29 nov 2008
Quando cemento e natura vanno d'accordo...
Cemento e natura non vanno d'accordo? Non sono d'accordo! O almeno non lo accetto come luogo comune. Al di là degli effetti del cemento in termini di emissioni di CO2 e di alcuni cementi osmotici che, al contrario, riducono le emissioni di Azoto, non accetto il luogo comune cemento=brutto oppure l'antitesi cemento-natura.
Parliamo in questa sede del cemento come materiale plasmabile in grado di generare forme e spazi in cui l'uomo vive o lavora. Guardate questa casa.... (per leggere il resto del post clicca su "read more")
Non ho trovato nè l'autore nè il luogo di realizzazione ma per ora ci facciamo bastare queste splendide foto. Quello che è certo è che si tratta di una residenza in mezzo ad una foresta, perfettamente inegrata con la natura. Tutta la struttura tubolare è in cemento. Altri materiali prevalenti sono il legno ed il vetro. Col tempo, gli alberi ricopriranno la casa e l'integrazione cemento-natura sarà totale. Mai fidarsi dei luoghi comuni.
Adesso sono arrivate le quote rose anche nei concorsi di architettura
A conferma che le donne rivestono un ruolo marginale nella professione e che Eleonora nel suo post non andava lontano dalla verita', arriva da Milano un concorso destinato a sole donne, l'organizza AreaDeClic (www.areadeclic.com)
Dal Bando si evince che il concorso di design e'ideato con lo scopo di dare visibilità alla creatività femminile al servizio dell'industria e che e' "riservato" alle studentesse delle Facoltà di Design e alle professioniste.
Riservato, appunto, come sono le riserve degli Indiani d'America, forse si doveva arrivare a questo per aver maggiore visibilita' alle donne? La risposta e' ardua... in questa logica si potrebbero organizzare concorsi per categorie: uomini, scapoli, ammogliati ecc.. .
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26 nov 2008
"Architettura Contemporanea in Sicilia"
Oggi alle ore 17,00 presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Palermo si terrà la presentazione del libro di Maurizio Oddo “Architettura Contemporanea
in Sicilia”, la prima guida sulle opere di architettura contemporanea realizzate in Sicilia negli ultimi decenni.
All'evento interverranno gli archh. Attilio Milan e Antonino Polizzi in qualità di rappresentanti dell'Ordine degli Architetti di Palermo, l'arch. Fausto Spagna
in qualità di Direttore del DARC Sicilia, l'arch Franco Purini e l'arch. Cesare Ajroldi.
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22 nov 2008
Domus Contemporanea a Catania
Oggi a Catania alle ore 18 presso il Caffe' Libreria Tertulia verra' presentata la mostra Domus Contemporanea. Saranno presenti Toni Licciardello, in qualita' di Presidente dell'Ordine, Claudio Montaudo e Stefano Casciani che hanno curato la mostra, e gli architetti Gambardella, Dominic, Lissoni e Grafton, unici assenti annunciati Fuksas e Stevens.
Terminata la Presentazione gli intervenuti si sposteranno presso gli spazi della Galleria Arte Moderna delle Ciminiere dove dal 22 novembre fino al 15 Dicembre sara' possibile visitare le opere dei 6 Architetti e comprendere come essi intendo lo spazio domestico contemporaneo.
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Terminata la Presentazione gli intervenuti si sposteranno presso gli spazi della Galleria Arte Moderna delle Ciminiere dove dal 22 novembre fino al 15 Dicembre sara' possibile visitare le opere dei 6 Architetti e comprendere come essi intendo lo spazio domestico contemporaneo.
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Residenze contemporanee... in Perù.
Ancora un esempio di architettura contemporanea in Sud America. Questa volta siamo sulla spiaggia di "Las Arenas" a irca 100 km da Lima in Perù. L'autore è l'Architetto Javier Artadì che oltre a questa "Casa de Playa", ha realizzato diverse residenze, tutte estremamete caratterizzate dal medesimo stile con volumi asciutti, geometrie molto definite e la tendenza a muovere gli spazi intorno a punti di vista privilegiati che "incorniciano" il paesaggio circostante proiettandolo all'interno dell'edificio. per leggere l'intero articolo clicca su "read more")
L'intero edificio è sollevato dal livello del terreno. Ciò enfatizza l'idea di leggerezza e sicuramente favorisce l'isolamento dall'umidità della spiaggia. Il concetto è quello della "scatola" i cui spigoli sono tutti ben visibili sia dall'interno che dall'esterno. Ma è una scatola aperta ... o meglio ritagliata; La mancanza di una parete, o di una porzione di tetto, rafforza il rapporto tra l'edificio e l'ambiente ed evidenzia il vero elmento unificatore tra spazi esterni ed interni: la luce.
Insisto nel sostenere che il Sud America continuerà a sorprenderci. Pochi architetti, ma bravi, si stanno facendo conoscere a livello internazionale grazie ad opere semplici, efficaci, non eccessivamente costose. Staremo a vedere...
Studio Javier Artadì Arquitectos
foto di Alexander Kornhuber.
14 nov 2008
Piazza Duomo senza Duomo
12 nov 2008
Corso per la Certificazione Energetica degli edifici
A Gennaio inizierà, il corso organizzato dall'I.N.B.Ar. Catania sulla Certificazione energetica degli edifici.
Il superamento del corso (30 ore di lezioni), riconosciuto da SACERT (Ente che certifica le competenze dei Tecnici Certificatori Energetici degli edifici), permetterà da un lato di ottenere titolo curriculare per l'inserimento nell'apposito Elenco Nazionale Esperti in Bioarchitettura® e dall'altro consentirà l’iscrizione nell’Elenco dei Tecnici Certificatori Accreditati Sacert.
Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 15 dicembre 2008 l'attuazione in 4 incontri full immersion avrà luogo a gennaio 2009 presso l'Ordine degli Architetti P. P. C. di Catania per le pre-iscrizioni trasmettere domanda di ammissione via fax
(vedi dossier allegato 1-2-3) o contattando la segreteria dell'I.N.B.Ar. 095.7412199.
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7 nov 2008
Una clinica per bambini a San Paolo (Brasile)
Da un pò di tempo a questa parte ho notato che stanno venendo sempre più alla ribalta alcuni giovani (e meno giovani) architetti sud-americani. Mi sono chiesto se è un effetto della globalizzazione (visto che il sudamerica non ha avuto un ruolo di particolare rilievo nell'architettura degli ultimi cinquant'anni) o se vi siano particolari condizioni legislative/culturali/economiche favorevoli alla realizzazione di opere di architettura contemporanea.
Non ho ancora una risposta ma cercherò di trovarla. Nel frattempo vi segnalo un'opera di Marcio Kogan che ha ricevuto un Premio Speciale destinato anche alla committente, la Dott.ssa Psicologa Christine Bruder, che gli ha commissionato il progetto per questa clinica per bambini: La "Primetime child development nursery" realizzata a San Paolo (Brasile).
Il Primetime Child Development è un progetto pionieristico nella cultura brasiliana perchè ha un programma educativo molto innovativo fondato sulle relazioni umane e affettive tra gli educatori e i bambini, di età compresa tra gli zero e i tre anni. Stimolare attraverso l’emozione le capacità personali e di interazione dei bambini in un ambiente sicuro è stato lo scopo del lavoro. L’uso di materiali naturali e divertenti, come il pavimento soffice, l’applicazione dell’ergonomia, l’uso di rampe per la circolazione, il controllo della qualità dell’aria, dell’acqua, della luce e dei colori sono stati calibrati per offrire una ricchezza di contesto entro cui adulti e bambini possano dialogare secondo diversificati codici di linguaggio in libertà senza barriere fisiche o psicologiche.
Progetto: Marcio Kogan, Studio MK 27, Lair Reis and Diana Radomysler
Il Primetime Child Development è un progetto pionieristico nella cultura brasiliana perchè ha un programma educativo molto innovativo fondato sulle relazioni umane e affettive tra gli educatori e i bambini, di età compresa tra gli zero e i tre anni. Stimolare attraverso l’emozione le capacità personali e di interazione dei bambini in un ambiente sicuro è stato lo scopo del lavoro. L’uso di materiali naturali e divertenti, come il pavimento soffice, l’applicazione dell’ergonomia, l’uso di rampe per la circolazione, il controllo della qualità dell’aria, dell’acqua, della luce e dei colori sono stati calibrati per offrire una ricchezza di contesto entro cui adulti e bambini possano dialogare secondo diversificati codici di linguaggio in libertà senza barriere fisiche o psicologiche.
Progetto: Marcio Kogan, Studio MK 27, Lair Reis and Diana Radomysler
5 nov 2008
Illuminazione LED
In tempi di crisi economica e con i prezzi dell'energia elettrica in continuo aumento, si avverte la necessità di dotarsi di apparecchiature che consentano di svolgere le loro funzioni con una minore richiesta di energia. Una delle voci che pesa molto sui bilanci dei vari enti è quella dell'energia elettrica necessaria a far funzionare l'illuminazione pubblica. Una prima soluzione fu ricercata nell'integrare i corpi illuminanti con pannelli fotovoltaici. Ma le esigenze di design e le difficoltà legate all'orientamento e alla gestione della messa in rete di "tanti piccoli impianti" ha fatto ben presto tramontare questo tipo di tecnologia. Oggi la strada sembra tracciata: tutte le aziende che producono apparecchi illuminotecnici hanno in listino almeno un prodotto che utilizza lampade LED.
Il termine "LED" è un acronimo che sta per "Light Emitting Diode", ovvero "diodo che emette luce". I vantaggi sono molteplici e vanno dalla lunga durata di funzionamento ai ridotti consumi energetici, passando per l'elevata efficienza ed affidabilità.
Nonostante ciò gli esempi di corpi illuminanti con tecnologia LED per l'illuminazione stradale sono ancora pochi perchè nonostante i vantaggi di cui sopra, il fascio luminoso prodotto non riesce ancora a rispondere ai requisiti imposti dalle normative in vigore in quanto a potenza ed uniformità.
Diverso il discorso per quanto riguarda l'illuminazione di percorsi pedonali o la realizzazione di particolari effetti di illuminazione. In questi casi ormai le aziende riescono a proporre linee di apparecchiature specifiche e a costi sempre più vantaggiosi.
Comunque le ditte produttrici stanno investendo notevoli risorse per lo sviluppo di queste teconologie che si spera possano ben presto trovare la maggior diffusione possibile.
Il termine "LED" è un acronimo che sta per "Light Emitting Diode", ovvero "diodo che emette luce". I vantaggi sono molteplici e vanno dalla lunga durata di funzionamento ai ridotti consumi energetici, passando per l'elevata efficienza ed affidabilità.
Nonostante ciò gli esempi di corpi illuminanti con tecnologia LED per l'illuminazione stradale sono ancora pochi perchè nonostante i vantaggi di cui sopra, il fascio luminoso prodotto non riesce ancora a rispondere ai requisiti imposti dalle normative in vigore in quanto a potenza ed uniformità.
Diverso il discorso per quanto riguarda l'illuminazione di percorsi pedonali o la realizzazione di particolari effetti di illuminazione. In questi casi ormai le aziende riescono a proporre linee di apparecchiature specifiche e a costi sempre più vantaggiosi.
Comunque le ditte produttrici stanno investendo notevoli risorse per lo sviluppo di queste teconologie che si spera possano ben presto trovare la maggior diffusione possibile.
2 nov 2008
Architettura rurale contemporanea (2)
Secondo post dedicato all'architettura rurale contemporanea (per rileggere il primo.... clicca quì).
Le immagini che seguono si riferiscono ad edifici per residenza realizzati in campagna o in contesti in cui la natura ha sicuramente un ruolo prevalente.
Tutte le realizzazioni di questa seconda rassegna hanno in comune i seguenti caratteri:
- struttura a secco in acciaio o legno
- rivestimento in materiali naturali (legno o suoi derivati)
- ampie vetrate e ricerca di un forte rapporto con il verde (anche con l'uso di specchi).
Probabilmente un altro elemento comune che ha influito nella mia scelta è l'uso di materiali tradizionali, naturali e riciclabili in modo moderno. Trovo che il legno conferisce agli spazi sia interni che esterni un "calore" ineguagliabile. Comunque mi auguro che questi esempi possano stimolare la curiosità di qualcuno e favorire un nuovo modo di pensare alla "casa in campagna" anche dalle nostre parti. Non è detto che costruire avendo come unico modello di riferiento "la casa del nonno" sia sempre la scelta giusta. Pensate anche ai vostri figli e nipoti!
Le immagini che seguono si riferiscono ad edifici per residenza realizzati in campagna o in contesti in cui la natura ha sicuramente un ruolo prevalente.
Tutte le realizzazioni di questa seconda rassegna hanno in comune i seguenti caratteri:
- struttura a secco in acciaio o legno
- rivestimento in materiali naturali (legno o suoi derivati)
- ampie vetrate e ricerca di un forte rapporto con il verde (anche con l'uso di specchi).
Probabilmente un altro elemento comune che ha influito nella mia scelta è l'uso di materiali tradizionali, naturali e riciclabili in modo moderno. Trovo che il legno conferisce agli spazi sia interni che esterni un "calore" ineguagliabile. Comunque mi auguro che questi esempi possano stimolare la curiosità di qualcuno e favorire un nuovo modo di pensare alla "casa in campagna" anche dalle nostre parti. Non è detto che costruire avendo come unico modello di riferiento "la casa del nonno" sia sempre la scelta giusta. Pensate anche ai vostri figli e nipoti!
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