27 mar 2011
La qualità dell'architettura: una legge di iniziativa popolare
<< Riconquistare il ruolo sociale dell'architetto, perseguire la qualità del costruire, portare la città ed il patrimonio paesaggistico all'attenzione della politica sono azioni di cui da tempo si discute ma che hanno trovato scarsa attuazione nel nostro territorio. Più volte si è cercato di mettere a punto una legge sulla qualità dell'architettura e, nonostante si sia arrivati due volte alla sua definizione, le iniziative non hanno mai trovato conclusione e dunque attuazione.
Oggi un tentativo in questa direzione proviene da "Progetti e Concorsi" de Il Sole 24 ore che ha elaborato una legge di iniziativa popolare sulla qualità dell'architettura che propone delle modifiche al Codice degli appalti al fine di "promuovere un mercato vero, fatto di concorrenza e attenzione alla qualità del progetto […] innovare e innalzare la qualità delle realizzazioni, facendo largo ai giovani e piccoli studi".
Attualmente abbiamo solo - se si escludono le iniziative regionali - una risoluzione del Consiglio dell'Unione Europea (ris.12/02/2001) che, riconoscendo nell'architettura "un elemento fondamentale della storia, della cultura e del quadro di vita di ciascuno dei nostri paesi", incoraggia gli stati membri ad intensificare le azioni volte alla promozione della progettazione architettonica ed urbanistica ed alla sensibilizzazione di committenti e cittadini.
Un approccio di natura indicativa a cui dopo alcuni anni hanno fatto seguito i disegni di legge citati dai contenuti sicuramente di rilievo per la tematica trattata e volti a diffondere una cultura della qualità ma poco incisivi nel cambiare radicalmente le "regole del gioco". >>
Ecco di seguito la proposta di legge
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER LA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA
Articolo 1 (Finalità)
1. L’architettura è una espressione della cultura e del patrimonio artistico del nostro Paese. La Repubblica promuove e tutela con ogni mezzo la qualità dell’ideazione e della realizzazione architettonica come bene di interesse pubblico primario per la salvaguardia e la trasformazione del paesaggio.
2. In attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, la presente legge detta i principi generali di promozione della qualità architettonica. Le Regioni si adeguano a tali principi nell’esercizio della propria potestà legislativa e regolamentare.
Articolo 2 (Definizioni)
1. Ai fini della presente legge si applicano le definizioni dell’articolo 3 del Dlgs 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce, di seguito “Codice”).
Articolo 3 (Modifiche alla Parte II, Capo IV, Sezione I del Codice. Disposizioni in materia di affidamento dei servizi di architettura)
1. All’articolo 91, comma 1 del Codice le parole «di importo pari o superiore a 100.000 euro» sono sostituite dalle seguenti «di importo pari o superiore a 40mila euro».
2. All’articolo 91 del Codice è aggiunto il seguente comma:
1-bis. Deroghe alle procedure previste dal comma 1 sono possibili soltanto per ragioni di necessità e urgenza adeguatamente motivate dalla stazione appaltante e autorizzate dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti pubblici.
3. Il comma 5 dell’articolo 91 del Codice è sostituito dal seguente:
5. Quando la prestazione riguardi la progettazione di lavori di rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, storico-artistico e conservativo, nonché tecnologico le stazioni appaltanti applicano la procedura del concorso di progettazione o del concorso di idee. Ogni altra modalità di affidamento deve essere motivata e approvata dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti pubblici. Pena la nullità del bando.
4. All’Articolo 91, comma 8 del Codice sono aggiunte infine le seguenti parole: «Eventuali contratti di consulenza o convenzioni relativi a pianificazione, programmazione, gestione, progettazione di lavori pubblici possono essere attribuiti solo sulla base di un’adeguata motivazione della stazione appaltante e devono essere autorizzati dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici».
5. All’articolo 91 è aggiunto infine il seguente comma:
8-bis. Per la preparazione e la gestione del concorso le amministrazioni aggiudicatrici possono avvalersi del supporto dei soggetti di cui all’articolo 90 comma 1 lettere d), e), f), f-bis), g) e h) selezionati con le procedure previste dai commi 1 e 2.
6. Il comma 5 dell’articolo 99 del Codice è sostituito dal seguente:
5. Con il pagamento del premio le stazioni appaltanti acquistano la proprietà del progetto vincitore. Al vincitore del concorso, se in possesso dei requisiti previsti dal bando, sono affidati con procedura negoziata senza bando i successivi livelli di progettazione. Nel caso in cui il vincitore del concorso non sia in possesso dei requisiti previsti dal bando può ugualmente ottenere l’incarico associandosi con un soggetto in possesso di tali requisiti, mantenendo il ruolo di capogruppo e responsabile del progetto nei confronti della stazione appaltante.
7. Al comma 2 dell’articolo 101 del Codice sono aggiunte le seguenti parole: «Tali requisiti, indicati nel bando, servono solo a individuare i parametri da rispettare ai fini dell’ottenimento del successivo incarico, ma non valgono come criteri di ammissione al concorso».
8. L’ultimo periodo del comma 1 dell’articolo 109 del Codice è sostituito dal seguente: «Al vincitore del concorso, se in possesso dei requisiti previsti dal bando, è affidato l’incarico della progettazione definitiva ed esecutiva. L’incarico è affidato con procedura negoziata senza bando nel caso in cui il corrispettivo per le ulteriori attività di progettazione non sia già stato indicato nel bando di concorso».
Articolo 4 (Modifiche all’articolo 266 del Dpr 5 ottobre 2010, n. 207. Modalità di svolgimento delle gare)
1. Il comma 5 dell’articolo 266 del Dpr 5 ottobre 2010, n. 207 (Regolamento Appalti) è sostituito dal seguente:
5. I fattori ponderali da assegnare ai criteri di cui al comma 4 sono fissati dal bando di gara e possono variare:
- per il criterio a) da 20 a 30; - per il criterio b) da 50 a 70; - per il criterio c) da 5 a 15; - per il criterio d) da 0 a 5.
Articolo 5 (Incentivi ai privati)
1. Le Regioni possono prevedere normative incentivanti per i soggetti privati che ricorrono ai concorsi di progettazione per selezionare i progetti di realizzazione delle opere di nuova costruzione. Tra gli incentivi possono figurare bonus volumetrici, sconti sugli oneri urbanizzazione e procedure semplificate per l’ottenimento dei titoli abilitativi.
Articolo 6 (Giovani progettisti)
1. Presso il Ministero dei Beni Culturali è istituto un albo annuale dei giovani architetti, di età inferiore ai 40 anni, vincitori di concorsi di idee o di progettazione. L’attività e il profilo degli studi inseriti nell’albo viene pubblicizzata nel sito internet del Ministero. L’albo è a disposizione dei privati che possono utilizzarlo per organizzare consultazioni di professionisti ad invito.
Articolo 7 (Appalto integrato di progetto e lavori) 1. All’articolo 53 sono apportate le seguenti modifiche:
- al comma 2 le parole «di cui alle lettere b) e c) del presente comma» sono sostituite da «di cui alla lettera b) del presente comma»;
- la lettera c) del comma 2 è abrogata: - dopo il comma 2 è inserito il presente comma:
2-bis. La fattispecie di contratto prevista alle lettere b) del precedente comma sono possibili soltanto qualora:
1) Riguardino lavori di importo inferiore a 500.000 euro;
2) Riguardino lavori in cui la componente impiantistica o tecnologica incida per più del 60% del valore dell’opera;
3) Riguardino lavori di manutenzione, restauro e scavi archeologici; 4) Riguardino lavori di importo pari o superiore a 20 milioni di euro; - Il comma 3-bis è sostituito dal seguente:
3-bis. Per i contratti di cui al comma 2, lettera b) e nel caso in cui, ai sensi del comma 3, l’appaltatore si avvale di uno o più soggetti qualificati alla realizzazione del progetto la stazione appaltante deve indicare nel bando di gara le modalità per la corresponsione diretta al progettista della quota di compenso degli oneri di progettazione previa approvazione del progetto e previa presentazione dei relativi documenti fiscali del progettista.
Articolo 8 (Modifiche all’articolo 90 del Codice. Progettazione interna ed esterna alle amministrazioni aggiudicatrici in materia di lavori pubblici)
1. All’articolo 90 del Codice sono apportate le seguenti modifiche: - Al comma 1 sono abrogate le lettere a), b) e c); - Il comma 6 è così sostituito:
6. La redazione del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo nonché lo svolgimento di attività tecnico-amministrative connesse alla progettazione sono riservati ai soggetti di cui al comma 1 lettere d), e), f), f-bis), g) e h). Alle amministrazioni aggiudicatrici competono le attività di cui all’articolo 128.
Articolo 9 (Modifiche all’articolo 128 del Codice. Programmazione dei lavori pubblici) 1. All’articolo 128 del Codice è inserita la seguente modifica:
- al comma 2 dopo il terzo periodo è aggiunto il seguente periodo: «Per ogni opera inserita nel programma triennale le amministrazioni aggiudicatrici predispongono il Documento preliminare alla progettazione».
Articolo 10 (Sanzioni)
1. I funzionari delle amministrazioni che non utilizzano i concorsi come procedura preliminare alla realizzazione dell’opera, come previsto dall’articolo 3, comma 3, sono sottoposti alla sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra lo 0,5% e l’1% del valore dell’opera. L’Autorità di Vigilanza per i contratti pubblici di lavori servizi e forniture verifica il rispetto degli obblighi derivanti dall’articolo 3 e commina le relative sanzioni.
2. La mancata realizzazione di un progetto selezionato tramite concorso di progettazione configura la fattispecie di danno erariale sanzionabile dalla Corte dei Conti. L’ipotesi di danno erariale si configura anche nel caso in cui l’amministrazione decida di affidare lo sviluppo del progetto a un soggetto diverso dal vincitore del concorso di progettazione
Articolo 11 (Norme finali)
1. Per tutte le fattispecie non regolate dalla presente legge valgono le norme previste dal Dlgs 163/2006 e dal regolamento attuativo.
La proposta ha riscosso consensi: in un'intervista rilasciata al Sole 24 ore si è dichiarato favorevole l'arch. Renzo Piano, mentre l'Ordine degli Architetti PPC di Roma ha espresso - in una lettera pubblicata sul suo sito il proprio apprezzamento per l'iniziativa proponendo anche di concordare un incontro per supportarne l'azione in maniera concreta.
26 mar 2011
Il SAIE cerca giovani architetti
16 mar 2011
Parco Avventura ETNA, MILO (CT)
Sei percorsi di diversa difficoltà, 3 per adulti e 2 per bambini e ragazzi, uno per i più piccini. Casa sull'albero, parete d'arrampicata, tree climbing, area pic-nic, punto ristoro e punto di partenza per le attività outdoor sul vulcano più alto d'europa.
Per info: info@etnaadventure.it
oppure
Facebook: http://www.facebook.com/group.php?gid=130625180308386&ref=mf
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20 (Sabato, Domenica e Festivi compresi).
6 mar 2011
CO.GA.CT. "Coordinamento Giovani Architetti Catania", articolo tratto da LA SICILIA del 5 marzo 2011
5 mar 2011
Nasce il Coordinamento Giovani Architetti Catania
CATANIA – Si chiama Co.G.A. Ct – acronimo di Coordinamento Giovani Architetti Catania – ed è letteralmente “figlio” dell’Ordine etneo degli Architetti, dell’attenzione, della fiducia e della speranza che i suoi professionisti affermati e veterani rivolgono alle nuove generazioni che intraprendono questa carriera.
Un network di professionisti under 40, appena nato ma già in grado di correre verso traguardi importanti: creare reti con altri ordini professionali e associazioni di categoria; promuovere l’architettura contemporanea siciliana, che possa arricchire il patrimonio dell’Isola; realizzare uno spazio multimediale dedicato al dialogo tra le risorse intellettuali e le energie operative, favorendo lo scambio di esperienze professionali, esigenze e contributi.
IL MANIFESTO - La costituzione ufficiale del Coordinamento è avvenuta tramite la sottoscrizione da parte dei giovani professionisti del “Manifesto” programmatico – redatto dai due delegati dell’Ordine alle politiche giovanili, Simona Mazzeo e Fabrizio Russo, in collaborazione con tanti altri giovani colleghi – che esordisce con spinosi interrogativi («Che ruolo ha oggi la figura dell’Architetto nella complessa società contemporanea e in particolare nella nostra isola? In che modo la sensibilità culturale che lo distingue e la capacità di osservare criticamente le trasformazioni del territorio può contribuire al miglioramento della qualità di vita dei siciliani?») ma conclude con concrete risposte: confrontarsi in maniera costruttiva con i colleghi dell’estero, dare vita a una bacheca lavoro, collaborare con l’Ordine per la creazione di un database della documentazione urbanistica del territorio provinciale, realizzare un archivio delle tesi di laurea per non perdere nel tempo l’importanza di questi studi, pubblicare una raccolta delle opere e dei progetti dei giovani studi più meritevoli della Sicilia, organizzare visite guidate in cantiere, incentivare concorsi di architettura e bandi di gara, accogliere i nuovi iscritti con riunioni che facilitino l’inserimento nelle attività dell’Ordine, monitorare le problematiche del mercato del lavoro e promuovere nuove strategie. E molte altre attività già avviate, che potranno essere potenziate grazie all’apporto del nuovo gruppo di coordinamento.
«Per inserire attivamente i nuovi iscritti all'interno della categoria professionale – dichiara il presidente degli Architetti catanesi Luigi Longhitano – l’Ordine si propone come strumento per amplificare la voce corale dei propri giovani. L’idea di fondare un gruppo operativo di colleghi nasce proprio dalla volontà di raccogliere le nuove energie positive».
«Obiettivo principale del Coordinamento – concludono i coordinatori Simona Mazzeo e Fabrizio Russo – è quello di catalizzare nuove energie e creare nuove sinergie con l’Ordine di Catania affinché la professionalità dell’architetto torni ad essere protagonista dello scenario socio-culturale: quanto migliori saranno i contributi che daremo, tanto più contribuiremo ad arricchire la dimensione collettiva di tutti, contrastando quell’inerzia che spesso l’architettura soffre nella nostra dimensione locale».
tratto da: IPress
4 mar 2011
TREMATE, TREMATE, LE DONNE SON TORNATE!
In un post pubblicato nel 2008, ci chiedevamo un po’ provocatoriamente “che fine ha fatto la donna architetto?”. Adesso, a distanza di ben due anni e mezzo, è stato presentato un progetto davvero interessante per promuovere momenti di riflessione che non siano fini a se stessi, bensì propulsori di una serie di attività che mettono la donna architetto al centro della scena.
Dall’8 al 12 marzo, infatti, il comitato organizzatore della “Città delle donne” e l’Associazione culturale ArteAlta hanno realizzato la “I edizione della Biennale delle artiste del Mediterraneo” privilegiando il punto di vista femminile e dedicando questo primo evento proprio all’architettura. “Donne e architettura: 8 donne per ∞” è il titolo della serie di attività in cui l’8 è il fil rouge che lega tutto: 8 location (Ali Terme, Forza d’Agro, Gallodoro, Giardini Naxos, Letojanni, Mongiuffi Melia, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo, Savoca), 8 paesi ospiti (Algeria, Egitto, Grecia, Libano, Malta, Marocco, Spagna, Tunisia), 8 donne architetto del Mediterraneo, 8 donne capogruppo, 8 giornaliste … e poi l’8 diventa ∞, quasi a voler includere idealmente ogni donna nei suoi molteplici ruoli.
Per il resto del post vai su Italian Geek.
1 mar 2011
Aerial Tramways 04 marzo 2011
Vi segnaliamo un interessante Convegno dal titolo:
AERIAL TRAMWAYS, per il riassetto e la riqualificazione urbano-territoriale.
Infrastrutture innovative per l'intermodalità nell'area metropolitana tra Catania e l'Etna.
AERIAL TRAMWAYS
Venerdì 4 MARZO 2011
sede Ordine Architetti, largo Paisiello 5, Catania
ore 17,00
saluti e apertura dei lavori
Luigi Longhitano
presidente dell’ordine degli architetti p.p.c. della provincia di catania
Carlotta Reitano
presidente fondazione dell’ordine degli architetti p.p.c. della provincia di catania
ore 17,30
relazione
Maurizio Spina
docente di urbanistica, dipartimento di architettura, università degli studi di catania.
ore 18,30
dibattito