Qualche giorno fa alla Radio ho sentito parlare di architettura. La cosa mi e' sembrata tanto incredibile che ne conservo ancora il ricordo (un programma nazionale che parla di architettura, devo essere pazzi! pensavo)
Umberto Broccoli raccontava la vita dell'architetto tedesco Ludwig Mies Van der Roche.
Ed erano cosi' straordinarie le citazioni del BAUKUNST UND ZEITWILLE di Mies, che le ho conservate nella mia memoria (la radio spesso e' meglio della televisione).
Diceva Mies: L'Architettura e' sempre volonta di un'epoca tradotta in spazio, nient'altro. Fino a quando questa semplice verita' non sara' chiaramente riconosciuta, la battaglia per porre le basi di una nuova architettura non potra' essere condotta con fermezza e con forza efficaci; fino ad allora si dovra' restare in un caos di forze che agiscono disordinatamente. Percio' la quastione dell'essenza dell'architettura e' d'importanza decisiva. si dovra' capire che ogni architettura e' legata al suo tempo e puo' manifestarsi soltanto in compiti vitali, impiegando gli strumenti del suo tempo. E' sempre stato cosi'.
MIES e' piu' contemporaneo di molti altri architetti dei tempi nostri.
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