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Villagio medioevale o villaggio "contemporaneo" di Leon Krier?
La risposta e' ardua, l'interrogativo piu' evidente e' invece se sia giusto progettare come 500 anni fa.
L'obbiettivo reale del post e' infatti rispondere ai commenti di alcuni lettori che vedono nell'architettura contemporanea una terribile minaccia per i centri storici delle nostre meravigiose citta' piuttosto che considerare tali riprosizioni una assurdita' o un "falo storico"
Vorrei precisare che la ricerca di nuove forme espressive e le sperimentazioni tecnologiche, non sono in linea teorica dei fatti negativi ma rappresentano spesso la possibilita' di produrre nella societa' cambiamenti positivi.
La storia e' un continuo, ci viene molte volte raccontata come un susseguirsi di fase in contrapposizione tra di loro ma in realta' nessun periodo storico nega totalmente il suo passato percio' e' sbagliato affermare che l'architettura contemporanea nega il passato, le opere di Siza, Piano, lo dimostrano, eppoi ci sono tanti modi per comprendere la lezione del passato, non solo quello estetico.
Il desiderio di sperimentare, di creare qualcosa di nuovo, di uscire dagli schemi e' una delle poche cose che, nella nostra professione ci mantiene vivi intellettualmente.
A coloro che criticano l'architettura contemporanea affermando che si tratta solo di un fatto di moda rispondo che la storia dell'architettura e' sempre stata piena di architetti alla moda, (vedi gli scontri tra Bernini e Borromini nel Seicento)e che pochi sono stati i geni (Brunelleschi, Michelangelo, Gaudi', Wright, Le Corbusier)
A coloro che inneggiano al passato consiglio di osare, perche' e' impensabile gestire le citta' moderne ancora come se fossimo nell'800.
A coloro che invece filosofeggiano sui termini, ricordo che l'avanguardia in senso stretto indicava nell'800, alcuni pensatori francesi di sinistra come Henry de Saint-Simon e che poi fu applicata per indicare i movimenti artistici del primo Novecento, se Brunelleschi non fu mai di "avanguardia" e solo perche' semplicemente nel 400 non esisteva il termine, altrimenti sarebbe stato piu' di avanguardia di Picasso. Come si potrebbe infatti definire uno che su una chiesa treccentesca osa edificare una cupola mai pensata prima, sperimentando attrezzature di cantiere che avrebbe superato secoli. Chissa' che avrebbe detto Leon Krier?
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