22 nov 2011
Fare l'architetto oggi, un indagine a Torino
Per Riccardo Bedrone presidente dell’Ordine di Torino siamo «un Paese di santi, navigatori e architetti». «Ci sono troppi studenti in facoltà - dice ancora senza metafore -. La prima grande esplosione ci fu negli Anni Settanta, poi il disastro l’ha compiuto la riforma del tre più due, che non ha funzionato, solo l’uno per cento si ferma ai tre anni. Le lauree magistrali sono state specializzate, ma solo quella in architettura ha sbocchi professionali completi. La riforma non è servita».
Comunque tutti gli intervistati, il campione era di 374 - rappresentativo - cioè scelti con cura e iscritti all’Ordine, non tornerebbe indietro. «Si deve iniziare con paletti all’università - insiste Bedrone -, tutti stimano i bocconiani, ma ogni anno alla Bocconi se ne laureano poche decine». Tornando alle cifre: nove su dieci lavorano a tempo pieno, più di 30 ore settimanali, oltre un terzo ha un incarico di lavoro più pesante fino a 45 ore. Nell’edilizia residenziale lavora la maggior parte degli intervistati, il 38,5%. «E accade spesso che architetti che si sono laureati bene finiscono a fare certificazione energetica - dice Bedrone - . Che senso ha che ci si prepari a progettare? Sono delusi da ciò che gli offre la vita a 40 anni: 1500 euro al mese, un precariato continuo».
Qualificare la professione è responsabilità dell’Ordine, lo dice Rocco Curto, Preside II Facoltà di Architettura. «Abbiamo già messo un limite alle iscrizioni che si sono ridotte da 750 a seicento. Ma la soluzione non è ridurre gli studenti altrimenti daremmo ragione alla Gelmini: poche risorse, poco lavoro, chiudiamo le università». Per Bedrone il mercato del lavoro non può assorbire più di 150 architetti l’anno. «Il problema è anche l’accesso alla pubblica amministrazione e la qualificazione della professione che tocca all’Ordine - ribatte Curto -. L’Ordine deve investire anche nella comunicazione e nella formazione perenne».
«Comunicazione» anche per frenare la cannibalizzazione da parte di altre professioni - qui sono d’accordo Bedrone e Curto sulle troppe «infiltrazioni» dei geometri - far comprendere alle persone che il progetto dell’architetto «se da una parte è un costo - dice il rettore - dall’altra ti porta a risparmiare su molti aspetti dell’edilizia». Ma l’edilizia non può essere l’unico sbocco secondo il docente, si deve pensare all’impegno dei giovani per esempio per il recupero dei beni architettonici. E infine «dobbiamo trovare soluzioni - chiude Bedrone - per non creare più architetti che costruiscono e architetti di carta». E’ solo un’estrema sintesi della poderosa indagine che l’Ordine degli Architetti ha commissionato proprio per conoscere quali sono le condizioni dei giovani architetti torinesi, che sono ben 6800. I professionisti intervistati sono under 40, l’indagine è stata curata da Network 4t e coordinata da Luca Davico e segue quella del ‘97 che già dava segnali poco incoraggianti. Ma la «bolla» speculativa sull’edilizia non aveva ancora portato al disastro di oggi, ed evidenziato un’anomalia tutta italiana: c’è un architetto ogni 400 abitanti «ma la sensazione è che le persone alla fine si rivolgano a una pletora di altre figure professionali meno qualificate, perché l’architetto è visto come troppo costoso».
Per Riccardo Bedrone presidente dell’Ordine di Torino siamo «un Paese di santi, navigatori e architetti». «Ci sono troppi studenti in facoltà - dice ancora senza metafore -. La prima grande esplosione ci fu negli Anni Settanta, poi il disastro l’ha compiuto la riforma del tre più due, che non ha funzionato, solo l’uno per cento si ferma ai tre anni. Le lauree magistrali sono state specializzate, ma solo quella in architettura ha sbocchi professionali completi. La riforma non è servita».
Comunque tutti gli intervistati, il campione era di 374 - rappresentativo - cioè scelti con cura e iscritti all’Ordine, non tornerebbe indietro. «Si deve iniziare con paletti all’università - insiste Bedrone -, tutti stimano i bocconiani, ma ogni anno alla Bocconi se ne laureano poche decine». Tornando alle cifre: nove su dieci lavorano a tempo pieno, più di 30 ore settimanali, oltre un terzo ha un incarico di lavoro più pesante fino a 45 ore. Nell’edilizia residenziale lavora la maggior parte degli intervistati, il 38,5%. «E accade spesso che architetti che si sono laureati bene finiscono a fare certificazione energetica - dice Bedrone - . Che senso ha che ci si prepari a progettare? Sono delusi da ciò che gli offre la vita a 40 anni: 1500 euro al mese, un precariato continuo».
Qualificare la professione è responsabilità dell’Ordine, lo dice Rocco Curto, Preside II Facoltà di Architettura. «Abbiamo già messo un limite alle iscrizioni che si sono ridotte da 750 a seicento. Ma la soluzione non è ridurre gli studenti altrimenti daremmo ragione alla Gelmini: poche risorse, poco lavoro, chiudiamo le università». Per Bedrone il mercato del lavoro non può assorbire più di 150 architetti l’anno. «Il problema è anche l’accesso alla pubblica amministrazione e la qualificazione della professione che tocca all’Ordine - ribatte Curto -. L’Ordine deve investire anche nella comunicazione e nella formazione perenne».
«Comunicazione» anche per frenare la cannibalizzazione da parte di altre professioni - qui sono d’accordo Bedrone e Curto sulle troppe «infiltrazioni» dei geometri - far comprendere alle persone che il progetto dell’architetto «se da una parte è un costo - dice il rettore - dall’altra ti porta a risparmiare su molti aspetti dell’edilizia». Ma l’edilizia non può essere l’unico sbocco secondo il docente, si deve pensare all’impegno dei giovani per esempio per il recupero dei beni architettonici. E infine «dobbiamo trovare soluzioni - chiude Bedrone - per non creare più architetti che costruiscono e architetti di carta». ndi al limite della decenza, di delusioni e amarezze.
4 nov 2011
Art in Tavola 2011 - TORINO


95041 Caltagirone
tel. 0933.24427
www.improntabarre.it
28 ott 2011
A Catania il 5 novembre gli Studi Cucinella, Zucchi e OBR, ospiti del convegno "RUV Riqualificazione Urbana Verde"

- Cino Zucchi Associati (Arch. Andrea Viganò, socio Zucchi&Partner)
- OBR, Open Building Research (Arch. Tommaso Principi)
- Mario Cucinella Architetti (Arch. Michele Olivieri - project leader)

10 ott 2011
Nasce Archi LIVE - Architettura dal Vivo


Marco Maria Sambo (Direttore), Luca Marinelli (Vicedirettore, Direttore artistico di numerose rubriche e Coordinatore delle fasi di Montaggio), Andrea Morales (Autore della Grafica e delle Sigle, Responsabile Montaggio del Format), Giovanna Solito, Claudia Alessandro, Elisabetta Matzeu, Laura Corvino (Comunicazione, Sponsor).
5 ott 2011
8OTTOBRE MUSEI "FREE" PER LA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO "AMACI"

AMACI ha scelto l’8 ottobre 2011 per il grande evento dedicato all’arte contemporanea: la Giornata del Contemporaneo, quest’anno alla sua Settima edizione.
Porte aperte gratuitamente in ogni angolo del Paese, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze. Un programma multiforme che regalerà al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea.
sul sito web AMACI le località che ospitano l'iniziativa divise per regione.
Segnalo interessanti quelle a Catania presso Palazzo Valle alla Fondazione PUGLISI Cosentino, come anche a NUORO al Museo MAN.
Ecco l'invito della Didattica di Palazzo Valle
"In occasione della VII Giornata del Contemporaneo chiunque vorrà potrà visitare le mostre in corso alla Fondazione Puglisi Cosentino: Carla Accardi, esposizione permanente fino al 10 giugno 2012 a cura di Luca Massimo Barbero, e Bosco d’amore. Omaggio a Renato Guttuso a cura di Nextl’Ink, aperta fino al 5 novembre 2011.
Sabato 8 ottobre 2011, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20, ingresso gratuito, con la possibilità di due visite guidate dagli stagisti della Sezione Didattica della Fondazione alle ore 10 e alle ore 17 . Si potrà partecipare prenotandosi ainumeri 095 7159378 e 3405082205, o mandando una e-mail a didattica@fondazionepuglisicosentino.it .
Per gli appassionati, alle ore 11 la Sezione Didattica ospiterà nei suoi spazi la proiezione di alcune immagini delle più importanti realtà del contemporaneo in Sicilia, selezionate e commentate da Ornella Fazzina, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, che la scorsa primavera ha pubblicato un testo impegnato su questi temi, già diventato fondamentale per gli studiosi, Spazi del contemporaneo in Sicilia. Nuove realtà per l’arte del presente, edito da Lettera Ventidue".
nella foto un'opera di Jackson Pollock, protagonista di un cortometraggio al MAN di NUORO
16 set 2011
Palazzo Valle : un omaggio-evento a Guttuso apre domani la stagione museale

A Catania l'omaggio/tributo a Renato Guttuso. Dal 17 settembre (vernice h.18) presso Palazzo Valle Fondazione Puglisi Cosentino. La redazione di Nextl'ink ha prodotto, nel mese di febbraio 2011, uno speciale monografico incentrato sul tema “Il Bosco d'amore", dal quale nasce l'omonimo evento che vede coinvolte diverse professionalità dell'arte.
Incipit visivo: la grande opera " Il bosco d'amore" che Renato Guttuso dipinse negli anni 80. Per l'occasione sono stati invitati pittori, scultori, poeti e prosatori siciliani e italiani a confrontarsi col tema generando un vero e proprio dialogo tra visioni e parole in
un gioco sinuoso tra le parti. L'evento prevede una mostra con opere dei 26 artisti (pittori e scultori) invitati ad aderire al progetto con
opere coerenti al tema e di vario formato ed alle quali saranno accostate, anche in occasione dell'anniversario
del centenario della nascita del Maestro di Bagheria, tre opere guttusiane.
L'allestimento prevederà anche l'esposizione dei testi in prosa e dei componimenti poetici in serrato dialogo con le opere esposte e restituiti in chiave performativa attraverso voci e suoni; i letterati protagonisti sono:
Giuseppe Bella, Carmelo Causale, Vincenzo Crapio, Francesco Nicolosi Fazio, Angelo Scandurra,
Maurizio Scibilia, Stefano Strazzabosco.
La sede che ospiterà l'evento sarà il prestigioso Palazzo Valle - Fondazione Puglisi Cosentino, di Catania, dal 17 settembre al 5 novembre 2011.
l'opera di Guttuso
http://pieromontana.splinder.com/post/22375734/bosco-damorerecensione-di-piero-montana-dellopera-pittorica-di-guttuso-e-lettera-del-maestro-a-montana
info Fondazione Puglisi Cosentino
http://www.fondazionepuglisicosentino.it/Contatti.aspx
10 set 2011
ACHILLE BENITO OLIVA CONTROCORRENTE SULLO START DELL'ARTE CONTEMPORANEA
">video( da minuto2,15)
4 set 2011
“INTERSECTIONS”: «PROPOSTE URBANE VALIDE PER IL PIANO REGOLATORE»

Dal 4 al 10 settembre 2011, Palazzo Platamone - Catania
“INTERSECTIONS”: «PROPOSTE URBANE VALIDE PER IL PIANO REGOLATORE»
Il sindaco Stancanelli è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione
dell’evento organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione degli Architetti
CATANIA – «Le proposte di trasformazione urbana nate nell’ambito del workshop “Intersections” saranno ufficialmente considerate nel nuovo Piano regolatore di Catania: dai sette progetti, già pronti, per lo sviluppo della metropolitana agli studi sul waterfront che saranno elaborati la prossima settimana. L’Amministrazione etnea trae dai preziosi suggerimenti dell’Ordine e della Fondazione degli Architetti – organizzatori dell’evento - contributi concreti al rinnovamento della città di Catania. Quest’iniziativa dimostra apertamente il dialogo tra le istituzioni e le categorie professionali che lavorano insieme per la crescita del territorio». Il sindaco del capoluogo etneo Raffaele Stancanelli ha manifestato – durante la conferenza stampa di questa mattina tenutasi al Palazzo degli Elefanti – il proprio apprezzamento per il laboratorio didattico-scientifico che dal 4 al 10 settembre riunirà a Palazzo Platamone architetti di fama mondiale e giovani professionisti provenienti dall’Europa e dal resto d’Italia per progettare il futuro della Catania che si affaccia sul mare.
«La nostra città si sta interrogando sui cambiamenti che l’attendono, e noi vogliamo dare le migliori risposte architettoniche – ha affermato il presidente dell’Ordine degli Architetti Luigi Longhitano – per questo oggi abbiamo consegnato al sindaco le planimetrie e le carte dei progetti nati durante la scorsa edizione del workshop dedicata al tema “Dalla metro alla metropoli”».
Quest’anno invece “Intersections” – in collaborazione con l’Autorità Portuale e l’Università di Catania - approfondirà aree e progetti che vedono al centro del dibattito le “intersezioni” tra la linea di costa e il tessuto urbano, viste come luoghi di possibile trasformazione cittadina.
«Per secoli la storia di Catania ha prediletto lo sviluppo delle “linee di terra” – ha aggiunto Longhitano - oggi invece si apre una serie di opportunità per ripensare il tema della “città di mare”, a partire dall’idea che se un progetto unico può essere un orizzonte incerto, un progetto unitario è più facilmente raggiungibile approfondendo i singoli nodi».
«Verranno studiate in particolare sei aree – ha spiegato il presidente della Fondazione Carlotta Reitano – ciascuna corrisponde a una porta di attraversamento tra il mare e la città: Ognina, Nettuno, Europa, Proserpina, Armisi, Acquicella. Queste rappresentano la giusta cornice entro cui collocare ragionamenti seriali e puntuali sulla questione del limite del mare. Il nostro obiettivo quindi è orientare alla promozione e diffusione dei valori della qualità dell’architettura e del patrimonio del contemporaneo, anche attraverso conferenze, master class, mostre, e la preziosa serata del Pecha Kucha Night, una formula innovativa per condividere le idee».
Ha concluso la conferenza stampa – a cui era presente anche l’assessore comunale alle Attività produttive Franz Cannizzo – il segretario della Fondazione Vincenzo Giusti che ha definito “Intersections” «la punta di diamante» dell’ampio calendario di eventi chiamato “Catania Urbs Clarissima”, dall’appellativo della città in una famosa stampa prospettica cinquecentesca.
Il workshop vanta la partecipazione di importanti autorità nel campo dell’architettura che guideranno i team di progetto: Piero Bruno (Berlin); Carlo Palazzolo (Venezia); Gonçalo Byrne (Lisboa); Gianfranco Gianfriddo (Siracusa); Giacomo Leone (Catania; Giovanni Leone (Venezia); João Nunes (Lisboa); Nicola Piazza (Palermo); Martin Ostermann (Berlin); Roberto Forte e Andrea Guardo (Catania); Luigi Snozzi (Locarno); Emanuele Fidone (Siracusa). Il Comitato scientifico invece è composto da: Vincenzo Giusti, Salvatore Gozzo, Eva Grillo, Luigi Pellegrino, Carlotta Reitano, Chiara Rizzica.
2 settembre 2011
(fonte IPRESS)
30 ago 2011
Spazi Contemporanei in lutto per la morte dell'architetto Gaetano Pappalardo
