Io adoro l'architettura di Renzo Piano e devo dire che la più interessante per me fino a oggi è sempre stata il Centro nazionale d'arte e di cultura Georges-Pompidou a Parigi progettato da Renzo Piano, Richard Rogers e Sue Rogers, assieme agli ingegneri Edmund Happold e Peter Rice. Il Museo fu aperto nel 1977.
Il New York Times, in occasione della vittoria da parte di Rogers del Premio Pritzker nel 2007, scrisse che il design del centro "ha rovesciato l'architettura mondiale".
Ma qualcosa è cambiato soprattutto perchè Piano è riuscito a cambiare dinuovo tutto senza cambiare niente! Soluzioni semplici ma di grande effetto. Sono sei le opere di Piano in fase di progettazione stavolta negli Stati Uniti. La nuova sede del New York Times è pero il progetto più significativo portato a termine nella Grande Mela dopo l'11 settembre, ed è secondo molti una rivisitazione del suo concetto di NUOVO venuto fuori dopo la "lettura" del Centro Pompidou.
Si tratta di un grattacielo che si trova nella parte occidentale del Midtown di Manhattan, a New York. Il rivestimento esterno è un unico curtain-wall in vetro che dà trasparenza e leggerezza all’edificio. A 60 cm dalla facciata vetrata è sistemato un filtro formato da tondini in ceramica. Sembra solo uno schermo in ceramica grigia che in realtà è quasi trasparente.
New York è una città fotosensibile e assume i colori dell’aria che la circonda. I tubicini di ceramica assimilano il colore riflettendolo e l'edificio appare cangiante d'aspetto nei diversi momenti della giornata.
Aggiungo che se a New York, come a Caltagirone CT (!), ci fosse un altissimo tasso di umidità la ceramica con il suo effetto di risposta alla luce sarebbe ancora più bella!
N.B.:
I diversi colori delle tubature esterne del prospetto del Centre Pompidou sono differenziati in base al loro utilizzo: quelle gialle per l'elettricità, le rosse per gli ascensori e le scale mobili, blu per l'acqua, verde per l'aria.
Il colore artificiale, dunque, che denuncia la funzione ed esprime novità.
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