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Prouvé iniziò a lavorare in qualità di fabbro ferraio, dunque con una conoscenza acquisita sull'esperienza e attraverso la continua ripetizione e la copiatura. Preferì a tutto la lamiera sottile, piegata e stampata, plasmata e smussata.
Di grande effetto, secondo me, i modelli e i prototipi che, esposti in pochi metri quadri della sala, fanno dell'oggetto e del particolare costruttivo una vera "poesia". Sedie, poltrone, tavole, scrivanie, banchi di scuola, letti e lampade, bizzarri elementi architettonici da lui ideati, e numerosi modelli di architetture post industriali. In mostra i pezzi più importanti realizzati dal francese, tra cui un raro esemplare della poltrona reclinabile Grand Repos del 1930.
La mostra attuale è in realtà rivisitata e ampliata rispetto alla stessa tenutasi l'anno scorso nella Mairie di Boulogne-Billancourt, a Parigi.
Di grande effetto, secondo me, i modelli e i prototipi che, esposti in pochi metri quadri della sala, fanno dell'oggetto e del particolare costruttivo una vera "poesia". Sedie, poltrone, tavole, scrivanie, banchi di scuola, letti e lampade, bizzarri elementi architettonici da lui ideati, e numerosi modelli di architetture post industriali. In mostra i pezzi più importanti realizzati dal francese, tra cui un raro esemplare della poltrona reclinabile Grand Repos del 1930.
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La mostra attuale è in realtà rivisitata e ampliata rispetto alla stessa tenutasi l'anno scorso nella Mairie di Boulogne-Billancourt, a Parigi.
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