L'opera di Pippa Bacca , nipote dell'artista Piero Manzoni (ricordate la "Merda d'artista") si inserisce in quel vivacissimo corso dell'arte contemporanea che ha avuto nel tema dell'essenza femminile, uno dei suoi principali oggetti di riferimento, ed ha trovato proprio nell'opera di artiste donne la sua principale voce d'espressione.
Le opere di Pippa Bacca spesso e volentieri giocano con i luoghi comuni dell'iconosfera contemporanea, con i pregiudizi e i riflessi condizionati dei comportamenti sociali. La sua dissacrante spinta ironica, nasce da un contrasto dialettico: l'uso dell’uncinetto, ad esempio, tradizionalmente femminile e simbolo di un universo domestico di virtù, pazienza e sottomissione, diviene invece uno strumento di potente rottura iconoclasta attraverso la creazione di patchworks fallici o comunque esplicitamente ammiccanti alla sfera sessuale, talvolta giocati anche in installazioni di natura ambientale.
Lo testimoniano, dagli anni sessanta, le esperienze performative di Carolee Scheeman, Yayoi Kusama, Yoko Ono e Shigeko Kubota, fino agli anni settanta con gli interventi di Leslie Labowitz, Valie Export, Ulrike Rosenbach, Lynda Benglis e Gina Pane, sulla scorta delle teorie filosofiche-psicoanalitiche di Luce Irigaray. Nel 2008 le due artiste Pippa Bacca e Silvia Moro , in abito da sposa , diedero vita ad un progetto di forte impatto culturale percorrendo in autostop i paesi del Mediterraneo sconvolti da recenti guerre, con lo scopo di portare loro un messaggio di pace, speranza e solidarietà, attraverso il viaggio stesso e una serie di performances di grande valore simbolico.
In Turchia il percorso fu bruscamente interrotto dalla tragica morte di Pippa , barbaramente uccisa(nella foto un opera del 2003 , intitolata "il ventre dell'Architetto" , Spaziozebra, Genova ).
Le opere di Pippa Bacca spesso e volentieri giocano con i luoghi comuni dell'iconosfera contemporanea, con i pregiudizi e i riflessi condizionati dei comportamenti sociali. La sua dissacrante spinta ironica, nasce da un contrasto dialettico: l'uso dell’uncinetto, ad esempio, tradizionalmente femminile e simbolo di un universo domestico di virtù, pazienza e sottomissione, diviene invece uno strumento di potente rottura iconoclasta attraverso la creazione di patchworks fallici o comunque esplicitamente ammiccanti alla sfera sessuale, talvolta giocati anche in installazioni di natura ambientale.
Lo testimoniano, dagli anni sessanta, le esperienze performative di Carolee Scheeman, Yayoi Kusama, Yoko Ono e Shigeko Kubota, fino agli anni settanta con gli interventi di Leslie Labowitz, Valie Export, Ulrike Rosenbach, Lynda Benglis e Gina Pane, sulla scorta delle teorie filosofiche-psicoanalitiche di Luce Irigaray. Nel 2008 le due artiste Pippa Bacca e Silvia Moro , in abito da sposa , diedero vita ad un progetto di forte impatto culturale percorrendo in autostop i paesi del Mediterraneo sconvolti da recenti guerre, con lo scopo di portare loro un messaggio di pace, speranza e solidarietà, attraverso il viaggio stesso e una serie di performances di grande valore simbolico.
In Turchia il percorso fu bruscamente interrotto dalla tragica morte di Pippa , barbaramente uccisa(nella foto un opera del 2003 , intitolata "il ventre dell'Architetto" , Spaziozebra, Genova ).
Nessun commento:
Posta un commento