21 giu 2009

Architettura e Cinema: La fonte meravigliosa


Circa sessanta (dico 60!) anni fà veniva girato il film "La fonte meavigliosa" dal regista King Vidor tratto da un romanzo di Ayn Rand che ne scrisse anche la sceneggiatura. E' la storia di un architetto che lotta per realizzare i suoi progetti caatterizzati da una forte spinta contemporanea contro il classicismo e la mediocrità dilagante della colta società americana che crede che gli stilemi del passato possano essere gli unici riferimenti architettonici in grado di attibuire "tono" ed "eleganza" agli edifici. Il protagonista (Gary Cooper), consapevole del ruolo sociale e culturale dell'Architetto, persegue la propria missione per l'affermazione delle proprie idee, spesso incomprse e sottovalutate, grazie ad una profonda fiducia che l'architetura contemporanea possa affermarsi solo se priva di compromessi anche a costo di generare (inizialmente) l'orrore ed il disgusto di una collettività mediocre che vuole schiacciarlo.

Ho visto questo film per la prima volta solo di recente e ne sono rimasto veramente affascinato. Per ore mi ha lasciato una sensazione mista... tra ammirazione per il modo diretto e privo di metafore per sviluppare il tema, e sfiducia perche dopo sessant'anni mi sembra che non sia cambiato molto. E' un film da mostrare a scuola, nelle facoltà di Architettura, e anche presso gli ordini e gli studi professionali...
Nel link di seguito un brano finale del film: il processo all'Architetto Rork accusato di aver deliberatamente distrutto un edificio da lui progettato in quanto le modifiche imposte successivamete per adeguare l'opera (troppo innovativa) a canoni più tradizionali e classicheggianti che ne avrebbero snaturato i principi creativi.

1 commento:

PEJA ha detto...

Cambiano i tempi, ma non i vizi...
Comunque quel film è veramente stupendo, oltre al fatto che provo profonda empatia verso i soggetti, ma anche tutto il resto (sceneggiatura, scenografia, e tutto il resto) è reso magistralmente...