31 lug 2009

Principe Carlo Vs Sir Richard Rogers: è' scontro!

Il principe Carlo, erede al trono della corona britannica, continua ad essere fortemente criticato per aver fissato "un precedente molto pericoloso" con il suo pesante intervento al fine di bloccare un importante progetto immobiliare del Qatar a Londra.Sono sfumati così i faraonici e attesi investimenti esteri.Secondo quanto si legge sulla stampa londinese, infatti, Carlo avrebbe scritto allo sceicco Hamad bin Jassim bin Jabor Al Thani, primo ministro del Qatar e presidente di Qatari Diar, una società di investimenti immobiliari nel paese del Golfo, chiedendogli di rivedere il progetto previsto su una zona di 5 ettari dell'ex caserma militare di Chelsea Barracks a ridosso del Tamigi.Sempre secondo la stampa britannica, il principe del Galles, avrebbe chiesto che il progetto ultramoderno in vetro e acciaio elaborato dal noto architetto Lord Richard Rogers (che avrebbe dovuto convivere fianco a fianco con lo storico edificio del Royal Hospital Chelsea, a Londra, opera del secentesco arch. Sir Christopher Wren) fosse sostituito da costruzioni con materiali più tradizionali come mattoni e pietra.Queste sue concezioni ataviche non sono una novità per i cittadini della corona inglese.Il principe, infatti, da tempo è abituato a condannare l'architettura moderna come un flagello che distrugge il patrimonio artistico del paese e già in passato si è scontrato con famosi architetti che lo accusano di influenzare con il suo potere le decisioni sullo sviluppo edilizio dell'Inghilterra.L'operazione prevista, di circa tre miliardi di euro, sarebbe stata la più grande transazione immobiliare residenziale mai realizzata in Gran Bretagna.Ma il monumentale progetto di Richard Rogers nel cuore di Londra non sarà più realizzato.La famiglia reale del Qatar, proprietaria del terreno dal 2007, dopo l'inopportuno intervento principesco ha infatti deciso di rinunciare alla costruzione ed ha ritirato la richiesta per il permesso edilizio.Le critiche contro il principe "ecologista" si sono moltiplicate: è un precedente molto pericoloso quando un erede al trono interviene in una decisione che avrebbe dovuto essere presa attraverso il normale processo democratico.Anche vari architetti di fama internazionale, e ben sei premi Pritzker, da Renzo Piano a Zaha Hadid, da Frank Gehry a Norman Foster, da Jacques Herzog a Jean Nouvel, hanno criticato ampiamente Carlo, sulla pag. 22 del "Sunday Times", per aver violato un "processo aperto e democratico" sfruttando i suoi contatti con la famiglia reale del Qatar, specialmente se risultasse vera la notizia che la Princès Foundation for the Built Environment (la fondazione del principe Carlo per l’architettura e il design) potrebbe presentare lei stessa un nuovo progetto.Qui non si tratta più di un confronto democratico di opinioni differenti tra l'uso indiscriminato di vetro e acciaio piuttosto che pietra e mattoni rossi: "il tutto deve avvenire attraverso le vie riconosciute della consultazione". E in patria, il comportamento dell’erede al trono - noto per la sua passione per l'architettura classica, continua ad essere molto ma molto criticato, giudicandolo un "precedente molto pericoloso", perchè potrebbe dissuadere gli investitori stranieri da nuovi progetti in Gran Bretagna. Ma in realtà questo non è stato il primo caso di dissuasione forzata del "rampollo reale", che da tempo si scaglia contro l’architettura odierna, perchè una costruzione moderna si integrata malissimo (secondo lui) con gli edifici circostanti prettamente "inglesi". Parafrasando le sue stesse parole, il principe è fermamente critico nei riguardi di ciò che, per lui, è tutto modernismo quando non si "rispetta la storia e la scala degli edifici esistenti". Si ha davvero l’impressione che il principe (al di là delle sue affermazioni ufficiali di rito), già animato da qualche anno da preoccupazioni ambientali e contrasti con l'architettura moderna, voglia iniziare una specie di guerra dello stile fra modernisti e classicisti. Infatti, Carlo aveva già dichiarato espressamente la sua netta opposizione, definendo "mostruoso" il progetto di R. Rogers solo perchè prevedeva palazzi in vetro e acciaio che gli risultavano troppo in contrasto con le costruzioni d'epoca circostanti. Ma l'erede al trono non deve abusare della sua posizione per impedire le realizzazioni più moderne, è vero che in Inghilterra c'è la monarchia, ma lui non può dimenticare di trovarsi in un mondo a prevalente democrazia moderna e quindi deve anche accettare che gli architetti più famosi del mondo lo "bacchettino" per le sue affermazioni assolutamente "inappropriate".





Arch. Lorenzo Margiotta
Fonte: http://www.edilio2000.it/





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