazione delle strutture e spinge i Consigli provinciali ad intervenire contestando eventuali diverse posizioni. Alla circolare è, anche, allegata una memoria sulle “Argomentazioni in materia edilizia – Impiego del c.a. ” dove vengono riepilogati i punti di vista ed i diritti sulle competenze dei geometri nella progettazione; tale memoria potrà essere utilizzata dai Consigli provinciali anche per essere inviata, all’occorrenza, sia agli iscritti agli ordini degli Ingegneri e degli architetti sia alle amministrazioni locali precisando anche che il Consiglio nazionale potrà intervenire in quelle aree nelle quali l’ingerenza delle altre categorie potrà diventare particolarmente pressante.
fonte: Ordine Architetti Palermo

20 nov 2009

Granelli d'arte...





Una sensibilità fuori dal comune che ho avuto il privilegio e la fortuna di incontrare mi ha scritto...'se ti va, cerca Kseniya Simonova's Amazing sand drawings su youtube'.
Sono incuriosito...i veloci movimenti delle sue mani, l'ondeggiare sinuoso delle sue braccia sul tavolo luminoso e i suoi occhi assorti intenti a portare fuori scene scolpite nell'intimo del suo animo, il nascere di un universo sintetizzato in una manciata di granelli di sabbia che si fondono con la luce del teatro e con le note che pervadono l'aria, le lacrime di chi assiste alla creazione, alla metamorfosi, alla distruzione... alla rinascita. Chissà cosa prova in quei momenti, come si sente nel decidere in pochi secondi nascita e morte di un gesto d'arte: sorrido... appena qualche giorno fa leggevo l'ennesimo esperto professare la verità dell'arte solo in presenza della sopravvivenza dell'opera al momento della sua creazione ed alla fragilità del suo creatore... nulla di più falso in questo caso.
Le sue dita sfiorano il piano luminoso accarezzandolo con la sicurezza e la fluidità di quelle di un 'sofisticato' jazzista che sceglie i tasti del suo strumento nell'inteno di comunicare improvvisando: la semplicità di un gioco d'infanzia sperimentato per anni diventa performance creativa di un istante e lascia un segno, indelebile e profondo, nell'animo di chi ha la fortuna di vederla agire...
Ti sono debitore.

19 nov 2009

La mostra itinerante "Comunicare Architettura" sbarca a Lipari il prossimo 21 e 22 novembre

La mostra dei giovani architetti catanesi COMUNICARE ARCHITETTURA organizzata dall'Ass. Culturale Spazi COntemporanei e dalla Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Catania "sbarca" a Lipari.
Giunta alla quarta tappa in soli due mesi, la mostra itinerante “Comunicare Architettura” allarga i suoi confini, non solo spaziali.
Le giovani architetture catanesi protagoniste dell’evento, partite da Catania nel mese di settembre, approderanno a Lipari sabato 21 novembre per aprire ufficialmente la partecipazione a tutti i neo professionisti della Sicilia.
Dal 21 al 26 novembre infatti la mostra itinerante sarà esposta nella ex chiesa di S. Caterina nell’area del Museo Archeologico Eoliano “Luigi Bernabò Brea” di Lipari, e nell’occasione sarà estesa a tutti gli Ordini regionali degli Architetti e degli Ingegneri la possibilità di aderire all’iniziativa.
Dapprima rivolto esclusivamente al territorio etneo l’evento “Comunicare Architettura” è riuscito a diffondere a tutta la Sicilia i suoi obiettivi culturali di valorizzazione delle giovani professionalità e di comunicazione dell’Architettura come disciplina che migliora la vita dell’uomo attraverso la qualificazione degli spazi in cui egli vive e lavora.
All’inaugurazione della tappa eoliana – sabato 21 novembre, alle 17,30 – saranno presenti l’assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali Lino Lenza, il presidente della Provincia Regionale di Messina Nanni Ricevuto, il sindaco di Lipari Mariano Bruno, il direttore del Museo archeologico di Lipari Michele Benfari, il presidente della Consulta Regionale degli Architetti Rino La Mendola, i presidenti degli Ordini degli Architetti di Catania e di Messina, rispettivamente, Luigi Longhitano e Gaetano Montalto, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania Carmelo Maria Grasso, il presidente della Fondazione catanese degli Architetti Carlotta Reitano, il presidente dell’Associazione Spazi Contemporanei Giovanni D’Amico, e Madeleine Cavalier moglie di Luigi Bernabò Brea, uno dei maggiori archeologi italiani del ventesimo secolo, scomparso nel 1999, e storico direttore del Museo archeologico di Lipari, ora a lui intitolato.
La presentazione delle opere in mostra avverrà attraverso un dibattito, moderato dall’arch. Valentina Piscitelli, a cui interverranno Pino Guerrera e Giuseppe Gangemi, entrambi docenti della facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, Antonio Sotgia della facoltà di Architettura de La Sapienza di Roma, il Delegato Giovani dell’Ordine Architetti di Catania Fabrizio Russo, il presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Architetti (Angia) Alessia Guarnaccia e una rappresentanza degli autori delle opere esposte.
«L’idea di ospitare progetti architettonici moderni in un luogo storico come il parco archeologico di Lipari – ha affermato Carlotta Reitano – è un esempio di “contaminazione” tra architettura contemporanea e luoghi dell’archeologia. Tra loro c’è un rapporto inscindibile perché le opere del passato sono a tutt’oggi espressione completa d’architettura, a cui l’uomo contemporaneo spesso s’ispira».
tratto da I-Press
Link utili:

13 nov 2009

BURRI E FONTANA A PALAZZO VALLE DAL 15 NOVEMBRE


E' dedicata al confronto tra Alberto Burri e Lucio Fontana una grande mostra che si apre il 15 novembre a Palazzo Valle di Catania. La rassegna, intitolata Burri e Fontana. Materia e Spazio, propone circa cento capolavori e le opere piu' significative dei due maestri . Così, se per Burri la materia

è stata di volta in volta ‘presentata’ nelle elaborazioni dei “Catrami”, dei “Sacchi”, delle “Plastiche”, delle “Combustioni”, dei “Ferri”, dei “Cellotex”, dei “Cretti”, fino allo straordinario “Cretto di Gibellina”, che trova proprio in Sicilia la sua dimensione a scala paesaggistica, per Fontana l’assidua definizione della spazialità avviene sotto il segno dei suoi “Concetti spaziali”, siano essi le sculture del ’47 o i “Buchi” e i “Tagli _ Attese” degli anni tra il ’49 e il ’58, oppure gli “Ambienti”, le “Nature”, i “Quanta” e i “Teatrini” e altre straordinarie creazioni in metallo o al neon che concludono la sua vicenda artistorario:
dal martedì alla domenica 10-13.30; 16.00-19.30 il sabato sino alle 21.30; chiuso il lunedì; aperture straordinarie su prenotazione

biglietti: Biglietti interi:8 euro, ridotti: 5 euro, scolaresche: 2,50 euro.

vernissage: 14 novembre 2009. ore 12 per la stampa
catalogo: a cura di Bruno Corà, Chiara Sarteanesi e Valeria Ernesti.
editore: SILVANA EDITORIALE
ufficio stampa: STUDIO ESSECI
curatori: Bruno Corà
autori: Alberto Burri, Lucio Fontana
patrocini: promossa dalla Fondazione Puglisi Cosentino in collaborazione con la Fondazione Fontana (Milano) e la Fondazione Burri (Città di Castello) e con la Regione Sicilia


www.fondazionepuglisicosentino.it

14 novembre apre a PALAZZO RISO-PALERMO- " Essential Experiences "


Il 14 novembre aprirà al pubblico la mostra d’arte contemporanea Essential Experiences, a cura di Lóránd Hegyi, in programma fino al 28 febbraio 2010.
La mostra, che apre la stagione delle nuove attività del Museo Riso , sarà presentata in due sedi espositive: la storica dimora di Palazzo Riso e la Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis . Sabato 14 e domenica 15 novembre ingresso gratuito. Essential Experiences, che ospita oltre venti tra i maggiori artisti del panorama contemporaneo - tra gli altri: Gilbert&George,

Gloria Friedmann, William Kentridge, Anselm Kiefer, Michelangelo Pistoletto, Paolo Grassino, Danica Dakić, Kevin Francis Gray, Koji Tanada, Lee Ufan, Roman Opalka, Jan Fabre ,Giuseppe Penone, Gunther Uecker, Kimsooja – e presenta tre nuove produzioni commissionate da Riso a Dennis Oppenheim, Pedro Cabrita Reis e Richard Nonas, affronta fondamentali questioni etiche che riguardano il concetto di “creazione” e il tema della responsabilità dell’artista, la capacità di coinvolgere il visitatore nel suo viaggio di interpretazione dei grandi temi esistenziali - quali il trascorrere del tempo, la morte, la solitudine, l’identità, l’amore - attraverso segni, simboli e metafore, al tempo stesso semplici e complesse.
orario: ore 10-20 da martedì a domenica, 10-22 giovedì e venerdì. Chiusura il lunedì.
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: ingresso 5 euro, ridotto 3 euro
vernissage: 13 novembre 2009. ore 18.30
ufficio stampa: DELOS
curatori: Lorand Hegyi

note: Anche presso Galleria Regionale della Sicilia “Palazzo Abatellis “, Via Alloro, 4 Palermo
RISO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA - PALAZZO BELMONTE RISO
Via Vittorio Emanuele 365
+39 091320532
www.palazzoriso.it

8 nov 2009

Proposta istituzione 'Galleria Regionale d'Arte Moderna ' a Catania


Una petizione promossa da Artisti operanti in ambito regionale e nazionale e Cultori è stata aperta al fine di richiedere alle competenti Autorità regionali l'istituzione, a Catania, della sede della 'Galleria Regionale d'Arte Moderna'. La proposta individua anche la possibile collocazione nell'ex Convento dei Gesuiti di Via dei Crociferi, attualmente disponibile e destinato a biblioteca regionale dell'Università di Catania. L'iniziativa è patrocinata dall'Ordine degli Architetti della Provincia di Catania: presso la sede di Largo Paisiello 5 CT è possibile firmare comunicando la propria adesione all'iniziativa.

Qui il resto del post

Borse di studio dell'Ordine regionale degli architetti

Il presidente regionale degli Architetti, Rino La Mendola, rende noto che la consulta degli Ordini degli architetti della Sicilia, in partnership con l'Ordine di Roma e con gli ordini della Catalunya, di Lisbona, Madrid, Parigi, Varsavia e Vienna, partecipa al bando "Leonardo Da Vinci" per l'assegnazione di 68 borse di studio per architetti che andranno a realizzare un periodo di tirocinio all'estero in un contesto di qualificata formazione professionale. In particolare, agli iscritti agli Ordini degli architetti della Sicilia sono riservate due borse di studio di circa cinquemila euro ciascuna per la partecipazione ad un tirocinio in Spagna ed a Varsavia.
(fonte: Agrigentonotizie)

31 ott 2009

Workshop biocompatibilità - SAEM CATANIA


In occasione del SAEM, che quest'anno ha per tema il connubio tra Ambiente e Architettura per la costruzione delle case del futuro, che si terrà a Catania presso il centro fieristico Le Ciminiere dal 5 al 8 Novembre, la nostra Associazione sarà ospite dell'ISTITUTO NAZIONALE DI BIOARCHITETTURA, all'interno dello Sportello Bioarchitettura. Durante le giornate del Salone, l'INBAR fornirà utili informazioni sulle attività dell'istituto e verranno mostrati dei casi studio. Il tema é quello della biocompatibilità.

Da non perdere anche il workshop biocompatibilità che si terrà dalleore 10.00 alle 13.00 di Sabato 7 in cui verranno affrontate le seguenti tematiche: progetti pilota, edifici ad alto risparmio energetico e case di legno, certificazione biocompatibilità edilizia ed interferenti endocrini qualità indoor, bassa emissività dei materiali e multisensibilità chimica.

Il workshop ospiterà i seguenti relatori:

- Stefan Gamper Casa Clima / Klima Haus
- Wittfrida Mitterer direttore rivista Bioarchitettura e cofondatore I.N.B.Ar.
- Sergio Amico Coordinatore S.I.P.N.E.I. Sicilia
- Enrico Ciliberto Ordinario Chimica generale Università Studi Catania
- Giovanni Tringali Direttore scientifico I.R.M.A. Ist. ricerche mediche ambientali
- Francesco Ferrara presidente I.N.B.Ar. Sicilia (Catania)

tra gli intervenuti saranno inoltre presenti:

- Raffaele Lombardo Presidente della Regione Siciliana
- Giuseppe Castiglione Presidente della Provincia di Catania
- Luigi Longhitano Presidente dell'Ordine degli Architetti di Catania
- Nicolò Vitale Presidente Periti Industriali Catania
- Ernesto Ascione IRNAC
- Alessandro LAnzafame Direttore Eurofiere
- Antonio LEonardi Direttore ANAS
- Davide Bellavia Consorzio Energie rinnovabili Siciliane
- Giuseppe Mammana Presidente A/3
- Fabrizio Russo Associazione Culturale Spazi Contemporanei


25 ott 2009

Al SAEM la terza tappa della mostra itinerante dei giovani architetti catanesi












La mostra itinerante delle giovani achitetture catanesi, organizzata dalla Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Catania e dall'Associazione Culturale SpaziContemporanei, sbarca al Salone dell'Edilizia del Mediterraneo che si trrà a Catania dal 5 all'8 novembre 2009. La mostra nasce con l'obiettivo di promuovere e comunicare l'Architettura come disciplina che può migliorare la vita dell'uomo qualificando gli spazi in cui egli vive e lavora. Tale comunicazione viene affidata ai giovani architetti catanesi (iscritti all'Ordine professionale da meno di 6 anni) che, per la prima volta, mettono in mostra aluni progetti realizzati in proprio o presso studi senior presso cui essi hanno collaborato o collaborano tuttora. Promuovere l'Architettura quindi vuol dire anche promuovere le giovani professionalità che saranno gli Architetti protagonisti del prossimo futuro.Ogni intervento sul territorio, piccolo o grande, da iniziativa privata o pubblica, sia di modesta che di grande entità, è sempre una occasione per fare architettura. Questo è il messaggio che la mostra itinerante intende portare nelle città siciliane e oltre, con l'obiettivo di avvicinare la gente all'Architettura ed ad apprezzare i vantaggi di un approccio contemporaneo agli interventi sul territorio. Quella del S.A.E.M. è la terza tappa dopo l'inaugurazioe avvenuta presso il centro Etnapolis nel mese di settembre (vedi report) e la recente seconda tappa conclusasi proprio oggi presso l’Aga Hotel di Catania in occasione dell’evento “The look of the year. Luxury wedding”. Il sito ufficiale della mostra su cui possono essere visionate le tavole è: http://www.comunicarearchitettura.wordpress.com/ . Nelle tavole in esposizione si potrà apprezzare un approccio progettuale sempre attento alle tematiche ambientali nella piena consapevolezza che il binomio Architettura-Ambiente è funzione del rapporto tra Contemporaneità ed Eco-Sostenibilità degli interventi L'obiettivo del comitato organizzativo della mostra, coordinato dall'Arch. Fabrizio Russo recentemente delegato dal Presidente dell'Ordine degli Architetti di Catania per i giovani, è di trasformare l'evento in una mostra di tutti i giovani architetti siciliani aprendo la partecipazione ai giovani iscritti anche degli altri ordini provinciali in modo da ottenere una esposizione rappresentativa delle capacità dei giovani isolani da portare in giro per l'Italia e l'Europa.
Ecco alcuni link utili:

Gli Sponsor:

23 ott 2009

L'Artista Marco Lodola ieri a XFactort , oggi a Catania


L'altro ieri ho notato nella trasmissione XFactor su Rai Due l' uso , per una scenografia , delle sculture ( i Beatles ) di Marco Lodola ,
quest' anno al Padiglione Italia della Biennale di Venezia . Vi segnalo che potete vedere un' opera dell' artista Pavese a Catania nella galleria d'arte SideA in viale V. Veneto ( www.galleriadartesidea.com ) . Lodola, nato nel 1955 , e' tra ( clicca sul titolo )

i fondatori del movimento del Nuovo futurismo degli anni '80 , teorizzato dal critico Renato Barilli . Dall'esperienza futurista , Lodola mutua l'uso deciso del colore , dell' elettricita' e della luce . Tra i materiali usati perspex , luce al neon .

22 ott 2009

Le proposte degli architetti per la salvaguardia dei beni ecclesiastici

L’alleanza tra arte e fede è stata nei secoli fondamentale per la crescita della cultura architettonica da un lato, e per avvicinare i fedeli alla chiesa di Cristo dall’altro.
Senza questo “patto” non avremmo di certo tutti quei monumenti ed edifici, che hanno fatto dell’Italia, la nazione con il più alto numero di opere d’arte al mondo.
Per rinsaldare questo alleanza che negli ultimi decenni si era sfaldata, Papa Benedetto XVI ha invitato tutto mondo dell'arte a partecipare ad un incontro che si svolgerà il prossimo 21 novembre nella Cappella Sistina.
In questo contesto si inserisce anche l’incontro che si è svolto ieri, tra l’Arcivescovo metropolita di Catania Salvatore Gristina, il neo presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti Luigi Longhitano.
«Mossi dallo spirito di servizio verso la nostra città - ha spiegato il presidente Longhitano - e dall’esigenza di preservare e, se necessario, recuperare e valorizzare il patrimonio artistico che è parte integrante della nostra storia. La nostra proposta è quella di effettuare attraverso azione di volontariato una costante manutenzione che - grazie alla competenza degli addetti ai lavori e alle tecniche d’avanguardia - consentirà di preservare lo stato di conservazione dei beni ecclesiastici».
Bisogna ricordare inoltre valorizzare e conservare i beni ecclesiastici significa anche da un grosso contributo alla salvaguardia delle città in quanto come è noto la Chiesa possiede infatti il 20 % del patrimonio immobiliare italiano.
Dall’incontro è emersa anche, un’importante novità che non potevano non citare ovvero la proposta di accostare l’architettura contemporanea al patrimonio della Chiesa, rispettandone il valore artistico e storico.
I rappresentanti dell’Ordine, nello spirito del Concilio Vaticano II, hanno voluto inoltre ricordare l’importanza della realizzazione di opere contemporanee come “servizio sociale qualificato a vantaggio del bene comune.
(fonte Ipress)

19 ott 2009

Italia? No grazie. Artisti in fuga


La notizia della selezione per l'assegnazione del Decimo Premio Cairo ( 20 ottobre a MILANO ), riservato a giovani sotto i quaranta anni , all'artista palermitano Francesco Simeti , che vive a NEW YORK , mi fa venire in mente il fenomeno dei cervelli in fuga dall' Italia che si ripete anche per l'ARTE.
Provate per esempio a dare un'occhiata alla biografia di un artista visivo:
( clicca sul titolo )

la parte più divertente è quella in cui si legge dove vivono e lavorano. Mai una volta che abitassero in una sola città! Sempre tra Roma e New York, Milano e Berlino, Monopoli e Dubai. La città straniera c'è sempre. Salvo poi scoprire, a volte, che è stata visitata solo per vacanza.
Da decenni capitale dell'arte contemporanea, New York City continua ad essere meta ambitissima da tutti coloro che vogliono un posto nel paradiso dell'arte. E lo stesso concetto lo ribadisce Federico Solmi, che - da quando aveva 25 anni - vive nella città americana. Partito da Bologna con l'idea di diventare un artista, per anni ha lavorato duramente, ma con ottimi risultati. Piuttosto famoso all'estero, Solmi ha una vena, giustamente, polemica, quando si riferisce all'Italia e al suo star system. È convinto che ciò che ha fatto negli States è impossibile in Italia: «Purtroppo per molte cose è ancora provinciale, ci sono tanti raccomandati e poca meritocrazia». New York per lui è stata una finestra sul mondo: con oltre 500 gallerie e un via vai di gente "importante", difficile rimanere nell'oblio se si è bravi. « Le mie fortune sono state due: il fatto di essere molto determinato, e l'aver incontrato mia moglie, che, da americana, mi ha aiutato a vivere qui, a concentrarmi, ad avere una vita normale».
Con meno entusiasmo verso la New York di oggi, ma comunque con la stessa consapevolezza di vivere nel luogo in cui quello che vale è soprattuto il mercato dell'arte, è il siciliano Francesco Simeti. Certo «l'America, se paragonata all'Italia – dice- è comunque un paradiso». Simeti lavora con gallerie italiane (Minini e Pantaleone), e non ha nessuna intenzione di tornare nel Belpaese.
Ma se non tutti gli artisti decidono di lasciare definitivamente l'Italia, molti provano almeno a vedere come si lavora all'estero. Grazie a corsi, a borse di studio, a concorsi. Luana Perilli, ventiseienne artista romana, per esempio, è per la seconda volta a Parigi, con una borsa di studio della Fondazione Incontri Internazionali d'Arte di Graziella Lonardi. Una esperienza importante, nella quale poter incontrare persone, artisti di molte nazionalità, curatori. La possibilità dunque di confrontarsi, ma anche purtroppo, di vedere e di constatare da parte delle istituzioni straniere un «maggior rigore nel seguire gli artisti e soprattutto minore approssimazione». Come a dire, che solamente in Italia c'è così poca considerazione per i propri artisti, e di contro una estenuante e ormai quasi inutile esterofilia .
nella foto Francesco Simeti Rubble, 2007 Installation view at Francesca Minini Courtesy Francesca Minini, Milan


14 ott 2009

Misure in favore della professione

Riporto in sintesi la lettera inviata da Federachitetti al governo affinche' vengano presi concreti provvedimenti in favore della nostra categoria.
Mi sembra una proposta interessante e credo bisogna dare unanime sostegno.

Oggetto: Misure di riconoscimento e tutela delle libere professioni:
richiesta di emendamento alla finanziaria 2010

Egregio Presidente, signori Ministri,


Riteniamo, come Federarchitetti, in rappresentanza dei liberi professionisti della categoria e come componente del sindacato Interprofessionale Confedertecnica, già riconosciuta parte sociale e firmataria dei CCNL. dover porre in evidenza alcuni aspetti che attengono al mondo delle libere professioni, in particolare del settore tecnico, per i quali è vivo l’auspicio che possano trovare particolare attenzione da parte del Governo.......

...... Al di là di misure di facilitazione del credito, che potrebbero essere ragionevolmente estese al settore rappresentato, più che richiedere misure giustificate dalla crisi economica in atto, si ritiene che solo interventi mirati e strutturali possano determinare un inversione di tendenza rispetto ad una situazione che ha oltrepassato ogni livello di guardia, impedendo l’operatività alla grande maggioranza delle classi tecnico-professionali..........

......Fra le numerose cause di tale reale stato di cose, segnaliamo che acquista evidenza il frequente mancato riconoscimento del credito, anche collegato alla trasparenza degli affidamenti e mal supportato anche in sede giudiziaria.

Riteniamo pertanto di proporre che, nella Finanziaria 2010, venga inserito un articolo che preveda:

“nelle istruttorie relative alle concessioni e permessi di costruire, ivi incluso le D.I.A., le documentazioni prevedano lettera liberatoria del professionista sull’avvenuta corresponsione degli onorari professionali, relativamente alla prestazione inclusa negli atti da approvare richiesti dall’Ente”.


p. Federarchitetti
Il Segretario Il Presidente
Arch. Maurizio Mannanici Arch. Paolo Grassi

13 ott 2009

100.000 Firme per il Fiume Oreto


"Io sono il fiume Oreto dell'umanità"

Il fiume Oreto, Wadi Abbas in arabo, è un fiume siciliano con un bacino che scorre nella Valle dell'Oreto e che si estende nei territori dei Comuni di Altofonte, Monreale e Palermo. Lungo 19 chilometri, ha la sorgente a sud di Palermo, nella cosiddetta Conca d'Oro, lungo la dorsale fra Monte Matassaro Renna e Cozzo Aglisotto: da qui scorre verso la periferia sud del capoluogo siciliano per andare a sfociare nel Golfo di Palermo.

A partire dal 19 marzo 2009 gli studenti delle 150 scuole che da cinque anni partecipano al progetto Io sono il fiume Oreto dell’umanità promosso dalla Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte, si impegnano in una poderosa raccolta firme a favore del fiume Oreto. Da oltre 50 anni si parla di piano per la bonifica e istituzione del parco fluviale dell’Oreto. La riserva è prevista anche nel nuovo Piano Regolatore della città di Palermo, con Studio di Fattibilità dichiarato compatibile con il quadro programmatico di sviluppo della Regione Siciliana. Tuttavia ad oggi non esistono leggi che sanzionino gli scarichi fognari ed industriali, gli abusivismi edilizi ed i comportamenti illegali.
Dopo 5 anni di percorso educativo e culturale la Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte propone una grande campagna di sensibilizzazione e raccolta firme.

Per firmare la petizione on line vai sul sito www.firmiamo.it

dopo le abbondanti e tropicali piogge su Palermo il fiume Oreto prende corpo. Da due giorni il corso d’acqua porta a mare una grande quantità di rifiuti e materiali di risulta colorando il mare antistante Sant’Erasmo“ (Fonte: utente Facebook)
Per ulteriori approfondimenti: www.palermoweb.com

10 ott 2009

Eletto il nuovo Consiglio della Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Catania

Nella seduta di ieri del Consiglio dell'Ordine degli Architetti di Catania, presieduto dal neo Presidente Luigi Longhitano è stato eletto il nuovo CdA della Fondazione dell'ordine secondo quanto illustrato nel programma elettorale della lista "più architetti più idee" che ha ottenuto la maggioranza in Consiglio dopo le ultime elezioni. Ecco la nuova composizione della Fondazione:
Presidente: Carlotta Reitano;
Componenti interni del Consiglio dell'Ordine: Angelo Buccheri, Santo Buccheri, Carmelo Salanitro;
Componenti esterni: Maria Grazia Cammisa, Enzo Giusti, Salvo Ferlito e Marcello Zampino.

Ricordiamo che la Fondazione, grazie all'attività del Consiglio uscente, composto da Carlotta Reitano (presidente), Angelo Buccheri (tesoriere), Aldo Damico (segretario), Paola Pennisi, Fabrizio Russo, Venerando Russo, Adelaide Longhitano e Antonella Arancio, è stata protagonista di un fervido programma di attività che, nel corso di un semestre ha visto realizzati un gran numero di eventi culturali organizzati in collaborazione con la scrivente Associazione Culturale, tra cui ci piace ricordare:
Lieti di avere dato un importante contributo con un concreto spirito collaborativo e fattivo, ci auguriamo che il nuovo CdA possa proseguire lungo la traccia già segnata dal Presidente appena riconfermato Carlotta Reitano che, con la nuova squadra, possa perseguire ancora di più l'obiettivo del rilancio culturale dell'Architettura e degli Architetti.

8 ott 2009

"Architettura contemporanea ed eco-sostenibile" tra i principali punti programmatici del nuovo Consiglio dell'Ordine degli Architetti di Catania

Dopo appena un anno dalla nascita dell'Associazione Spazi Contemporanei e dall'attività del gruppo di redazione di questo blog, è con immenso piacere che leggiamo il primo comunicato del nuovo consiglio dell'Ordine di Catania in cui, per la prima volta, si parla di promozione dell'architettura contemporanea ed eco- sostenibile.
Non vogliamo per questo riconoscerci alcun merito anche perchè l'obiettiva necessità di affrontare i temi della qualità in architettura è ormai indiscutibile ed è una strada che un'Ordine rappresentativo di più di 1500 colleghi non poteva ignorare oltre. Siamo solo felici di avere intrapreso questa strada per primi e, adesso, cominciamo a sentirci meno soli.
Ci limitiano pertanto a pubblicare per intero il comunicato sampa diramato stamane dopo l'insediamento del neo-Presidente Arch. Luigi Longhitano e del nuovo Consiglio dell'Ordine.

ORDINE ARCHITETTI CATANIA, NOMINATO NUOVO PRESIDENTE GIGI LONGHITANO
«Un Consiglio proiettato sull’innovazione, preparato e motivato
all’insegna del rinnovamento, dell’apertura e di nuove strategie di comunicazione»
CATANIA - Sarà Luigi Longhitano a presiedere l’Ordine degli Architetti della Provincia di Catania per i prossimi quattro anni, succedendo a Tony Licciardello in carica per ben 12 anni. La nomina in seno al nuovo consiglio – allargato rispetto al passato e composto oggi da 15 membri – è avvenuta ieri sera, 7 ottobre.
Questa mattina, 8 ottobre, presso la sede dell’Ordine etneo l’insediamento ufficiale del presidente Longhitano, libero professionista di 51 anni, e delle altre cariche che guideranno gli oltre 1.500 iscritti: Giuseppe Scannella, libero professionista di 56 anni, ricoprirà la carica di vice presidente vicario, Angelo Buccheri, libero professionista di 54 anni sarà il segretario e Paola Pennisi, 44 anni, sarà vice presidente aggiunto nonché tesoriere fino a dicembre, mentre a partire dal 2010 la responsabilità della tesoreria verrà riconsiderata in funzione degli sviluppi organizzativi in seno al Consiglio, come tiene a precisare il neo presidente Longhitano.
Una compagine, questa, racchiusa dentro lo slogan che ha contrassegnato la campagna elettorale: “ + Architetti, + idee… Catania”, nel segno di un’attenzione al territorio della provincia - ogni quadrimestre, infatti, l’adunanza di Consiglio si effettuerà nelle aree territoriali Calatino - Etna Nord/Est- Etna Nord/Ovest – dell’ efficienza, dei servizi per gli iscritti, della formazione continua e delle attività culturali di varia natura finalizzate alla promozione dell'Architettura Contemporanea ed eco-sostenibile, mirate al coinvolgimento dei non addetti ai lavori e alla nuova diffusione di una cultura dell'architettura come strumento per qualificare gli spazi di attività dell'uomo.
«Proseguiremo quell’azione di rinnovamento già avviata – commenta il neo presidente Longhitano - per far sì che i prossimi anni possano vedere la nostra professione proiettata nel ruolo e nella considerazione che le sono dovute. Il prossimo quadriennio vedrà il nuovo Consiglio impegnato in nuove, diverse e più complesse problematiche, per dare risposte rapide, efficienti ed efficaci, che non possono certo prescindere da un’attenta analisi dei ruoli e delle funzioni, da raccordarsi anche con altri Ordini similari e collaterali, e in particolare con gli ingegneri, per aumentarne la forza contrattuale. Il tutto con il supporto delle nuove generazioni, per sostenere e acquisire gli strumenti con cui governare il futuro»
Un Consiglio proiettato sull’innovazione, preparato e motivato, all’insegna del rinnovamento, dell’apertura e di nuove strategie di comunicazione, per la costruzione di una “democrazia urbana” senza contrapposizioni alla politica e alla società civile. Con un solo e unico obiettivo: lo sviluppo del territorio.

8 ottobre 2009 u.s.


(tratto da I-press)

7 ott 2009

Luigi Longhitano è il nuovo Presidente degli Architetti Catanesi

Proprio in queste ore si stà svolgendo il Consiglio dell'Ordine degli Architetti P.P.C. di Catania che ha all'Ordine del giorno l'elezione del nuovo Presidente a seguito delle elezioni che si sono concluse alcune settimane orsono. Il nuovo Presidente appena eletto dalla maggioranza dei consiglieri, è l'Arch. Luigi Longhitano, capolista del gruppo "più architetti più idee" che si era assicurato una maggioranza stabile in consiglio con nove consiglieri su quindici. Il Vicepresidente è l'Arch. Giuseppe Scannella, il Segetario è l'Arch. Angelo Buccheri ed il tesoriere l'Arch. Paola Pennisi di Floristella. I miei personali auguri e quelli dell'Associazione SpaziContemporanei al nuovo gruppo dirigente che possa attuare l'ambizioso programma elettorale di rinnovamento e rilancio della categoria degli architetti catanesi.

GOOGLE POWERMETER



Non sapete quanta elettricità consumate? Ve lo dice Google PowerMeter

Google ha stretto un'alleanza con l'azienda privata Energy per realizzare un software gratuito che monitori i consumi energetici domestici, scavalcando i contatori delle società erogatrici e per migliorare potenzialmente l'efficienza energetica. Lo ha annunciato ieri sul proprio sito l'azienda di ricerca web.

In febbraio, infatti, Goolgle realizzava lo strumento web chiamato PowerMeter, che permette ai consumatori di monitorare quanta elettricità consumano a casa, ma questo richiedeva l'installazione di un contatore, mentre negli ultimi mesi alcune centinaia di consumatori hanno sperimentato un software gratuito. Oggi negli Stati Uniti è possibile acquistare un apparecchio di misurazione di Energy, chiamato TED 5000, (con un costo tra i 200 e i 300 dollari) e utilizzare un software Google senza richiedere un ulteriore contatore.

Fonte: http://www.tecnici.it


"Attraverso questo software si possono analizzare le informazioni energetiche relative alla propria abitazione consultando dei grafici di consumo individuale. In questo modo si può avere un’idea esatta del proprio andamento energetico ed intervenire dove è necessario per diminuire i consumi. Con Google PowerMeter diventa molto semplice, infatti, individuare un eventuale elettrodomestico rotto oppure un dispositivo datato che necessita di essere sostituito."

Fonte: http://www.ilvirtuale.com

3 ott 2009

A Firenze Master in "Architettura sostenibile delle città mediterranee"

Architettura sostenibile nelle città mediterranee
- Master di II livello a.a. 2009/2010
iscrizioni entro 22 dicembre 2009
È istituito presso l'Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura per l'anno accademico 2009/2010, il Master di II livello in Architettura sostenibile nelle città mediterranee.

Il Master intende offrire una risposta alla attuale carenza di formazione organica e di alto livello nei campi specifici della progettazione architettonica e urbanistica di tipo ecocompatibile ed ecosostenibile. Esso tende quindi a formare, ad un livello elevato di professionalità fondato su nozioni ed esperienze dotate di scientificità, una figura professionale innovativa: quella del professionista specializzato capace di sviluppare e/o coordinare un progetto integrato ed organico che unifichi e superi le consuete suddivisioni di competenze.
Il numero massimo delle iscrizioni è 12. Il corso non sarà attivato qualora le iscrizioni siano inferiori a 6; in tal caso si darà luogo al rimborso delle quote di iscrizione eventualmente versate.
Il corso avrà la durata di 10 mesi con inizio il 26 marzo 2010.
La selezione dei candidati all'iscrizione al Master consiste nell’esame dei curricula, in una prova pratica di progettazione architettonica e in un colloquio che si svolgerà il giorno 20 gennaio 2010 alle ore 14.00 nell’aula 9 del Polo Didattico di Santa Verdiana - Via di S. Verdiana, 4 - Firenze
fonte: professionearchitetto

In primavera la "Festa dell'Architettura"

Festa dell’architettura. Ovvero architettura per tutti. È attesa per la prossima primavera una nuova iniziativa che punta ad avvicinare il grande pubblico a questa materia spesso appannaggio di cerchie ristrette. L’evento proverà a portare i temi dell’architettura nella città, lontano dagli spazi riservati ai cultori della materia per far capire al pubblico che questo settore è un valore della comunità, un valore identitario. In più nel programma ancora tutto da definire spazio a diversi forum dove sarà possibile ascoltare anche l’opinione dei cittadini per coinvolgerli in una grande azione corale. Diverse le location prescelte per ospitare la Festa dell’architettura: in primo luogo il Parco della Musica ma anche il MAXXI, il Macro e l’idea è di rendere partecipi anche le diverse accademie straniere presenti in città. Due le iniziative in questi giorni che rappresentano un’anteprima della festa: una no stop di interventi prevista per oggi alla Casa dell’Architettura che coinvolge personalità di diversa provenienza culturale (da Achille Bonito Oliva a Alberto Abbruzzese, Renato Nicolini, Gianni Brogna) intorno al dibattito «Rome. Nome plurale di città» e una mostra collettiva, «Cities - Places visionaires» allestita all’Auditorium fino al 10 ottobre. Questa esposizione, che raccoglie importanti nomi della fotografia, affronta il tema dell’architettura attraverso un viaggio nella contemplazione e nell’esplorazione urbana. In più la mostra, gli scatti di Marco Zanta , Gabriele Basilico, Michael Wolf e Peter Schloer.
fonte: Il Giornale

Renzo Piano al Cersaie: "L'Architettura celebra i desideri"

“L’architettura è un’arte corsara, è un mestiere di invenzione e di avventura, non solo fisica ma anche dello spirito”. È questo il messaggio che Renzo Piano ha trasmesso ai numerosi partecipanti della Lectio Magistralis organizzata in occasione di Cersaie 2009 di Bologna lo scorso 01 ottobre.

Cosa significa “Fare architettura”? L’architetto genovese ha risposto al quesito ripercorrendo quasi cinquant’anni di carriera attraverso una serie di fotografie che ha ritenuto più significative per spiegare il senso fondamentale da attribuire all’architettura.

“Fare architettura – spiega Piano – vuol dire partire dal senso della necessità. Ma non è solo l’arte di costruire, è anche quella di celebrare, di rappresentare. Nell’architettura il mondo pragmatico del fare e quello immaginifico si confondono poiché la necessità si confronta con l’aspetto poetico, e cioè con il desiderio di esprimersi”. Perchè un edificio non risponde soltanto a criteri tecnici o tecnologici, ma celebra al tempo stesso aspirazioni e desideri. Di qui l’appello ironico che non ha avuto difficoltà nell’incontrare il consenso di un pubblico decisamente divertito: “Bisogna uscire dall’intorpidimento del priapismo mediatico, dall’ansia di prestazione. La forza dell’architettura è dettata dalla chiave poetica, oltre a quella scientifica”.

L’architettura è sfida dell’ingegno, dell’esplorazione. Per questo ai giovani aspiranti architetti Piano suggerisce di viaggiare, osservare, per prendere dal mondo. L’architettura è per lui arte; un’arte di frontiera, un’arte corsara perché c’è una rapina a viso scoperto, e quindi un’arte contaminata. È l’arte di chi accetta di correre rischi, di correre il mondo. Piano ha quindi invitato i partecipanti ad accompagnarlo nel viaggio attraverso questa corsa. E lo ha fatto illustrando le immagini di diverse opere realizzate nel corso degli anni. Ha mostrato soprattutto cantieri, proprio con l’obiettivo di far vedere non l’architettura, ma il fare architettura.
“Un bravo architetto – spiega – deve essere un antropologo, deve saper ascoltare. E l’arte dell’ascolto non è solo nei confronti delle persone, ma anche dei luoghi”. Per scoprire, per esempio, come certe geografie, e determinate topografie, o materiali preesistenti contengano già in germe caratteri architettonici ben definiti.

Per Piano costruire un edificio è “come attraversare il far west”: pericoli e situazioni impreviste sono sempre in agguato, ma il risultato finale è tanto più grande se oltre a costruire qualcosa di utile si può cambiare il mondo.

“Creare è un pò come guardare nel buio – conclude Piano citando Yourcenar – bisogna avere il coraggio di guardare nel buio senza scappare”.
(tratto da archiportale)

1 ott 2009

SPAZI CONTEMPORANEI - Assemblea dei Soci

Il giorno 02 Ottobre 2009 dalle ore 17.00 alle 20.00 presso il locali della Congregazione delle Religiose Domenicane del S C. Di Gesu', Via S. NULLO CATANIA n.46, 95123 Catania (CT), si terrà l’Assemblea ordinaria dei soci dell´Associazione Culturale SPAZI CONTEMPORANEI.
L'Assemblea è aperta a tutti i soci e a tutti coloro che, avendo seguito le attività della nostra associazione ed essendo diventati lettori assidui del blog http://architetturacatania.blogspot.com/, desiderano partecipare attivamente alla vita dell'associazione.
Per avere ulteriori notizie, leggere lo statuto e valutare più attentamente se le attività sono adeguate ai propri obiettivi si può visitare il sito: http://www.spazicontemporanei.it/


L’iscrizione ha valenza annuale e dà diritto a:

- partecipare all'organizzazione delle iniziative pubbliche dell’associazione;

- ricevere la newsletter periodica ed essere informato sulle attività e le iniziative dell’associazione;

- partecipare all'Assemblea dei soci, stabilire la programmazione annuale e nominare il Direttivo, se si aderisce come Socio Ordinario.

Si ricorda che la strada che dalla Circonvallazione di Catania porta in Via S.Nullo è in parte interrotta dunque si consiglia di percorrere il tragitto indicato nell'immagine a fianco.




Fiat 500 allegra, amichevole , tecnologica , ma anche ECOLOGICA



Dal 5 agosto al 30 settembre, in via Montenapoleone a Milano, sono state installate 20 repliche in vetroresina della 500 C, con innestate degli alberi di varia foggia e dimensione. Si tratta di uno sforzo cooperativo fra la città di Milano, Fiat Auto e l'artista-progettista Fabio Novembre.Gli alberi e le automobili , due elementi che vivono il medesimo spazio urbano e che, in questo caso, - dice Novembre - "vogliono simboleggiare un nuovo senso di vivere". Mi sembra un bell'esempio di comunicazione di tipo ambient marketing e di installazione artistica .

26 set 2009

Premiati i tre ponti di Calatrava a Reggio Emilia

(AGI) - Reggio Emilia, 19 sett. - I tre ponti dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava, costruiti da Cimolai spa a Reggio Emilia - dove oggi dominano la periferia nord della citta', costituendone di fatto una nuova porta di accesso monumentale - si sono aggiudicati il prestigioso premio "European Steel Design Award" che ogni due anni l'Eccs - European Convention for Constructional Steelwork (Convenzione europea della costruzione metallica) conferisce a chi sperimenta l'utilizzo creativo dell'acciaio nelle costruzioni, valorizzando le potenzialita' e la grande flessibilita' di questo materiale. A ritirare il premio - a Barcellona, nella cornice di Villa Mila' di Gaudi' - Luigi e Armando Cimolai, della Cimolai spa di Pordenone che ha realizzato l'opera, e il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio: con loro Mario Rando dello Studio Santiago Calatrava, Norberto Behmann e Alfredo Bulzomi' della Rodano Consortile e Giorgio Romaro dello Studio Romaro. Oltre alla societa' Cimolai sono infatti stati premiati i diversi attori coinvolti nella realizzazione dell'opera: il Comune di Reggio Emilia, lo Studio Santiago Calatrava, Rodano Consortile, Italferr, TAV, Pegaso Ingegneria, Studio Romaro. I tre ponti, inaugurati il 20 ottobre 2007, sono parte del parco progetti del maestro valenciano che comprende anche la nuova stazione Mediopadana dell'Alta velocita' (in costruzione) e la struttura di copertura della stazione di pedaggio (casello) autostradale.
Le strutture, uno dei simboli del capoluogo reggiano e segno inconfondibile del territorio dell'Emilia occidentale, costituiscono inoltre un unicum architettonico di grande pregio: Reggio Emilia e' la sola citta' europea ad ospitare tre ponti di Santiago Calatrava e a poter vantare un parco progetti realizzato interamente da un'archistar di livello mondiale. I ponti si caratterizzano per le loro grandiose arcate che agganciano gli impalcati per lo scorrimento del traffico con raggiere formate da stralli (cavi in acciaio). Premiati, insieme ai ponti reggiani, anche alcune grandi opere in acciaio realizzate nelle principali capitali europee: la stazione della metropolitana di Praga, la Concert House di Copenaghen, il Palazzo europeo di giustizia del Lussemburgo, lo stadio Letzigrund di Zurigo, il terminal 2 dell'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi.


tratto da www.agi.com