22 nov 2008

Residenze contemporanee... in Perù.















Ancora un esempio di architettura contemporanea in Sud America. Questa volta siamo sulla spiaggia di "Las Arenas" a irca 100 km da Lima in Perù. L'autore è l'Architetto Javier Artadì che oltre a questa "Casa de Playa", ha realizzato diverse residenze, tutte estremamete caratterizzate dal medesimo stile con volumi asciutti, geometrie molto definite e la tendenza a muovere gli spazi intorno a punti di vista privilegiati che "incorniciano" il paesaggio circostante proiettandolo all'interno dell'edificio. per leggere l'intero articolo clicca su "read more")

L'intero edificio è sollevato dal livello del terreno. Ciò enfatizza l'idea di leggerezza e sicuramente favorisce l'isolamento dall'umidità della spiaggia. Il concetto è quello della "scatola" i cui spigoli sono tutti ben visibili sia dall'interno che dall'esterno. Ma è una scatola aperta ... o meglio ritagliata; La mancanza di una parete, o di una porzione di tetto, rafforza il rapporto tra l'edificio e l'ambiente ed evidenzia il vero elmento unificatore tra spazi esterni ed interni: la luce.
Insisto nel sostenere che il Sud America continuerà a sorprenderci. Pochi architetti, ma bravi, si stanno facendo conoscere a livello internazionale grazie ad opere semplici, efficaci, non eccessivamente costose. Staremo a vedere...

Studio Javier Artadì Arquitectos
foto di Alexander Kornhuber.




7 commenti:

PEJA ha detto...

Mah, sarò io ad essere scettico, ma trovo il neo-razzionalismo sud americano (che mi pare si definisca "paulismo", ma potrei cadere in errore) inizi ad essere un pò ripetitivo ormai... Su Casabelle non c'è numero dove non ci sia una casa, una villa, una galleria, un ufficio in questo stile asciutto ma costoso...
A presto

www.piliaemmanuele.wordpress.com

Pietro Pagliardini ha detto...

Asciutto ma costoso!!! Bella definizione e anche vera, Peja.
Non esiste ismo più fuorviante infatti del minimalismo che costa infatti una cifra, in maniera direttamente proporzionale al suo "manifestarsi" minimo. Pagare molto per stare male: è quasi come fumare (io sono purtroppo un fumatore e lo so).
Tolti i denari il minimalismo si chiamerebbe semplicità e sarebbe una cosa umana.
Saluti
Pietro

maurizio zappalà ha detto...

Mi volete raccontare che avete esperienze in questo tipo di realizzazione? Per farmi ridere, dovete sforzarvi!Come può blaterare chi è abituato a nani in giardino e a cenerentole che accendono i camini incoronati di timpanetti? Mi spiega Pagliardni, dettagliando con computo estimativo,elenco/prezzi, analisi/prezzi, incidenza manodopera, noli e quant'altro perchè un camino inteso come "buco dove arde la legna" debba costare più di un camino fatto in mattoni refrattari, colonnine, timpani, rame,beola o verde/alpi o quale madonna vuole?Pagliardini,lei è una rana dalla bocca larga, passatista e incopetente!Almeno per quanto riguarda l'architettura contemporanea! non le è mai preso il dubbio, quel dubbio che assale e tormenta le anime grandi, di non capire un menga di architettura contemporanea???

Pietro Pagliardini ha detto...

Maurizio, visto che ti interessano i fatti miei, non ho difficoltà a raccontarteli. Io lavoro spesso insieme ad uno studio di Ingegneria, non molto grosso ma piuttosto attrezzato nel project manegement e nella direzione dei lavori.
Oltre che fare calcoli e D.L. strutture per i miei lavori, talvolta mi chiedono una collaborazione, perché ritenuto evidentemente persona razionale e dotato di un minimo di capacità organizzativa, quando c'è qualche grosso lavoro su cui lavorare in termini di revisione o stesura di capitolati, appalti, diagrami di flusso, ecc.
Per questo ho avuto le seguenti opportunità non di seguire tutto ma una parte dell'organizzazione preliminare dei seguenti lavori:
- Nuova sede di PRADA qui vicino ad Arezzo, su progetto dell'arch. Guido Canali; ho avuto riunioni con l'ing. Milan, della Favero&Milan, l'engineering che lavora per Renzo Piano e che ha seguito e calcolato la chiesa di Padre Pio e credo anche del Vulcano buono; sono stato a Parma, una sola volta in verità, dall'Arch. Canali;
-Ampliamento del Centro Affari di Arezzo, progettista GMP di Amburgo (per capirsi, quelli che hanno ristrutturato e dato quella magnifica interpretazione dello stadio olimpico di Berlino e che stanno progettando una città in Cina di 500.000 ab. su cui non esprimo un giudizio per correttezza). Ho passato tre giorni nel loro studio ad Amburgo, ho conosciuto Marg e Von Gherkan, i due soci, ecc.
Questo per dirti che hai tutto il diritto di dissentire dalle mie opinioni sull'architettura ma i caminetti non sono proprio il mio genere, né a mattoncini né con materiali d'avanguardia testati dalla NASA. E come vedi conosco un pò il processo produttivo.
Saluti
Pietro

maurizio zappalà ha detto...

I vecchi "compagni" come noi, dear Pietro, sanno cos'è la diacronia e la sincronia!!!Ma nè l'una, nè l'altra ci fanno incontrare!E' di questi giorni una querelle, tra un mio carissimo amico(compare, dato ke sono siculo!)Ugo Rosa ed un tale Mirti Stefano che in risposta all'articolo di Ugo, gli invia una seguela di insulti e il proprio curriculum!(http://architettura.supereva.com/lanterna/20081120/index.htm)! Ora, Pietro, aldilà delle mie accelerazioni, esiste nella percezione collettiva lo strumento del "paradosso" e della "metafora"!Insomma,Pietro, io ho difficoltà a farmi comprendere, soltanto da te! Se avessi voluto sapere "i tuoi fatti", te li avrei chiesti, perchè sono educato!L'elusione della tua risposta, reitera la tua incompetenza e adesso anche la tua arroganza, se ce ne fosse stato dubbio!!!Il "povero" Kant, avrebbe riscritto la "critica della ragion pura" immettendo, la categoria dei passatisti arroganti!Concludendo, con tutte le tue altisonanti collaborazioni(per me, prive di valore!)ed inopportune, in relazione all'oggetto della domanda, dimostrano,alla fin fine, ke non sai quanto costa un caminetto!!! e continui a non percepire l'architettura contemporanea!!!E l'unica speranza, per te, è ke ti chiami Eisenman a collaborare, per fare esperienza nell'utilizzo di Primus, A.C.R e quant'altro!!! solo a fare computi!!! questa è la tua pena!

Pietro Pagliardini ha detto...

Caro Maurizio
tu dici che io sono l'unico a non capirti e io penso invece che ti capiscano in molti.
Quando mi interesserà il prezzo di un caminetto comunque ti telefonerò.
Saluti
Pietro

maurizio zappalà ha detto...

Certo, pietro,ci sei o ci fai?comico!Qui, in studio, da me, tutti sappiamo fare computi metrici di caminetti!Passati, post-moderni e contemporanei!Alleviamo anche i "Panda" che sono in estinzione!Non ci facciamo mancare niente!Sai, abbiamo fatto esperienza da Eisenman,Koolhaas e Gehry!Mi ricordo ancora (sono passati tanti anni!)la prima lezione ke Eisenman mi fece!La concluse:maurizio ma allora sei una bestia!Non hai ancora capito ke progettando con i materiali del tuo tempo significa, anche, far risparmiare la committenza!E credimi, pietro,non l'ho più dimenticato!Penso ke tutti mi hanno capito! Tranne i Panda...!