25 mag 2009

L’architettura contemporanea in Sicilia riparte da "11X11"

Come gia’ avevamo previsto (vedi 11 Domande x... ) il meeting "11 domande x 11 architetti", promosso dall’Associazione culturale Spazi Contemporanei e organizzato insieme alla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Catania , ha assunto la veste di un vero e proprio forum , a cui hanno via via partecipato tutti gli attori del panorama accademico , culturale e professionale dell’ architettura in Sicilia e come spettatori da segnalare numerosi giovani studenti .
Grande assente la politica , ufficialmente per impegni elettorali e se essa rappresenta la volonta’ popolare e’ facile intuire il perche’ ( come invece non accade in Spagna , come evidenziato nel suo intervento da una degli 11 ,Lucy Giuliano ) l’ architettura contemporanea non sia nelle “corde”della popolazione e tanto piu’ della burocrazia (come e’ stato riportato da un’ esperienza personale di Davide Cammarata con la Soprintendenza ) siciliana e di conseguenza non vengano implementate delle policy che incentivino o comunque favoriscano nel nostro territorio una sua maggiore presenza .
Il dibattito , dopo i saluti di Carlotta Reitano , Presidente della Fondazione dell’Ordine , di Antonio Licciardello , Presidente dell’Ordine e di Giovanni D’Amico , Presidente dell’Associazione culturale Spazi Contemporanei , e’ stato vivacemente moderato dal critico Luigi Prestinenza Puglisi , il quale , volendo rappresentare la professione dell’architetto in Sicilia , ha provocatoriamente parlato di situazione disastrosa , per il gran numero di operatori rispetto al numero di abitanti e ascoltando le varie esperienze migratorie degli “11” , ha concluso come oggi si stia delineando la figura dell’architetto mercenario e sempre con la valigia pronta . Ma non ha risparmiato critiche al mondo universitario , che era rappresentato dal Preside della Facolta di Architettura di Siracusa Giuseppe Dato e da un suo docente , il Prof. Fabio Ghersi , “rei” di non insegnare ai ragazzi a saper confezionare un curriculum “con- vincente , al di la’ di quello europeo non proprio accattivante ” o a parlare fluidamente l’inglese . L’Arch. Fabrizio Russo , nella duplice veste di consigliere della Fondazione e rappresentante di Spazi Contemporanei , ha ribadito come per il professionista in Sicilia si patisca una crisi di mercato , per uno sbilanciamento pesante verso una carente domanda a causa di un pregiudizio di diffidenza e di un’ insufficiente abitudine culturale al contemporaneo .
L’Architetto Angelo Buccheri , Consigliere della Fondazione dell’Ordine , ha ricordato la funzione sociale dell’architettura come testimone del tempo (come a dire che i nostri tempi , senza una architettura che la rappresenti , rischiano di raccontare ai posteri come di una propria non identita’ ) e ha sottolineato l’esigenza di allontanarsi dall’accademismo universitario , come accade in Portogallo dove i professori esercitano anche la professione , avendo cosi’ un riscontro sociale . Il Dirigente del DARC Giuseppe Carrello ha riferito di un fermento di attivita’ del suo ufficio e Franco Porto ha ricordato l’attivita’ e il ruolo di promozione che ha svolto l’Inarch Sicilia . Interessante la testimonianza personale dell’Arch. Giuseppina Grasso Canonizzo , che ha raccontato della sua scelta di vivere in Sicilia , senza alcun rimpianto per palcoscenici internazionali . Il dibattito finale ha evidenziato lo scollamento tra società civile e il mondo dell’architettura . Ma l’esperienza “faticosa” e insieme piena di soddisfazioni di questi 11 giovani architetti siciliani , molti dei quali desiderano ritornare in questa terra ostile , danno una concreta speranza al futuro dell’architettura contemporanea in Sicilia .
Nella foto gli 11 architetti e gli infaticabili di "Spazi Contemporanei" alla mostra "Architettura contemporanea in Portogallo "aperta al pubblico presso Le Ciminiere fino al 31 Maggio 2009 .
Il forum sull'architettura contemporanea in Sicilia continua con le vostre risposte alle 11 domande che potete segnare nello spazio commenti del sito dedicato http://undiciperundici.wordpress.com/2009/01/17/le-11-domande/#respond o inviare all’indirizzo spazicontemporanei@gmail.com , le piu' interessanti verranno via via pubblicate in questo blog .






11 commenti:

maurizio zappalà ha detto...
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maurizio zappalà ha detto...

Bravi voi, naturalmente, della squadra di Fabrizio (+la mia amica Adelaide!)!Ora aspettiamo che i Vs. ospiti Vi invitino da Koolhaas, Hadid, Libeskind o Arup! Tanto per mantenere in equilibrio le cose e al posto giusto! Attendo con ansia che facciate “fuori” i barmans, i ciambellani, i camerieri, e i “rimbambiti-tromboni”, occhiando più le forze propositive e "ferrigne" di questa "povera" città!Certamente sarebbe ancor meglio non avere chi come prospettiva vede che Vaccarini è più talentuoso di Frank Gehry (cito, naturalmente, G. Leone!)! Gli architetti invitati da fuori/dentro, hanno sostenuto da clichè il loro ruolo, niente più! Ops, come previsto, qualche gossip (le nottate, gli stress, la gerarchia organizzativa,etc.) sui vari “famosi” studi in cui, i nostri “archipaesani”, lavorano! Ora, al di là del piacere che il "salotto", una volta ogni tanto, può procurare (ho rincontrato, dopo 24 anni, Fabio Ghersi, con il quale, appena nell’85, esponevamo alla Biennale di Venezia! Oppure, sentire che Arup da più di 3 anni ha aperto un office a Milano, al quale, tra l’altro mi sono rivolto per una consulenza che mi ha solertemente dato!), cosa, per me, si reitera fortemente nelle manifestazioni di questo tipo?Arretratezza in architettura contemporanea da “spavento”! Il mio pensiero è fisso, lì! Fino a quando i politici e gli amministratori non prenderanno confidenza con l’investimento estetico trattandolo come una risorsa economica imprescindibile (che i soldi se li spartiscano come fanno in tutto il mondo ma ci diano le opere!) da portare a compimento (non è il caso di Roma per i Mondiali di Nuoto o per l’EXPO’ di Milano!). Questa è la “New Economy”!Veicolare più turismo e far funzionare meglio le nostre città, mettendole finalmente in concorrenza con le altre europee. L’alternativa è emigrare nelle Nazioni dove ciò detto accade da più di trent’anni!Non se ne può più di continuare a fare, i cessi della signora “Maria”, o di essere emarginati trés radical scic, per intenderci, alla “Giuseppina Grasso Cannizzo” e speranzosi di essere “s-coperti” dal miglior dei talent scout (in critica architettonica!) che è LPP e citati, eventualmente per errore, nella sua presS/Tletter! Ma andiamo, pensate di vivere nel paese delle banane? Mah!Non oso inoltrarmi sull’offerta formativa (universitaria e post!), per non mettermi ad urlare!Parafrasando Karl Kraus (la cosmetica è la scienza del cosmo ... urbano), direi che l’architettura è la scienza dell’archè, del principio costitutivo della città! La bruttezza di una città evidenzia l’assenza del pregio dell’architettura o mette in risalto la bruttezza dei suoi architetti. E c’è sempre un’architettura urbana e se manca apparentemente, è presente come architettura deficiente, da deficienti!

SEGUE

maurizio zappalà ha detto...

...E’ ormai tempo che l’architettura sia riconsiderata urbanistica, insomma non una protesi esornativa o degli interni di questa, ma l’irriducibilità della sua essenza. Senza architettura non c’è città o meglio c’è la città senza architettura, ci sono le grotte sulla roccia, i sotterranei in superficie, ricetto animalesco di soddisfacimento immediato dei bisogni primari, pasto crudo! Anche Zevi, “scomodo” e pubblicamente antipatico, nel 1997 a Modena in conferenza, dichiarava: “Quando Frank Gehry è scelto per costruire il Guggenheim di Bilbao, quando Daniel Libeskind vince il concorso indetto dal Victoria & Albert Museum con un progetto strabiliante, non abbiamo più il diritto di recitare la parte degli sconfitti e dei rassegnati. L'urbanistica ha preceduto l'architettura, adesso dobbiamo invertire la sequenza, se vogliamo che la paesaggistica graffi e non sia solo consolatoria... ”.Cioè la pratica fa la teoria! E’ il particolare architettonico che fa la città, [il dettaglio di Dio] di Aby Warburg” e non il cardo e il decumano! Insomma, Zevi sancisce la morte dei Piani Regolatori sdoganando l’Architettura! Ma dalle nostre parti, chi è in condizione di comprendere questo linguaggio? Questa è la sfida per uscire definitivamente dal ricordo e dalla commiserazione degli avi! Ahimè, Fabrizio, la strada è di salita!

Giovanni D'Amico ha detto...

..condivido diverse cose emerse dall'incontro di Sabato, e spero si possa organizzare altri eventi coinvolgendo politici, imprenditori, imprese ed artigiani.
condivido il tuo ..."Fino a quando i politici e gli amministratori non prenderanno confidenza con l’investimento estetico trattandolo come una risorsa economica imprescindibile (che i soldi se li spartiscano come fanno in tutto il mondo ma ci diano le opere!)"
Condivido le parole di D.Cammarata e F.Librizzi, ognuno di noi deve cercare di fare il proprio meglio nella propria professione, non mi piacciono le polemiche e le invidie fra colleghi (c'e' sempre una certa diffidenza per i giovani!) ne coloro che difondono l'Universita' e' chiaro che non e' tutta colpa dell'Universita' ma un buon 90 % si!!!
La prossima volta cercheremo di organizzare un 11 politici contro 1111 architetti!!

maurizio zappalà ha detto...

Sentimi bene Giovanni, per me che sono, purtroppo, più antico, anagraficamente di te, non c'era nulla di valido in quel dibattito di sabato! Abbiamo mangiato bene, abbiamo conversato bene/male, avete dato, generosamente, un pò più di visibilità alla Vs "struttura" e ai simpatici archipaesani. Le "polpette" , poi, ci devono stare perchè sono un "secondo piatto" e perchè so vivere! Ognuno ha parlato di quel che ha in testa, ha interloquito con l'amico o l'amica, capendo (almeno spero!) di essere in disaccordo con gli antagonisti del nostro "sapere" che sono sempre i cretini, i politici, i critici di mestiere (che non ti vedono perchè sono miopi!), gli archipresidenti, gl'inarchitetti, gli "archintroflessi" e anche gli archigenuflessi! Io, caro Giovanni, per partito preso (il loro),divento immediatamente l'antagonista degli antagonisti, ritenendo, così, di dare un contributo alla nostra causa! Aleggia, sempre, in questo tipo di manifestazioni, su tutto, la presunzione penosa dell'architetto rappresentante dello Zeitgeist! Il fumus di un panama (bel cappello!) che sotto, non ha certo, Le Corbù o Carlo Scarpa! La polemica intellettuale non è mai offensiva anche quando trascende e/o decade verbalmente, perchè mostra la veemenza del proprio credo! Per il resto, grazie a Dio o ad Allah, ho tanti difetti ma non mi trovi nel girone degli invidiosi!

Eleonora Butera ha detto...

Oh Maurizio ..... al di sopra di tutto e di tutti...., tu da "architetto più antico", cito tue parole, dovresti pensare meno a mangiare bene nei convegni e più a sforzarti di capire come un gruppo come il nostro sta facendo per gradi quello che è giusto fare per gradi: diffondere una idea nuova e rigeneratrice... svecchiare gli atteggiamenti, portare i committenti "tutti" a pensare architettura e non copiare da... Cmq cose per giovani ... a questo punto! Per quanto riguarda gli assenti tanto citati... ce ne faremo una ragione e dormiremo sereni ugualmente...notte!

Giovanni D'Amico ha detto...

...riguardo l'invidia non mi riferivo a te (mi spiace se hai letto questo fra le righe) ma ad altri in sala, cioe' a quella categorie di persone che al posto di fare bene ilproprio mestiere pugnalano alle spalle i colleghi per prendersi un posto di dottoranto o che gridano per avere ragione pensando di essere ormai nell'Olimpo, etc.
Io per partito preso non mi piace litigare!
Dateci (e mi rivolgo a tutti) invece consigli per organizzare altro per le prossime volte.

Eleonora Butera ha detto...

Come sempre daccordo con te giò x le grida inutili!!!l'applauso x favore!!!mah... mah... mah...

maurizio zappalà ha detto...

Brava Eleonora, così ma più forte, dammi pugni, perchè sono "vecchio" e mangio troppo!Però ti ricordo che non sono io il tuo antagonista!Il vs lavoro, darà sempre fastidio e mi pare che innanzi tutto vi ho fatto i complimenti! Ma da questo a dire che il "valore" dell'architetettura contemporanea si misura dai convegni è illusorio!Confondere lo strumento con il fine è cosa facile!Ad ognuno il suo ruolo! Io sparo su tutti!Ma in fondo so bene chi è interessato speculativamente sull'argomento e chi deve ancora affilare gli artigli!

X Giovanni

Ti avevo capito benissimo!
Ma per partito preso (sempre il loro!) se non gli dai "tompolate" (schiaffi!) non capiscono niente! E poi, signori, ognuno è fatto alla sua maniere!Vedrete che ci sarà un momento in cui tutti quelli che "approfittano" della Vs "buona educazione" penseranno(già lo hanno fatto!) guarda questi come sono "carucci"! Via, Giovanni, datti un smossa, perchè non solo il "cibo" fa ingrassare!

Eleonora Butera ha detto...

Maurizio, anche io so chi sono "i lupi" come li definisce un caro collega nè vecchio nè giovane con cui ho avuto modo di parlare. C'è chi mangia tanto, chi si illude che il dialogo serva, chi osserva indisturbato, chi si veste da "arrivato" e urla, chi aspetta le briciole, chi si deprime, chi mangia e beve per dimenticare, chi prova a fare politica (che nn c'entra con l'architettura) etc. TU LO SAI MEGLIO DI NOI GIOVANI!
ciao e GRAZIE x il sostegno cmq.

maurizio zappalà ha detto...

Sai, Eleonora, il mio problema è la velocità(non in tutto..., bada bene!)! Quello che definisci:"...è giusto fare per gradi: diffondere una idea nuova e rigeneratrice...", consentimi, non è completamente vero! E' semplicemente la tua/vostra convinzione!guardati intorno e vedrai tanti tentativi similari! Allora, fin dall'inizio, sappiate fare le scelte, bene/male più giuste! E', per me, una scelta fondamentale l'evitare contatti con i "perbenisti" del nostro sapere! Cioè con tutti quelli "ingessati" che fanno moiene e inchini che gli sembra aver stile!!!Insomma Eleonora, io non desidero litigare con tutti, sono gli altri che vogliono litigare con me! Ergo, io anticipo!Quindi consiglia a Giovanni che il cerimoniale lo dovete stabilire voi! non entità obsolete, cariatidi del non "sapere"! Chiaro?e non Vi preoccupate che se parte qualche "sculacciate" qualcuno se la sarà meritata!Questa non è terra di applomb...per arrivare a qualcosa devi "sbrizziare a pioggia", piano, piano è morto sulla via di Damasco!Litigare è onorare l'intelligenza come diceva il vecchio Karl Kraus...!