11 dic 2008

Quasi quasi prendo l'autobus... (2)












Sono passati 5 mesi dalla pubblicazione del post sulla stazione-capolinea di Caceres e dagli accorati commenti che ne sono seguiti, ed ecco un'altro esempio di come un buon progetto di architettura possa trasformare una "pensilina di attesa" posta al centro di uno snodo per una linea di autobus locali, in un'opera d'arte a scala urbana (!) meta di apposite visite da turisti (non solo architetti) di tutto il mondo.

E' avvenuto nel 2003 nel piazzale dinanzi l’ospedale di Hoofddorp nel nord ovest dell’Olanda, dove lo studio di architettura olandese Nio Architecten di Maurice Nio ha realizzato qualla che alcuni chiamano "the amazing whale" a causa della sua forma che ricorda (con una buona immagiazione) la sagoma di una balena.
La struttura è realizzato completamente in schiuma di polistirene ed è la più grande struttura del mondo in materiale sintetico (lunga 50 metri, larga 10 e alta 5). Si è reso necessario l’utilizzo di un apposito sistema costruttivo attraverso la creazione in stabilimento delle parti finite, poi assemblate in cantiere, uniformate e levigate allo scopo di ottenere un unico oggetto.
Una mano di colore su tutta la superficie e la scultura cambia il volto della piazza.
Ovviamente la sua forma fluida totalmente "anticonvenzionale" ha diviso l'opinione pubblica (più quella italiana che quella nord-europea) e posso già immaginare i commenti di alcuni nostri lettori; ciò malgrado ritengo che esperimenti come questo abbiano una tale capacità di "rompere gli schemi" che magari, persino dopo le ricuciture della mediocrità, qualche frattura rimarrà pur sempre aperta.







1 commento:

Pietro Pagliardini ha detto...

Fabrizio, questa volta il tuo più affezionato e critico lettore antichista, conservatore, reazionario e anche papista ti deluderà perchè, da quello che dicono le foto, che vanno sempre prese con la necessaria cautela, a me quel progetto non scandalizza affatto.
Per due motivi tra loro strettamente collegati:
- si tratta di pensilina per autobus, quindi di oggetto di puro design, che può essere valutata per la sua forma, a prescindere. E' un oggetto chiuso in sè stesso, solo un pò più grande del solito.
- il luogo in cui si inserisce, che tu chiami un pò impropriamente piazza, sembra in realtà uno slargo lungo una strada di scorrimento, circondato da verde e da edifici che, da quel poco che si vede, non sono vicinissimi e non hanno comunque molto da soffrire dalla presenza di questa struttura.

E poi siamo in Olanda, tutto è permesso in Olanda, anche l'eutanasia, l'eugenetica e tra poco la pedofilia, figuriamoci se questa sinuosa forma può fare danni. Scherzo, ovviamente, ma l'oggetto mi sembra molto provvisorio e gli olandesi hanno denaro in abbondanza, beati loro, per permetterselo.

Vuoi sapere se mi piace? Mi interessa, questo sì, ma a me le forme molli e ameboidi piacciono poco. Mi preoccupo quando la Hadid fa di questi oggetti, li chiama edifici e li mette ovunque. E mi preoccupano i suoi emuli, come questi qui, se dovessero fare case in questo modo.
Saluti
Pietro