29 mar 2008

Le mostre di architettura

Vorrei fare una riflessione sul senso delle mostre di architetture, come strumento di diffusione della cultura verso il grande pubblico, che, poi, e' la "mission" di questo Blog.
Sono da tempo convinto, che i piccoli e grandi eventi, le esposizioni o le mostre di architettura, siano frequentate solo da architetti o da scolaresce.
In Italia, l'ultima Biennale di Venezia e' stata vista da 130000 visitatori, ma quanti di questi non erano studenti o architetti?
Se e' vero tutto cio', l'unico risultato di tali eventi e' solo quello di "parlarsi addosso" non esercitando dunque una reale attivita' di promozione culturale dell'architettura.
Il target dovrebbe essere il grande pubblico, non gli addetti ai lavori, gli enti e le organizzazioni istituzionali preposte all'organizzazione delle esposizioni, dovrebbero uscire dagli spazi angusti delle sale espotive e realizzare negli spazi pubblici, opere in scala 1:1, utilizzare i linguaggi della moderna comunicazione per raggiungere tutti coloro che un giorno saranno i nostri committenti.
Un disegno, per quanto bello possa essere non puo' rendere mai la spazialita' dell'opera e spesso e' di difficile comprensione; un allestimento temporaneo, uno modello 1:1, un padiglione, collocato in uno spazio pubblico, invece, avrebbero un duplice effetto: comunicare l'opera a tutte le fasce sociali e renderla piu' comprensibile.

L'architettura, infatti e' qaulcosa di piu' complesso rispetto ad un dipinto o ad una scultura, la riduzione tridimensionale di un'opera in un modello o il tentativo di graficizzarla in tavole bidimensionali non possono mai riprodurre la sensazione emotiva che si prova quando si entra in un edificio.
Per questi motivi, auspico un ripensamento del modo di concepire le mostre di architture, perche' in fondo le grandi architetture sono sempre frutto non solo di grandi architetti, ma anche di committenti illuminanti e buone imprese.

13 commenti:

cesareee ha detto...

beh... forse non sarei così pessimista... magari gli eventi che hai citato sono un po "chiusi" verso il grande pubblico, ma pensa a manifestazioni come zaragoza2008, le olimpiadi di pechino2008 o ciò che accade per il futuro expo milano2015 (domani sapremo se si farà o meno)... mi rendo conto che sono manifestazioni parecchio diverse dalla biennale di venezia, ma dopotutto ogni lobby ha il suo momento "privato" in cui si isola dal resto del mondo. e anzi non mi lamenterei di ciò che accade in questo settore se si considera che molte degli expo più importanti della fiera di milano sono diventati di recente "out" per i non addetti ai lavori...

cmq complimentoni per il blog... vi dispiace se vi linko nel mio? :D

saluti

Giovanni D'Amico ha detto...

Interessante il tuo punto di vista, cioe' il fatto che le fiere sono un'occasione per mostrare "architettura contemporanea", tuttavia riamngono fatti episodici e non coinvolgono tutti gli strati sociali.
Un altro grande mezzo di diffusione delle nuove tendenze archiettoniche, forse a piu' ampia scala da quello da te citato, e' rappresentato dalla tv satellitare (vedi canali SKY)
Per cio' che riguarda il link, puoi inserirlo noi faremo lo stesso col tuo e grazie per i complimenti.
Giovanni

maurizio zappalà ha detto...

Bene, parlare, parlare, parlare, giova. Ma credete che un Blog come il Vostro arrivi alla "gente comune"? Non pensate, seppur "giovani" che il principio della "collettività", dellà "comprensibilità", del “sociale”, insomma del "tutti siamo uguali" sia un pò anacronistico e populistico? Smettiamola di prenderci in giro e sbracciamoci che è ora! Il problema delle Mostre è secondario e risibile! Una buona mostra ha il suo valore nel senso che è comunicazione! E’ come il lancio di un libro! Quanti lo leggeranno è poca cosa! E’ come la mostra di Caravaggio (Trapani)! Quanti sono andati a vederla? Altro è quello di cui facciamo mostra! Mi preoccupa molto ciò. Altro è, ribaltando la minestra, il livello della sensibilità, della coscienza, del ruolo che oggi in Italia riveste l’ARCHITETTURA e per giunta CONTEMPORANEA!!! Di questo dovete parlare “a martello”, sul ruolo quasi didattico che oggi un architetto deve ricoprire! Per far crescere l’attenzione e la curiosità del cambiamento estetico e quindi sociale delle nostre città! In altre parole tutto il “finimondo” che negli ultimi, diciamo, trent’anni è accaduto in Francia, Spagna, Olanda, Germania, Portogallo etc, da noi neanche l’ombra! Qui il discorso si fa complesso. Dovremmo far scendere dal paradiso, meglio dall’inferno, le nostre scuole d’architettura, i cosiddetti, “maestri”, le sovrintendenze, la politica becera e i “villani” cittadini amanti, del “falso antico”! sic! Misericordia, come si fa ad avere ancora la convinzione che una mostra possa incidere sull’immaginario collettivo?Sveglia, la strada è lunghissima e le forze un po’ più giovani devono battagliare finchè la delusione non prenda il sopravvento! Bisogna lavorare hai i fianchi di chi non considera fondamentale il nostro ruolo! Rileggetevi la legge sull’architettura francese! Da li dobbiamo partire, e sperare d’incontrare un Mitterrand o Jack Lang o un Maragall e perché no, un Sarkozy!
Colgo l'occasione per rivolgere un pensiero su una mostra in corso proprio a Catania, sull'opera di Franco Purini. E' mai possibile che s’incensi un protagonista “deleterio” dell’architettura contemporanea italiana? In nome della comunicazione, si! Ma in nome della qualità che il lavoro dell’ Esimio ha prodotto, è scandaloso!

Buon lavoro, Maurizio Zappalà

Fabrizio Russo ha detto...

...calma ragazzi.... siamo tutti dalla stessa parte!

maurizio zappalà ha detto...

...e bisogna verificarla questa parte...!!!Pacieri non ne vogliamo!Argomenti a iòsa!Se la cosa la raffreddiamo all'inizio non funziona! Per l'architettura contemporannea in Italia, in Sicilia, a CATANIA c'è necessità di priapismo! e chi non ci soffre si attrezzi!Viagra, Cialis etc...

Giovanni D'Amico ha detto...

...il blog e' l'inizio di un percorso, raccoglie riflessioni ed idee, spunti.
L'obiettivo e' la divulgazione dell'architettura contemporanea.
I risultati li raccoglieremo spero nel futuro.
Le polemiche, le lascio ai politici o agli intellettuali.
Come diceva un mio amico, nel mondo ci sono due tipi di persone, quelli che creano i problemi e quelli che cercano di risolverli.
Noi aspiriamo a risolvere i problemi, per questo non ho citato la mostra di "Purini".

maurizio zappalà ha detto...

Ma che amici...! Non credo che manchino riviste, pubblicazioni, libri, video, films, blogs, newsletters e quant'altro si possa scegliere sull'architettura contemporanea! Il problema è stato risolto? a Voi l'arduo compito di giudicare! E il problema non si risolve non parlandone! Ma almeno prendendo una posizione, chiara e assumendosene le responsabiltà! Chi lavora per l'architettura contemporanea deve avere alla base una motivazione così forte (come mangiare tutti i giorni!)che va molto aldilà dell'inserimento di ...bellissime foto di AC.! Per mera "fortuna" non appartengo alla classe politica tanto meno agli intellettuali! e come dice un mio amico "non siti pisci pa me cimedda" che per i laurati ad Oxford vuol dire: "non siete pesce per la mia canna" ! adieu

Fabrizio Russo ha detto...
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Fabrizio Russo ha detto...

Non voglio aggiungere nulla se non il ribadire che questo blog è nato ed esiste con l'unico scopo di affiancare alla pratica quotidiana del mestiere dell'architetto, una sana, pulita e libera comunicazione su temi che possano interessare anche il lettore comune. Non è una missione, nè tantomeno una rivoluzione; pertanto non abbiamo bisogno di alzare i toni. Qualcuno penserà che ciò non basta e non è abbastanza efficace. Pazienza, il nostro modo è questo. Ognuno è libero di spendersi per i propri obiettivi come vuole. Pertanto credo che nessuno degli autori risponderà mai ad alcuna provocazione o abboccherà ad alcuna "cimedda".
QUesto è lo spirito del blog.

P.S. ....se in sicilia si progettano ancora tanti capitelli sarà forse anche colpa di noi architetti che spesso proviamo ad imporre le nostre idee e che non riusciamo a fare squadra....?

maurizio zappalà ha detto...

Se volete fare le cose semplici, semplici, fate pure ma iniziate a mettere nome e cognome alle "Opere" che pubblicate!Tanto per "political correct" in architetttura! Veda, il problema è suo!Le alternative on line sono infinite! E' questione di micro/macro, di incidere o essere semplicemente presenti! Probabilmente per i "giovani" è sufficiente il "francobollo"!ma mi facci...!Io che ho la velleità (nonostante l'età)di fare da pungolo (per succhiare anche e soprattutto!) alla fascia professionale più giovane, per una sorta di elisir di lunga vita, mi rivolgo sempre inc...!tanto per caricare, insomma mi piace "l'haka" dell'architettura! Il soft è troppo democratico...cristiano! senza offesa per alcuno! E tono su tono lascia il tempo che trova!Cioè, sbiadisce!In altre parole l'innovazione architettonica che altrove è l'anima tormentata della contemporaneità (nel senso che null'altro c'è nella contemporaneità se non il tormento di dovere continuamente mettere in discussione le proprie acquisizioni obsolescenti, rapidamente!), da noi pare che sia la "figurina" di architettura contemporanea! Non le sembra un pò riduttivo, architetto Russo? Le figurine le lasci ai bambini! Qui il problema è di "tecnica ed estetica dell'architettura"!!!Qui manca il confronto sulle nuove "tecniche" sulle nuove "estetiche" che non verrà mai risarcito dalla pubblicazione, più o meno corretta, delle "figurine"!!! Veda Aldo Rossi diceva che “il potere di irritare è strettamente legato alla capacità di divertirsi” e qui (dalle nostre parti!) chi non è legato dalla pedanteria accademica, si può divertire moltissimo. Importante è essere onesto con l’architettura e con il mestiere, appena appena velato d’ironia, per non impazzire!

P.S. riguardo la squadra e il capitello, si ricorda un tale Loos e un tale Hoffman, certo che squadra non facevano ma che bella architettura…!

Fabrizio Russo ha detto...

Ok. A quanto mi sembra di intuire le nostre intenzioni sono comuni a quelle del lettore inc....to, solo che lui è molto più inc....to di noi. Il perchè di questa inca...tura non è importante, lo è invece trovare il modo di sfruttare, canalizzare, dirigere questa energia verso l'obiettivo giusto. Noi continueremo a fare le nostre figurine, probabilmente fino a quando non saremo abbastanza inc....ti anche noi per passare ad altro, anche perchè nel frattempo ritengo che comunque sia meglio pubblicare figurine che lamentarsi soltanto senza far niente o sparare a zero su tutti(nessun riferimento al nostro lettore, solo una riflessione rispetto a tanti, tanti nostri coetanei che praticano l' "osservazione passiva degli errori degli altri" senza mettersi mai in gioco per paura di fare gli stessi errori.
Sono daccordo con gran parte di quanto scritto ma ricordo a tutti che un blog troppo tecnico finirebbe (come sempre) per essere letto solo da colleghi, e questo non è il nostro obiettivo. La promozione dell'arch. contemporanea non và fatta tra colleghi ma verso chi potrebbe essere domani un committente, pubblico o privato, a cui è destinato (mi auguro) il blog.
Intanto accettiamo di buon grado l'invito a porre maggiore attenzione a corredare TUTTE le nostre "figurine" di didascalia con indicazione dell'autore (se ne dimenticheremo ancora qualcuna perdonateci).
A questo punto considererei risolto questo divertente e stimolante scambio di vedute e mi auguro che la prossima volta possa essere un lettore "non collega" a porre qualche stimoltante quesito o critica.
Da bravo padrone di casa, lascerò comunque ad altri l'ultima parola..........

maurizio zappalà ha detto...

Il tono “mettiamola a mollo”, mi piace! Andiamo avanti! Il Vs. blog, dunque, si rivolge a ipotetici “committenti privati o pubblici”, perché tra colleghi la “promozione dell’architettura contemporanea non va fatta” (sic)! Quindi, “ la sig.ra Maria”, il “Sindaco Falsaperla” o l’imprenditore Impregilo che passano molto tempo in rete, per un fortunato caso entrano nel Vs blog e guardando le immagini “copiate e incollate” da altri siti o da Voi realizzate (già sarebbe meglio!!!), s’innamorano dell’architettura contemporanea e vi danno un’incarico o lasciano un pensiero sulla contemporaneità! Ma le sembra serio (sano, pulito e libero) questo accostamento al tema dell’A.C.? Per lo meno è ingenuo! Speriamo in buona fede e lo prendo come tale! Da principio, tento di dire che dalle nostre parti, la consapevolezza dell’architettura contemporanea non esiste e quindi non esiste in gran parte dei nostri colleghi come nella “ sig.ra Maria”, nel “Sindaco Falsaperla” o nell’imprenditore Impregilo! Per cui, non vorrei deluderla ma se il Vs. fine è la “promozione” che è un tema così “nobile” ma ingenuo, non è poi tanto lontano dall’ “ammazzare un cane morto” con l’aggravante d’irritare chi ama i cani!!! Mettiamola, veramente, a mollo, cosa di “carusi” , architetto Russo, non è successo niente, quando si sarà essiccata riprenderà la rigidezza che gli compete!

cesareee ha detto...

ho scritto il primo commento; gestisco un blog d'architettura; ho scritto un post sul rapporto tra architettura e utenti; sono di Catania; ho visitato la mostra su Purini e alcune sue opere a Gibellina... come dire, mi sento chiamato in causa, sebbene sia alquanto riluttante ad affrontare conversazioni così accese...
mi chiedo, è così difficile capire il motivo e l'utilità di un blog come questo?
mi pare alquanto ovvio che nessuno abbia la pretesa di cambiare il mondo, tantomeno il mondo dell'architettura e se si finisce per rivolgersi solo ed unicamente agli addetti ai lavori, chi-se-ne-frega... Questo non vuol dire che ci saranno lettori in meno, ma lettori più consapevoli ed informati.
Non mi meraviglia notare che chi non apprezza questi risultati intangibili, non apprezzi neanche l'opera (principalmente su carta) di Purini...